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Baci di dama speziati e senza glutine per svuotare il freezer

>> 28 giugno 2013

© Riproduzione riservata.


Giornata grigia, ventosa e con temperature decisamente sotto la media stagionale, grazie anche alla violenta pioggia torrenziale con annessa grandinata di ieri pomeriggio. Niente di meglio che fare due lavori in casa e un po' di pulizia nel freezer perchè spesso mi ritrovo con qualche pacchetto di troppo. Per fortuna il freezer è piccolino, quello classico posto sopra al frigo e non ho quindi la possibilità di riempirlo eccessivamente. Ieri mi è capitato in mano un piccolo panetto di frolla leggermente speziata che avevo prerarato qualche tempo fà e l'ho quindi messo in frigo per farlo scongelare.

Ingredienti per la frolla e preparazione:

vedere la ricetta e le indicazioni postate qui -> http://unaceliacaincucina.blogspot.it/2013/02/crostatine-senza-glutine-con-marmellata.html



Ingredienti per la farcitura:
crema spalmabile alle nocciole Novi oppure prodotto similare (*), in alternativa, potete usare anche della buona cioccolata fondente (*) da far sciogliere a bagnomaria

(*) questo è un prodotto a rischio per i celiaci: utilizzare solo i prodotti elencati nelle categorie "creme da spalmare" e "cioccolata" del Prontuario A.I.C. attualmente in vigore oppure prodotti che siano chiaramente dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche e integrazioni.

Dopo aver scongelato la frolla ho preso dei pezzetti e formato delle palline di dimensioni uguali di circa 2cm di diametro, in numero pari.
Se la frolla comincia a scaldarsi diventa più difficile lavorarla fra le mani e formare le palline perchè tende a sbriciolarsi, conviene quindi rimetterla un po' in frigo.
Ho messo della carta forno sulla teglia, sistemato tutte le palline, lasciando un po' di distanza fra l'una e l'altra e messo nuovamente in frigo fintanto che il forno ha raggiunto la temperatura. A questo punto ho infornato in forno già caldo e cotto a 170°C per circa una decina di minuti (i tempi e le temperature di cottura possono variare da forno a forno). Non appena hanno cominciato a coloririsi lievemente in superficie, ho tolto la teglia dal forno; una volta mi era capitato di lasciarla un minuto di troppo e le palline si erano afflosciate :-(
Ho fatto raffreddare le sfere, prima di rimuoverle dalla teglia, per evitare che si rompessero.
A questo punto non è restato che spalmare un po' di crema Novi su metà palline e poi abbinare a ciascuna di esse le restanti sfere fino a completare tutti i dolcetti. Non è la ricetta classica del baci di dama ma a me è piaciuta molto anche questa versione leggermente speziata.

© Riproduzione riservata.
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Torta di carote e mandorle senza glutine

>> 25 maggio 2013

© Riproduzione riservata.


Da quando c'è il KA in casa non mancano più le torte per la prima colazione; qualche giorno fà ho rispolverato una ricetta "normale" del vecchio blog Ladiko's Kitchen che ho però trasformato in senza glutine utilizzando il preparato per dolci Senzaltro che si è rivelata un ottimo prodotto. La farina non ha particolare retrogusto, è fine e gli ingredienti sono tutto sommato pochi: amido di mais, farina di riso, fecola di patate, fiocchi di patate, zucchero, sciroppo di glucosio disidratato, farina di guar e gomma di xantano, sale. Per 100gr di prodotto, la tabella dei valori nutrizionali riporta:
- 366,71 Kcal
- 3,42g proteine
- 86,93g carboidrati (dei quali 5,63g zuccheri)
- 0,59g grassi (dei quali 0,14g saturi)
- 3,25gr fibre alimentari
- 13,22mg sodio



Ingredienti:

  • 260gr carote
  • 160gr zucchero
  • 130gr preparato per dolci senza glutine Senzaltro oppure altra farina per dolci (*)
  • 110gr burro morbido a temperatura ambiente
  • 85gr fecola di patate (*)
  • 70gr mandorle spellate
  • 50ml latte
  • 10gr lievito senza glutine per dolci (*)
  • 3 uova (separare albumi da tuorli)
  • limone preferibilmente non trattato
  • zucchero a velo senza glutine (*)
  • alcune mandorle per decorare la torta
  • farina di riso finissima (*)
  • sale
  • 1 teglia apribile Ø20cm.

(*) per i celiaci: utilizzare solo i prodotti elencati nelle categorie "farina - mix - preparati per dolci", "fecola di patate" , "lievito", "zucchero a velo" e "farina di riso" del Prontuario A.I.C. attualmente in vigore oppure prodotti che siano chiaramente dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche.




Preparazione:

Per prima cosa ho montato a neve fermissima gli albumi con un pizzico di sale e li ho tenuti da parte. Ho quindi tritato finemente le mandorle che avevo tenute in freezer per una quarantina di minuti.
Ho pelato e affettato le carote a julienne.

Nella ciotola del KitchenAid ho sbattuto i tuorli con lo zucchero tramite la frusta piatta poi ho aggiunto via via gli altri ingredienti: il burro a pezzetti, le mandorle tritate, il latte, le carote tritate, il preparato per dolci, la fecola di patate e il lievito e ho amalgamato bene. Alla fine ho rimosso la ciotola dal KA e incorporato gli albumi a neve con una spatola, mescolando dal basso verso l'alto per non farli smontare.

Ho imburrato e infarinato la teglia con della farina di riso, rimuovendo quella in eccesso (mi raccomando che la farina di riso sia estremamente fine), ho versato il cmposto, livellato bene, infornato in forno preriscaldato e cotto a 180°C per 35 minuti (tempi e modalità di cottura possono variare da forno a forno).

A fine cottura, l'ho fatta raffreddare bene nella teglia posizionata su una griglia, l'ho poi sformata su un piatto, guanita con zucchero a velo e alcune mandorle.

Buona Domenica a tutti


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Rifatte senza glutine di Maggio: la torta amaretto di Gaia

>> 15 maggio 2013

© Riproduzione riservata.

Eccoci al penultimo appuntamento con la 2a edizione delle ricette delle Rifatte Senza Glutine, questa volta è di scena la TORTA AMARETTO SENZA GLUTINE di Gaia che cura il  blog "La gaia celiaca" e collabora anche con la rivista La cucina di D su Repubblica.


Con il progetto "Rifatte senza glutine" si parte da una ricetta comune ma ciascuna foodblogger la interpreta e realizza alla propria maniera,  il filo conduttore è il fatto che vengano preparate con alimenti facilmente reperibili e, nel caso di farine, si dia la preferenza a quelle "naturalmente prive di glutine" anzichè ai preparati industriali in modo da agevolarne la realizzazione. Il bello è vedere come, da un'idea di partenza comune, si possa poi arrivare a tante diverse realizzazioni e presentazioni artistiche. Sul sito delle Rifatte Senza Glutine è possibile vedere l'elenco completo dei blogs che hanno partecipato all'iniziativa.



Con Gaia ho in comune il fatto di esser state diagnosticate celiache nello stesso periodo, mi piace molto il suo modo di cucinare e anche di raccontare aneddoti riguardo alle ricette che propone. Se cliccate sul link che ho messo in alto scoprirete anche la storia legata a questa ricetta.

Ingredienti:
  • 2 cucchiai di fecola di patate (*)
  • 1 cucchiaio di farina di mais tipo Fioretto (*)
  • 1 cucchiaio di farina di riso finissima (*)
  • 200 g di mandorle sgusciate e spelate
  • 200 g di zucchero semolato
  • 110 g di burro
  • 4 cucchiai di zucchero
  • 4 uova
  • 1/2 bustina di lievito per dolci (*)

(*) per i celiaci: utilizzare solo i prodotti elencati nelle categorie "fecola di patate" , "farina di mais", "farina di riso" e "lievito" del Prontuario A.I.C. attualmente in vigore oppure prodotti che siano chiaramente dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche e integrazioni.

Ho messo nel congelatore le mandorle un'oretta prima di inziare a preparare il dolce, forse anche meno. Ho iniziato con il montare a neve fermissima gli albumi con un pizzico di sale, poi ho tritato le mandorle (lasciandole nel congelatore per almeno mezz'ora si riescono poi a triturare meglio, evitando la fuoriuscita dell'olio) e le ho tenute da parte.

Ho sbattuto i tuorli con i 4 cucchiai di zucchero poi ho aggiunto le tre farine (fecola + mais + riso), il lievito, il burro fuso, il lievito, ho mescolato bene e versato nei 4 stampini di alluminio Ø8cm che avevo precedentemente imburrato e infarinato.

Successivamente ho preparato la seconda parte del dolce, in una ciotola ho amalgamato le mandorle tritate con i 200gr di zucchero semolato e poi ho aggiunto gli albumi montati a neve, mescolando dal basso verso l'alto per non farli smontare. Infine ho versato questo composto nei pirottini di alluminio.

Ho infornato in forno già caldo (180°C) e cotto per 35 minuti, poi ho fatto raffreddare bene e, come suggerito da Gaia, ho resistito fino al giorno successivo prima di assaggiare questa deliziosa torta perchè è ancora più buona!

La torta amaretto è morbida, profumata, ha un sapore delicato. Grazie Gaia per questa squisita ricetta.

PS.: la ricetta di Gaia era stata preparata utilizzando un'unico stampo di Ø28cm.



Il 15/6 si svolgerà l'ultima prova delle Rifatte Senza Glutine e si andrà a casa di Tania a provare la sua "Pasta sfiziosa".


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Semifreddo alle nocciole senza glutine

>> 30 aprile 2013

© Riproduzione riservata.





Chiudo il mese di Aprile con un altro dessert, qualche giorno fà ho approfittato dell'ennesima giornata con pioggerellina fine per fare un po' di pulizia nella mia micro dispensa e ho deciso di utilizzare le nocciole avanzate nell'arbanella di vetro per preparare un semifreddo. Con l'arrivo dell'autunno farò poi di nuovo scorta di questo prezioso e gustoso frutto tipico della mia regione che ho già avuto modo di utilizzare nella preparazione di torte dolci ma anche per condire la pasta (ved. ricetta qui).
La ricetta del semifreddo prevede l'uso di soli ingredienti naturalmente privi di glutine, per la decorazione potete utilizzare una salsina al cioccolato già pronta (occorre però verificare che sia senza glutine) oppure prepararne una con questa facile ricetta.

Ingredienti per 6 persone:

  • 3 uova intere (separare con cura gli albumi dai tuorli e conservare entrambi)
  • 350gr panna fresca da montare
  • 100gr zucchero
  • 200gr nocciole tostate e pelate
  • sale fino

Ho montato a neve ferma i 3 albumi con un pizzico di sale e usando la frusta del minipimer, poi li ho messi in frigo.
Con l'accessorio frullatore del minipimer ho sminuzzato le nocciole piuttosto finemente e le ho versate un una ciotola capiente, poi ho montato la panna. Nel frattempo sempre con il minipimer ho mescolato zucchero e tuorli fino a renderli spumosi, ho aggiunto a questo composto le nocciole tritate e ho mescolato un po' con un cucchiaio. Successivamente ho aggiunto prima la panna e infine gli albumi montati a neve, mescolando dal basso verso l'alto per evitare di smontarli. Ho versato il composto in uno stampo rettangolare da plum-cake. Conservare in freezer per almeno 6 ore prima di servirlo.
Per servirlo: tagliarlo a fette e guarnire con salsa al cioccolato a piacere.


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Risotto con indivia Belga e noci (senza glutine)

>> 11 marzo 2013

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Qualche mese fà in una cena a casa di amici, era stato cucinato come primo piatto, un risotto all'indivia Belga in modo che potessi mangiarlo anche io. Oggi ho deciso di proporlo per il pranzo, aggiungendo però alcune noci sbriciolate per dare croccantezza al piatto.




Ingredienti per tre persone:
  • 240gr riso Arborio o Carnaroli
  • 1 cespo di indivia Belga (peso circa 240gr)
  • 900ml brodo vegetale senza glutine (a)
  • 35gr Parmigiano Reggiano grattugiato
  • 6 noci
  • 1 scalogno medio (circa 35gr)
  • 1 bicchiere di vino bianco secco
  • olio e.v.o.
  • burro


(a) brodo fatto con preparato per brodo granulare senza glutammato aggiunto e senza glutine della Germinal Bio. Oltre che senza glutine è anche biologico, senza latte, senza uova, senza glutammato aggiunto, senza lievito e frutta a guscio. Sul sito si consiglia di utilizzare 12gr di prodotto per 500ml di brodo, io ne uso un po' meno e mi sembra che sia sufficientemente saporito.


Preparazione:

Ho cominciato con il preparare il brodo vegetale come sopra indicato e l'ho mantenuto al caldo; in mancanza di dadi privi di glutine, preparare un semplice brodo con verdure a pezzi (carota, sedano, cipolla o porro, qualche gambo di prezzemolo) e sale q.b.

Ho pulito bene l'indivia, ho tenuto da parte 6 foglie esterne più grandi e il resto l'ho tagliato  in pezzettini.
In una padella ho scaldato un po' di olio extravergine e un pezzettino di burro, poi ho fatto soffriggere bene il trito di scalogno a fiamma bassa senza però farlo mai dorare troppo per evitare che lo scalogno diventasse amaro.
Ho aggiunto il riso e l'ho fatto tostare lentamente, ho sfumato con il vino bianco (o spumante brut a scelta) e, non appena si è asciugato, ho versato un mestolo di brodo caldo alla volta fino a portare il riso a cottura. In pratica si aggiunge un mestolo di brodo solo quando il riso ha assorbito quello precedente e così via, il brodo deve essere però caldo per non fermare la cottura del risotto.
Dopo 5 minuti di cottura del risotto, ho aggiunto i pezzetti di indivia.
Mentre cuoceva il riso, ho aperto le noci e tritato grossolanamente i gherigli con il coltello.


A fine cottura ho mantecato con una noce di burro, aggiunto il Parmigiano grattugiato, ho mescolato bene e lasciato riposare per un paio di minuti coperto (il risotto deve essere perfettamente all'onda).
Ho impiattato e guarnito con due foglie di indivia per ciascun piatto e alcuni gherigli di noci tritati.
Eet smakelijk!

NOTE: un'idea sfiziosissima per un secondo piatto a base di indivia Belga? Guardate un po' come suggerisce di prepararla Francesca Lorenzoni nel suo blog "Una cucina tutta per sè".

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Crostatine senza glutine con marmellata e crema nocciole

>> 19 febbraio 2013

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Con la frolla leggermente speziata che avevo avanzato dalla preparazione dei mini crumble alle banane di Marcella, ho fatto anche delle piccole crostatine, ideali sia per la colazione che per una merenda in compagnia.

Ingredienti per la frolla:
  • 200gr di mix di farine senza glutine: ho mescolato 130gr di farina per pane-pizza-facaccia Farmo e 70gr di farina per pane e paste lievitate BiAglut (*)
  • 50gr nocciole tostate e pelate
  • 80gr burro morbido a pezzetti
  • 75gr zucchero di canna
  • la punta di un cucchiaino di spezie senza glutine per panpepato (serve solo per dare un lieve aroma alla frolla, non deve esser troppo marcato e invasivo)
  • 1 cucchiaino di lievito in polvere senza glutine (*)
  • 1 uovo
  • un pizzico di sale
(*) per i celiaci: utilizzare solo i prodotti elencati nelle categorie "farina - mix - preparati per dolci" e "lievito" del Prontuario A.I.C. attualmente in vigore oppure prodotti che siano chiaramente dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche.


Ingredienti per la facitura:
  • marmellata a piacere (*)
  • crema di nocciole da spalmare (*)

(*) per i celiaci: utilizzare solo i prodotti elencati nelle categorie "marmellate - confetture - creme di marroni" e "creme da spalmare" del Prontuario A.I.C. attualmente in vigore oppure prodotti che siano chiaramente dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche.

Ho messo le nocciole tostate e spellate in freezer per almeno mezz'ora prima di triturarle finemente con l'accessorio tritatutto piccolo del minipimer.
Sulla spianatoia ho versato le farine, fatto un buco al centro e messo tutti gli altri ingredienti Poi ho iniziato a impastare tutti gli ingredienti velocemente: all'inizio si ottiene un composto estremamente sbricioloso che sembra non volersi aggregare affatto poi, continuando pazientemente a impastare, via via il burro si fonde con il calore delle mani e magicamente gli ingredienti si amalgamano gli uni agli altri fino a ottenere un bell'impasto liscio.
Ho lasciato riposare la frolla in frigo un’oretta e poi l'ho stesa aiutandomi con due fogli di carta forno fino a uno spessore di circa 4mm.
Con del burro ho unto sia il fondo che i bordi di ciascun scodellino di una teglia da muffin, con un coppapasta ho ricavato dei dischetti che ho messo e adattato in ciascun scodellino, poi alcuni li ho riempiti con della marmellata di albicocche che avevo in frigo e altri con della crema alle nocciole della Novi che adoro e, soprattutto, è senza glutine.
Da sempre sono una fan di questa crema, un po' perchè è a un tiro di schioppo (forse tre) da casa mia ma soprattutto per il suo intenso sapore di nocciola che è presente al 45%. La preferisco di gran lunga alla ben più famosa Nutella che, comunque, da bambina avevo mangiato diverse volte spalmata sul pane.
Tornando alle crostatine, con i ritagli dell'impasto avanzato potete dilettarvi a creare dei cordoncini da posizionare sopra alle crostatine per decorarle.
Ho infornato in forno già caldo e cotto a 180°C per una decina di minuti abbondanti (i tempi e le temperature di cottura possono variare da forno a forno).
Ho fatto raffreddare le tortine, prima di rimuoverle, per evitare che si rompessero. Quelli con la crema di nocciole li ho poi guarniti con una nocciola.

Il sapore leggermente speziato della frolla ben si abbina sia con le marmellate che con la crema alle nocciole.



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Torta umida senza glutine con ciocco e frutta secca (brownie)

>> 20 gennaio 2013

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Un paio di mesi fà, girovagando sulla pagina FB dell'Associazione Celiachia Inglese (Coealiac UK), avevo visto un post in cui si parlava di un brownie al cioccolato con noci e mandorle e, visto che dagli ingredienti mi era sembrato piuttosto goloso, ho provato a farlo seguendo alla lettera le dosi e il procedimento riportato sul sito. Il brownie è un tipico e ricco dolce diffuso sia negli Stati Uniti che in Inghilterra che rimane comunque fondente (umido) all'interno. Quella volta però la torta, pur avendo un buon sapore, è rimasta cruda all'interno e, per i miei gusti, troppo dolce. Mi ero ovviamente ripromessa di dare un'altra chance a quella ricetta, magari apportando alcune correzioni ma non era più capitata l'occasione; ieri vedendo un po' di noci nel cestino in mezzo al tavolo ho deciso che l'avrei preparata per il pranzo di oggi.
Ieri aveva nevicato tutto il giorno ma a fine giornata c'erano praticamente 3 centimetri di neve al suolo un po' come succede nei Paesi Bassi che nevica per tutta una notte e un giorno e alla fine ti ritrovi una spruzzata di neve per terra. Nella serata e la notte ha continuato a nevicare e stamattina alle 8 c'erano almeno 20 centimetri di neve, piuttosto pesante perchè intrisa d'acqua. Prima di inaugurare la turbina per la neve che gentilmente Andrea mi aveva preso nell'autunno, ho preparato la torta e imbastito la preparazione della pasta al forno in modo da trovare un piatto quasi pronto dopo aver sudato 7 camicie con la turbina.


Rispetto alla ricetta della scorsa volta ho apportato alcune modifiche sia come ingredienti sia dal punto di vista della preparazione e ho anche usato una teglia apribile rotonda più piccola (diam. 20cm), riducendo quindi le dosi. Il risultato è stato quello che desideravo: torta umida ma non cruda, scioglievole al palato, sapore ben bilanciato e non troppo zuccheroso come la scorsa volta. Eureka!

La ricetta originale la trovate nel link più sopra, di seguito invece trovate la mia versione.

Ingredienti:
  • 140gr zucchero
  • 85gr gherigli di noci
  • 80gr burro
  • 60gr mandorle sgusciate
  • 40gr cioccolato fondente con 50% cacao minimo (*). Se si usa un cioccolato con una maggiore percentuale di cacao, occorre aumentare lo zucchero.
  • 2 uova (separare albumi da tuorli)
  • 2 cucchiai da minestra di farina di riso fine (*), pieni ma non stracolmi 
  • la punta di un cucchiaino di lievito per dolci (*)
  • presa di sale
  • 1 stampo antiaderente, apribile, diametro 20cm 

(*) per i celiaci: utilizzare solo i prodotti elencati nelle categorie "cioccolato", "farina di riso" e "lievito" del Prontuario A.I.C. attualmente in vigore oppure prodotti che siano chiaramente dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche.




Prima della cottura (sinistra) e dopo esser stata raffreddata (destra)


Tempo preparazione: 45min circa, esclusa cottura

Tempo cottura: 30-35min circa (i tempi variano da forno a forno)

Preparazione:
Ho messo nel congelatore per una mezz'ora abbondante le mandorle, nel frattempo ho montato e neve fermissima gli albumi con la presa di sale nel contenitore del minipimer poi ho sciolto a bagnonaria il cioccolato e il burro in una ciotola e li ho mescolati.

Ho tritato finemente le mandorle e ho tritato grossolanamente i gherigli di noci. In un altra ciotola ho versato i tuorli e aggiunto il composto di burro e ciocco e poi via via gli altri ingredienti: farina mandorle, noci tritate, farina di riso, lievito, zucchero e ho mescolato bene con una spatola fino a amalgamare il tutto. Alla fine ho aggiunto gli albumi montati a neve, mescolando lentamente dal basso verso l'alto per non farli smontare.

Ho imburrato e infarinato la base e il bordo interno della teglia con farina di riso (rimuovendo quella in eccesso), ho versato il composto, l'ho livellato bene battendo la teglia sul piano di lavoro e aiutandomi con la spatola, poi ho infornato in forno già caldo (180°C) per 25 minuti.

Utilizzando un piccolo fornetto elettrico, ricopro sempre la parte superiore della torta con un foglio di carta forno perchè la resistenza superiore mi brucia troppo la superficie, con altri forni non è sicuramente necessario questo accorgimento. In questo caso non serve la prova stecchino per valutare la cottura come invece si usa per le altre torte poichè è un dolce che deve rimanere umido.

Dopo averla fatta raffreddare bene, l'ho tagliata a fette, cosparsa di zucchero vanigliato aromatizzato con cannella (fatto in casa e quindi ovviamente senza glutine) e servita.

Cosa ho cambiato rispetto alla ricetta originale? Ho aggiunto la farina di riso per ridurre l'eccessiva umidità e ho ridotto leggermente lo zucchero per mia scelta visto che non amo i dolci troppo zuccherosi. Inoltre ho modificato la preparazione, separando tuorli da albumi e montando questi ultimi a neve mentre nella ricetta Inglese le uova andavano messe intere insieme agli altri ingredienti. Potete usare anche teglie rettangolari e tagliare la torta a quadrotti che è forse la forma più tipica del brownie. Come già detto per altre ricette, è buona per i celiaci ma anche per chi non lo è.

SUGGERIMENTI:
potete servirla accompagnandola con una piccola montagnola di panna montata freschissima (fa molto Dutch style!) oppure anche con un delicato zabaione al Moscato d'Asti.

Zucchero vanigliato home-made e gluten free:  
preferisco farmelo in casa così lo aromatizzo come voglio. Metto nell'accessorio frullatore del minipimer qualche cucchiaio di zucchero semolato e la punta di un cucchiaino di amido di mais (*) poi frullo con la funzione turbo fino a ottenere una polvere quasi impalpabile. Lo conservo in un barattolo ermetico con un pezzetto di bacca di vaniglia che è naturalmente senza glutine (la vanillina invece è sintetica e è un prodotto a rischio per i celiaci) e lo aromatizza.
Talvolta mischio questo zucchero vanigliato con della polvere di cannella e uso il preparato per guarnire e decorare alcuni tipi di dolci. Per quanto riguarda la polvere di cannella deve essere ricavata solo dalla spezia tal quale senza l'aggiunta di altri amidi/fecole per essere idonea ai celiaci. In alternativa usare la bacca di cannella che è naturalmente senza glutine.

(*) per i celiaci: utilizzare solo i prodotti elencati nella categoria "amido di mais" del Prontuario A.I.C. attualmente in vigore oppure prodotti che siano chiaramente dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche.



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Biscotti speziati senza glutine

>> 31 dicembre 2012

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Buon 2013 a tutti voi!

La ricetta mi è stata gentilmente passata dalla mia amica Federica, celiaca pure lei, che mi ha anche regalato le simpatiche formine Natalizie per biscotti.

Ingredienti (con queste dosi ho ricavato circa una cinquantina di biscotti con le mie formine):
  • 400gr di mix di farine senza glutine: ho mescolato 260gr di farina per pane-pizza-facaccia Farmo e 140gr di farina per pane e paste lievitate BiAglut (*)
  • 100gr nocciole tostate e pelate, macinate finemente
  • 160gr burro
  • 150gr zucchero di canna
  • 2 cucchiaini di scorza d’arancia grattugiata
  • 2 cucchiaini (o più a seconda dei propri gusti) di spezie senza glutine per panpepato
  • 2 cucchiaini di lievito in polvere senza glutine (*)
  • 2 uova
  • un pizzico di sale
(*) per i celiaci: utilizzare solo i prodotti elencati nelle categorie "farina - mix - preparati per dolci" e "lievito" del Prontuario A.I.C. attualmente in vigore oppure prodotti che siano chiaramente dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche.

Mettere le nocciole tostate e pelate in freezer per almeno mezz'ora prima di triturarle con il robot.
Impastare tutti gli ingredienti velocemente come per la pasta frolla poi lasciare riposare in frigo un’oretta.
Suddividere l'impasto in 4-5 pezzi e stendere ciascuna pallina a 1 cm circa di altezza e ritagliare con gli stampini, mettere la carta forno sulla teglia,

Prima di infornare

infornare in forno già caldo e cuocere per 10-12 minuti a 180°C. Avendo infornato più teglie contemporaneamente, ho usato la funzione ventilata.



Importante: i tempi di cottura sono puramente indicativi e possono variare da forno a forno.Far asciugare e poi guarnire con glassa bianca o lasciare nature.

NOTE:
si conservano croccanti per alcuni giorni se tenuti in un contenitore dalla chiusura ermetica.

BUON ANNO NUOVO 

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Spaghetti senza glutine con salsa alle nocciole

>> 12 dicembre 2012

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Un paio di settimane fà mi aveva contattata il Pastificio Garofalo per sapere se fossi stata interessata a provare alcuni dei loro tipi di pasta senza glutine che sono stati di recente immessi sul mercato. Probabilmente chi ha avuto la fortuna di partecipare al Salone del Gusto di Torino è riuscito anche a assaggiare le prelibatezze cucinate con questa pasta da alcune foodbloggers che conosco.
Fino a poco più di tre anni fà, ossia prima di scoprire di essere celiaca, questa marca di pasta non mancava mai nella mia dispensa, quando sono andata in Olanda è stato un piacere scoprire fra gli scaffali dell'Albert Heijn, una delle principali catene di supermercati di quel paese, alcune tipologie di pasta Garofalo. Sei a 1300km di distanza da casa e nel supermercato trovi un prodotto familiare, ecco che ti senti subito rinfrancata.

Il sapere che la Garofalo avesse prodotto anche alcuni tipi di pasta senza glutine mi ha incuriosita e così ho deciso di accettare la loro proposta, nel giro di qualche giorno è arrivata una bella scatola contenente un simpatico e colorato strofinaccio e tre diverse tipologie di pasta (spaghetti, penne rigate e casarecce).


Per il pranzo di oggi ho scelto gli spaghetti senza glutine Garofalo e li ho conditi con una salsa alle nocciole.

Ingredienti per due persone:
  • 180gr spaghetti senza glutine Garofalo (*)
  • 35gr mollica di pane senza glutine (*)
  • 100ml latte intero fresco
  • 60gr nocciole tostate e pelate
  • mezzo spicchio d'aglio
  • olio extravergine di oliva
  • sale, pepe
(*) per i celiaci: utilizzare solo i prodotti elencati nelle categorie "pasta - gnocchi" e "pane - focaccia - piadine" del Prontuario A.I.C. attualmente in vigore oppure prodotti che siano chiaramente dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche.



Preparazione:
ho messo a scaldare una pentola con l'acqua e, nel frattempo, ho preparato il condimento.

Ho tolto la crosta a un pezzo di pane senza glutine e l'ho rotto in pezzetti, poi l'ho messo in ammollo nel latte. Nell'accessorio tritatutto del minipimer ho messo le nocciole, quasi mezzo spicchio d'aglio (ricordatevi di rimuovere l'eventuale filamento centrale verde), la mollica di pane strizzata, un poco d'olio extravergine di oliva e ho azionato il robot. Per amalgamare meglio gli ingredienti ho poi aggiunto alcune cucchiaiate di latte nel quale avevo ammollato il pane in precedenza e ho frullato fino a ottenere una cremina densa che ho poi regolato di sale.

Appena l'acqua della pentola ha iniziato a sobbollire l'ho salata e immerso gli spaghetti che ho cotto una decina di minuti dal momento in cui l'acqua ha ripreso il bollore.
Verso fine cottura, ho allungato la salsina con alcuni cucchiai di acqua di cottura della pasta poi ho scolato gli spaghetti e li ho conditi con la salsa alle noccciole, ho impiattato, macinato del pepe fresco, decorato con qualche nocciola trilobata e servito. Volendo si può aggiungere anche una noce di burro mentre si condisce la pasta.

E adesso veniamo alla pasta Garofalo il cui simpatico slogan è "il gusto è un diritto": mi ha soddisfatta sia dal punto di vista della cottura che della palatabilità. Sulla confezione i tempi di cottura riportati sono di 10-12 minuti, io ho optato per 10 minuti; i tempi sono comunque sempre molto indicativi e dipendono dai gusti delle persone. Sulla accattivante confezione sono riportate sia la spiga barrata rossa su fondo bianco che il simbolo verde-bianco degli alimenti erogabili dal Ministero della Salute. Gli ingredienti di questi spaghetti senza glutine sono: 70% farina di mais, 18% farina di riso, 3% quinoa, amido di mais e stabilizzante E471. La pasta ha un buon sapore e si è amalgamata bene con il condimento, nelle prossime settimane seguiranno altri tests con sughi più o meno elaborati per poter esprimere un giudizio più completo.





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Torta alle nocciole di Piera senza farina e senza glutine

>> 2 dicembre 2012

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Un caffè, una tortina alle nocciole senza farina e glutine, ecco che la giornata può iniziare!

Le torte di nocciole sono un classico della cucina Langarola Piemontese e si possono preparare sia con la farina che senza farina. Diverso tempo fà avevo postato la ricetta della versione senza glutine con la farina, nei giorni scorsi mi sono preparata delle piccole tortine per la colazione utilizzando però l'impasto della versione senza glutine e senza farina che di seguito vi scrivo in dettaglio.
E' la ricetta che mi aveva passato mia suocera Piera; gli ingredienti sono tutti "naturalmente privi di glutine" quindi idonea ai celiaci ma anche a chi non lo è, inoltre è adatta anche per chi soffre di intolleranza al lievito perchè nella versione di mia suocera non è previsto.
La nocciola che si coltiva in Piemonte nelle zone comprese fra Langhe, Roero e Monferrato è la varietà Tonda Gentile (trilobata). Si presta a numerose preparazioni dolci (es. torte, brutti ma buoni, baci di dama ..... ecc.) ma anche salate, la prossima ricetta sarà proprio un gustoso secondo piatto Piemontese con le nocciole.

Ingredienti:
  • 300gr nocciole Piemonte IGP, tostate e tritate
  • 6 uova fresche (separare gli albumi dai tuorli)
  • 300gr zucchero
  • 100gr burro a temperatura ambiente
  • 2 cucchiai latte
Ho messo le nocciole tostate in freezer per una quarantina di minuti poi le ho tritate finemente con l'accessorio tritatutto piccolo del minipimer Patisserie (come ho già scritto da altre parti la conservazione in freezer permette di tritare le nocciole ma anche le mandorle senza far fuoriuscire l'olio e trasformare il composto in una massa oleosa).
Con la frusta del minipimer ho montato a neve i bianchi d'uovo con un pizzico di zucchero prelevato dalla dose della ricetta e li ho messi da parte. In un'altra ciotola ho invece montato i tuorli con il restante zucchero poi via via ho aggiunto le nocciole tritate e il burro ammorbidito e tagliato a pezzettini, ho azionato di nuovo il minipimer fino a ottenere un impasto omogeneo. Ho versato gli albumi montati a neve e con una spatola, mescolando dal basso verso l'alto per non smontarli, li ho incorporati al composto.

Ho preriscaldato il forno a 180°C.

Ho versato l'impasto fino a 3/4 di altezza di uno stampo da muffins (diametro foro 7cm e altezza foro 3cm), imburrato e infarinato anche se antiaderente. Ho infornato e cotto per una mezz'ora (fare la prova stecchino per valutare la cottura).
In alternativa è possibile imburarre e infarinare una teglia rettangolare e fare una torta unica che poi andrà tagliata a quadrati, i tempi di cottura in questo caso sono di una quarantina di minuti (è bene fare la prova stecchino per valutare la giusta cottura).
Con le dosi sopra indicate e, utilizzando lo stampo da muffins, vengono 15 tortine.
In ogni caso occorre far raffreddare bene sia la torta che le tortine prima di tagliarli e rimuoverli dagli stampi.

VINI:
la torta di nocciole sia con che senza farina si gusta al meglio con due classici vini da dessert Piemontesi: il Brachetto d'Acqui DOCG (vino rosso, dolce, dall'aroma muschiato che va consumato giovane) oppure il Moscato d'Asti DOCG (vino bianco, dolce, talvolta frizzante/vivace, anch'esso va consumato giovane).

SALSE DI ACCOMPAGNAMENTO:
zabaione tiepido, qui trovate la ricetta dello zabaione nelle varie versioni (moscato, marsala)

SITI UTILI:
Consorzio Tutela della Nocciola Piemonte.


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Dicembre: frutta e verdura di stagione

>> 1 dicembre 2012

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Mangiare frutta e verdura di stagione è molto importante, sia dal punto di vista nutrizionistico che economico, inoltre anche la riuscita delle pietanze ne acquista sicuramente in fatto di sapore. I supermercati e gli attuali sistemi di distribuzione purtroppo nel corso degli anni ci hanno abituato a avere qualunque tipo di frutta e verdura sempre disponibili sugli scaffali, indipendentemente dalla stagionalità. Cosa si può acquistare e mangiare durante il mese di
Dicembre in Italia? Non vi sono ovviamente prodotti di importazione come banane, ananas, manghi .............. ecc.

 
FRUTTA:
  • arance
  • cachi
  • clementine 
  • frutta secca a guscio (noci, nocciole ...... ecc.)
  • limoni 
  • mandarance
  • mandarini 
  • melagrana
  • mele
  • kiwi
  • pere
  • pompelmi gialli e rosa



VERDURE:
  • aglio
  • bietole e coste
  • broccoli
  • carciofi
  • cardi
  • carote
  • catalogna
  • cavolfiori
  • cavoli
  • cipolle
  • finocchi
  • indivia 
  • patate 
  • porri 
  • rape
  • scarola
  • songino o valerianella
  • spinaci
  • topinambur
  • verze
  • zucca
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Insalatina autunnale senza glutine

>> 11 novembre 2012

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Da queste parti, ai piedi dei monti, si trova spesso fra gli antipasti l'insalata di gallina. Ieri, mentre facevo la spesa ho visto dal verduriere una cassetta piena di colorate melagrane e, mentre stavo pensando se acquistarle o meno, mi è venuta in mente un'insalatina che avevo mangiato come antipasto alla Luna in Brodo di Alessandria qualche tempo fà, sicuramente prima di scoprire di essere celiaca. Dopo un po' di tempo i ricordi si offuscano però, a grandi linee, mi sono ricordata di quel piatto così tipicamente autunnale e ho acquistato una melagrana con l'intenzione di riproporre quell'insalatina come antipasto per il pranzo Domenicale. Detto, fatto ......


Semplici ingredienti per un antipasto che richiama l'autunno, anche nei colori

Ingredienti per 4 persone:
  • 250gr di petto di gallina oppure petto di tacchino (la quantità si riferisce alla sola polpa già disossata!)
  • 1 cespo di insalata Belga (indivia) piuttosto grande
  • 16 noci
  • 1 melagrana matura
  • pezzo di Parmigiano Reggiano o formaggio Castelmagno DOP
  • olio extravergine di oliva
  • senape (*)
  • sale e pepe
  • sedano, carota, cipolla o porro, qualche gambo di prezzemolo, qualche bacca di ginepro, spicchio d'aglio
(*) per i celiaci: utilizzare solo i prodotti elencati nella categoria "maionese-patè-salse" del Prontuario A.I.C. attualmente in vigore oppure prodotti che siano chiaramente dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche. 


Ieri ho fatto bollire la carne in modo che si insaporisse meglio. Ho preparato un semplice brodo vegetale mettendo in acqua fredda metà gambo di sedano, mezza carota, un pezzetto di porro, mezzo spicchio d'aglio, qualche gambo di prezzemolo e 3-4 bacche di ginepro, quando l'acqua ha raggiunto il bollore ho salato e messo a cuocere il petto di gallina (in alternativa si può usare quello di tacchino) e ho portato a cottura. I tempi sono in funzione del tipo di carne (gallina d'allevamento, ruspante, tacchino), meglio verificare con i rebbi della forchetta che la carne sia cotta a puntino. Ho quindi lasciato raffreddare nel brodo di cottura e riposto poi in frigo.
Stamattina ho tolto la carne dal suo brodo, l'ho scolata bene e sfilacciata con le mani ricavando tante striscioline che ho poi messo in una ampia ciotola, ho lavato buona parte dell'insalata lasciando da parte alcune delle foglie più grandi da usare come decorazione e l'ho tagliata a pezzi. Ho quindi aperto in due la melagrana e recuperato tutti i semi rossi che vi sono all'interno, ho sgusciato le noci e le ho sminuzzate grossolanamente lasciando 4 gherigli interi per la decorazione finale poi con l'affetta formaggio ho ricavato alcune scagliette dal pezzo di Parmigiano Reggiano (potete anche usare il Castelmagno).

Nel frattempo ho preparato la vinaigrette mettendo in una ciotola dell'olio di oliva e un cucchiaino raso di senape (a me piace quella "à l'ancienne" con i grani che però in Italia si fatica a trovare nella versione senza glutine) poi ho regolato di sale. Con la forchetta ho emulsionato bene il tutto fino a ottenere un composto omogeneo. Al posto di questo condimento, in mancanza di senape, si potrebbe anche preparare una classica citronette con un'emulsione di olio, limone, sale e pepe; tuttavia questo antipasto che non ha ingredienti dal sapore marcato ha bisogno di un condimento più deciso, quindi meglio la soluzione con la senape piuttosto che quella con il limone.

Nella ciotola con le striscioline di petto di gallina ho aggiunto via via tutti gli altri ingredienti (insalata a pezzi, buona parte dei semini della melagrana, i pezzetti di noci e alcune scagliette di formaggio), ho condito con l'emulsione di olio e senape, mescolato bene e lasciato insaporire per una decina di minuti almeno.

Infine ho suddiviso l'insalatina in 4 piatti, decorato con un gheriglio di noce, qualche scaglietta di Parmigiano, qualche foglia di insalata Belga e semino di melagrana, spruzzato qualche ulteriore goccia di emulsione di olio e senape. A questo punto non è restato che servire l'antipasto

UN TOCCO EXTRA E RAFFINATO: procuratevi un tartufino e grattatene alcune lamelle sull'insalatina, diventerà una vera prelibatezza!

NOTE:
la carne di gallina ha un elevato contenuto proteico , è ricca di vitamine del gruppo B ma è leggermente più grassa rispetto a quella di pollo; inoltre non sempre si riesce a trovarla disponibile in macelleria e spesso occorre prenotarla. Tuttavia per questa preparazione la carne di pollo è sconsigliata poichè troppo scialba, al massimo si può sostituire la carne di gallina con quella di tacchino.


La porzione è abbondante solo per migliorare la resa fotografica



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Novembre: frutta e verdure di stagione

>> 1 novembre 2012

Mangiare frutta e verdura di stagione è molto importante, sia dal punto di vista nutrizionistico che economico, inoltre anche la riuscita delle pietanze ne acquista sicuramente in fatto di sapore. I supermercati e gli attuali sistemi di distribuzione purtroppo nel corso degli anni ci hanno abituato a avere qualunque tipo di frutta e verdura sempre disponibili sugli scaffali, indipendentemente dalla stagionalità. Cosa si può acquistare e mangiare durante il mese di Novembre in Italia? Non vi sono ovviamente prodotti di importazione come banane, ananas, manghi .............. ecc.



FRUTTA:
  • arance
  • clementine
  • frutta secca a guscio (noci, nocciole ...... ecc.) 
  • kiwi 
  • limoni
  • mandarini (sono all'inizio della stagione)
  • melagrane
  • mele
  • pere
  • pompelmi gialli e rosa
  • uva



VERDURE:
  • aglio
  • bietole e coste
  • broccoli
  • carciofi
  • cardi
  • carote
  • cavolfiori
  • cavoli (vari tipi)
  • cipolle
  • finocchi
  • indivia 
  • patate 
  • porri
  • radicchio 
  • scarola
  • sedano
  • songino o valerianella
  • spinaci
  • topinambur
  • verza
  • zucca 
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Piadina Gianduiotta senza glutine

>> 25 ottobre 2012

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Ieri giretto con Meggy, la pelosona di 30kg, dopo i primi 10 minuti in cui, come al solito, mi ha tirata come un motoscafo tira uno che pratica sci d'acqua, la belva si è calmata e ha deciso di proseguire a passo meno deciso, a tratti mi stava anche a fianco, fieramente convinta di essere lei a portare in giro me e non il contrario.


Sono così finalmente riuscita a godermi la bella e calda giornata autunnale con le piante e le vigne che si accendono di varie tonalità dal giallo, all'arancio fino al rosso fuoco.



Mentre passeggiavo mi è venuta in mente un'idea per una merenda diversa e oggi ho provato a metterla in pratica, così è venuta fuori la piadina Gianduiotta senza glutine, al solito una ricetta semplice, semplice.

Per preparare la piadina mi sono basata sulla ricetta di Olga&Manu del blog "Un cuore di farina senza glutine" ma l'ho modificata aggiungendo cacao amaro e zucchero e togliendo il sale perchè quello che volevo ottenere era una piadina al sapore e colore di cacao, dolce ma non troppo, da accompagnare con della crema Gianduia, ossia della classica crema spalmabile con nocciole.

Ingredienti:

- 100gr di farina senza glutine Pandea Il forno di Olivia
- 100gr di farina senza glutine Mix B Schär
- 125gr acqua (circa)
- 35gr strutto
- 3,75gr lievito istantaneo per torte salate (*)
- 2 cucchiaini da tè di cacao amaro (*)
- 1 confezione di crema spalmabile Novi senza glutine (*)
- un pizzico di bicarbonato
- zucchero q.b.
- farina di riso (*)

(*) per i celiaci: utilizzare solo i prodotti elencati nelle categorie "farina di riso" , "lievito", "cacao" e "creme da spalmare" del Prontuario A.I.C. attualmente in vigore oppure prodotti che siano chiaramente dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche. Lo strutto è invece un prodotto "naturalmente privo di glutine" .

Ho amalgamato tutti gli ingredienti prima in una ciotola con un cucchiaio poi ho versato tutto sulla spianatoia e impastato fino a ottenere una palla morbida ma compatta, uniforme e non troppo appiccicosa. Si può farla riposare in frigo ma anche usare subito.

L'impasto (tutte le rigature sono dovute al fatto che l'avevo avvolto con la pellicola, in realtà è liscio e compatto)

Ho tagliato l'impasto in tre parti e l'ho steso allo spessore di circa 2mm, mettendo un po' di farina di riso sulla spianatoia e anche sul mattarello per non far aderire l'impasto. Mentre stendevo una parte, ho fasciato le altre con pellicola in modo che non asciugassero troppo.

Con il coppapasta ricavo i dischetti


Con un coppapasta del diametro di 5cm ho ricavato tanti dischetti, ho reimpastato gli scarti avanzati e li ho di nuovo stesi a uno spessore di circa 2mm e creato altre mini piadine fintanto che è stato possibile farlo (sempre utilizzando la farina di riso per evitare che la pasta si attaccasse alla spianatoia).

Ho messo a scaldare una padella in ghisa senza bordo e ho cotto le piccole piadine al cacao da ambo i lati (con i tempi sono andata un po' a occhio, direi meno di 2 minuti per parte, dipende anche da quanto è calda la padella). Durante la cottura si son formate in superficie delle bolle che ho scoppiato, alcune più evidenti e altre meno. Con l'aiuto di una spatola le ho rovesciate per cuocere anche l'altro lato.

Le piccole piadine al cacao appena cotte, che profumo!


Dopo averle cotte tutte, mi sono messa a farcirle con un cucchiaino di crema spalmabile alle nocciole e ho fatto dei piccoli sandwich, infine ho decorato con un po' di zucchero a velo fatto in casa e quindi naturalmente privo di glutine (ossia zucchero semolato aromatizzato con un baccello di vaniglia Bourbon per almeno una settimana e poi tritato finissimamente con il minipimer turbo). In alternativa potete anche usare del cocco disidratato e grattuggiato o della cannella, l'importante è che siano prodotti idonei ai celiaci.


E' un'idea semplice ma simpatica per una merenda sglutinata, magari da preparare coinvolgendo i bambini. Volete sapere se son buone? Provatele

La piadina al cacao appena farcita, pronta per essere mangiata.

Varianti: farcitela con crema pasticcera oppure un formaggio spalmabile e cremoso ben lavorato con la forchetta per ridurlo a pomata (ovviamente per i celiaci occorre che gli tutti gli ingredienti siano "senza glutine").

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Torta umida senza glutine "Taniavale"

>> 22 ottobre 2012

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Ci sono serate in cui mi metto a cercare qualcosa su Internet, magari su qualche gruppo sglutinato straniero per vedere se c'è qualche novità interessante e poi, senza neanche rendermene conto, seguo un link, ne seguo un altro, poi mi perdo per strada e mi ritrovo in un sito di un qualche marchio di prodotti senza glutine dove m'imbatto in una foto di una torta o qualche altra pietanza che mi ispira. Ditemi che succede anche a voi!

L'altra sera stavo appunto surfando in rete e poi mi sono ritrovata sul sito di un produttore americano di farine biologiche di varia natura http://www.bobsredmill.com/recipes.php?recipe=1298, la foto della torta mi è  piaciuta e ho incominciato a leggere i vari ingredienti giusto per capire se occorreva qualche tipo di farina particolare o di qualche marca che qui non si trova. Visto che tutti gli ingredienti erano di facile reperibilità, mi son presa nota di quello che mancava in dispensa e ho salvato la ricetta con l'intenzione di provarla nel weekend. Detto, fatto!
Sabato scorso ho fatto la spesa e ieri pomeriggio ho cucinato questa "torta magicamente umida senza glutine con mandorle".
Ovviamente prima ho dato un'occhiata agli ingredienti e poi, guardando le quantità mi son resa conto che erano espresse in "cups", vista la mia poca esperienza nelle trasformazioni da cups a grammi, ho chiesto lumi a delle amiche foodbloggers e Tania e Vale mi han risposto per prime dandomi qualche utile informazione in merito, così adesso capite anche il perchè del nome particolare della torta.

Premesso che la ricetta originale la trovate nel link sovrastante, di seguito vi metto le dosi che ho utilizzato nel convertirla pari pari:

Ingredienti:
  • 150gr di burro
  • 200gr di zucchero
  • 210gr di farina di mandorle [*]
  • 40gr di farina di cocco [*]
  • 2 cucchiaini di lievito per dolci [*]
  • 1/4 cucchiaino di sale fino
  • 4 uova intere (cat. A , grandi)
  • 120ml di latte
  • 1 stecca di vaniglia Bourbon
Note:
  1. non ho trovato una farina di mandorle che fosse senza glutine e ho usato delle mandorle pelate che avevo in casa e le ho triturate finemente nella ciotola sminuzzatrice più piccola del Minipimer Patisserie (per non far rilasciare l'olio e trasformare tutto in una pasta di mandorle, occorre mettere per almeno un paio di ore le mandorle in freezer e poi tritarle).
  2. per cucchiaino si intende quello da tè. 
  3. la ricetta originale dice di usare una teglia da 9x13 pollici che corrispondono a circa 23x33cm, la teglia che ho usato misura invece 20x30cm. 
  4. dopo aver consultato i siti suggeriti ho fatto ancora una prova utilizzando una cup da 250ml e l'ho riempita con i vari ingredienti per riverificare i pesi di ciascuno di essi. Prima che mi si fumasse il cervello mi sono decisa a fare la torta.

[*] per i celiaci: usare i prodotti presenti nelle categorie "farina di mandorle", "farina di cocco" e "lievito" del Prontuario AIC in vigore oppure marchi che rechino chiaramente in etichetta la dicitura "senza glutine" come da Regolamento (CE) n° 41/2009 e successive modifiche e integrazioni.



Preparazione:
ho fatto ammorbidire il burro e l'ho battuto in una ciotola insieme con lo zucchero fino a ottenere un composto ben amalgamato e liscio, successivamente ho aggiunto ad una ad una le uova (prima di aggiungere quello successivo sbattevo il composto in modo che l'assorbisse bene). Ho aperto in due il baccello di vaniglia e con la punta di un coltello ho recuperato i profumati semini. Infine ho aggiunto il latte e la vaniglia al composto di burro, uova e zucchero e ho mescolato bene.

In un'altra ciotola ho mischiato le farine di mandorle e cocco con il lievito e il sale. Ho preriscaldato il forno a 180°C.

Ho versato gli ingredienti secchi nella ciotola di quelli liquidi e ho mescolato il tutto fino a ottenere una crema liquida ma uniforme.

Ho unto la teglia da 20x30cm e ho versato l'impasto, ho infornato e cotto per una trentina di minuti. Il composto durante la cottura è gonfiato e arrivato fino al bordo della teglia (avete presente un pan di spagna?), purtroppo il mio fornetto tende a cuocere un po' troppo la parte superiore e la torta si è abbastanza abbronzata ma è cotta uniformemente.

Ho fatto raffreddare la torta poi con un coltello a lama liscia ho ricavato 18 quadrati come indica il sito, la ricetta del sito Bob's Red Mill suggerisce di servire con frutta fresca e panna montata, io più semplicemente ho fatto un mix con cocco disidratato e mandorle triturate finemente.

La torta ha ovviamente una consistenza molto umida anche dopo che si è raffreddata, è buona ma non incontra particolarmente il mio favore perchè preferisco sapori più decisi (questa è molto delicata). Tuttavia l'ho fatta assaggiare anche a un paio di cavie non celiache e è piaciuta. Non vi resta che provarla!

Della serie "non si butta via niente": il baccello di vaniglia, dopo aver recuperato i semini da usare nella ricetta, potete metterlo in un barattolo di vetro con dello zucchero e otterrete dell'ottimo zucchero aromatizzato alla vaniglia.


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Cantucci senza glutine alle mandorle

>> 30 maggio 2012

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Ecco un'altra ricetta dal corso "Delizie senza glutine" a Eataly Torino di un paio di settimane fà. Sono veloci da preparare e buoni da assaporare, l'ideale è accompagnarli con un calice di Vin Santo o, in mancanza di questo (come nel mio caso), con un buon Moscato Passito delle mie parti. Avete voglia di un dolcetto senza glutine? Questi cantucci si preparano in fretta e, tutto sommato,  si sporca poco in cucina visto che l'impasto si amalgama bene anche dentro a una ciotola o in una bastardella.

Ingredienti:
  • 80gr zucchero
  • 60gr zucchero di canna
  • 3 uova (2 intere + 1 tuorlo)
  • 90gr mandorle non pelate, spezzettate grossolanamente o divise a metà
  • 180gr farina di riso (*)
  • 20gr farina di mais tipo fioretto (*)
  • 1/3 di bacca di vaniglia
  • 3gr di bicarbonato d'ammonio o, in alternativa, 1/2 bustina di lievito per dolci (*)
(*) per i celiaci: utilizzare solo i prodotti elencati nelle categorie "farina di riso" , "lievito" e "farina di mais - per polenta" del Prontuario A.I.C. e/o inseriti nell'elenco degli alimenti dietoterapici idonei ai celiaci del Ministero della Salute attualmente in vigore oppure prodotti che siano chiaramente dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche. Lo strutto è invece un prodotto "naturalmente privo di glutine" .

Preparazione:
ho grattugiato la bacca di vaniglia, in una ciotola ho versato tutti gli ingredienti (escluse la mandorle) e li ho mescolati con una spatola fino a ottenere un composto simile a una pasta frolla (è un po' appiccicoso), infine ho aggiunto le mandorle e amalgamato il composto. L'ho suddiviso in due o tre filoncini (a seconda se si preferiscono ottenere dei cantucci più o meno grossi) del diametro di circa 2-3cm, ho messo la carta forno sulla teglia e adagiato i filoncini ,


infornato in forno già caldo e cotto per 15 minuti a 180°C-200°C (a fine cottura lasciar acceso il forno!).
Ho sfornato, lasciato raffreddare i filoncini, con un coltello seghettato ho ricavato delle losanghe di circa 1cm di spessore facendo attenzione a non sbriciolare eccessivamente i cantucci,


ho disposto i cantucci sulla teglia appoggiandoli su uno dei due lati del taglio e li ho messi nuovamente in forno per pochi minuti, giusto il tempo di farli colorire. Quando saranno ormai freddi, riponeteli in una scatola di latta per conservarli.


Non sono certamente i cantucci tradizionali Toscani però son buoni ....... gnam gnam.



Domani mattina spero che ci sia una luce più decente nel cucinino per poter scattare ancora una foto



NOTE: la farina di mais, a seconda del tipo di macinatura, si suddivide in fumetto (più fine di tutte), fioretto (una via di mezzo), bramata (a grana più grossa rispetto alle due precedenti). Per fare questa ricetta occorre la farina fioretto che, ovviamente, non avevo in casa. Ho messo della farina di mais Marano "Polenta di una volta" che tengo abitualmente in casa nel minipimer e l'ho azionato per pochi minuti, effettuando una sorta di rimacinatura casalinga visto che questa farina è piuttosto rustica e grossolana anche perchè ricca in fibra. Il risultato è stato perfetto.

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Febbraio: frutta e verdura di stagione

>> 1 febbraio 2012


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Mangiare frutta e verdura di stagione è molto importante, sia dal punto di vista nutrizionistico che economico, inoltre anche la riuscita delle pietanze ne acquista sicuramente in fatto di sapore. I supermercati e gli attuali sistemi di distribuzione purtroppo nel corso degli anni ci hanno abituato a avere qualunque tipo di frutta e verdura sempre disponibili sugli scaffali, indipendentemente dalla stagionalità. Cosa si può acquistare e mangiare durante il mese di Febbraio in Italia? Non vi sono ovviamente prodotti di importazione come banane, ananas, manghi .............. ecc.


FRUTTA:
  • arance
  • clementine
  • frutta secca a guscio (noci, nocciole ...... ecc.) 
  • kiwi
  • limoni
  • mandarance
  • mandarini
  • mele
  • pere
  • pompelmi gialli e rosa



VERDURE:
  • aglio
  • bietole e coste
  • broccoli
  • carciofi
  • cardi
  • carote
  • catalogna
  • cavolfiori
  • cavoli
  • cavolini di Bruxelles
  • cicoria
  • cime di rapa
  • cipolle
  • finocchi
  • lattuga (alcune tipologie, es. Iceberg)
  • indivia
  • patate
  • porri
  • radicchio
  • rape
  • scarole
  • sedano
  • spinaci
  • verze

© Riproduzione riservata
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Gennaio: frutta e verdura di stagione

>> 1 gennaio 2012


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Mangiare frutta e verdura di stagione è molto importante, sia dal punto di vista nutrizionistico che economico, inoltre anche la riuscita delle pietanze ne acquista sicuramente in fatto di sapore. I supermercati e gli attuali sistemi di distribuzione purtroppo nel corso degli anni ci hanno abituato a avere qualunque tipo di frutta e verdura sempre disponibili sugli scaffali, indipendentemente dalla stagionalità. Cosa si può acquistare e mangiare durante il mese di Gennaio in Italia? Non vi sono ovviamente prodotti di importazione come banane, ananas, manghi .............. ecc.


FRUTTA:
  • arance
  • clementine
  • frutta secca a guscio (noci, nocciole ...... ecc.) 
  • limoni
  • mandarance
  • mandarini
  • mele
  • kiwi
  • pere
  • pompelmi gialli e rosa



VERDURE:
  • aglio
  • bietole e coste
  • broccoli
  • carciofi
  • cardi
  • carote
  • catalogna
  • cavolfiori
  • cavoli
  • cavolini di Bruxelles
  • cicoria
  • cime di rapa
  • cipolle
  • finocchi
  • lattuga
  • indivia
  • patate
  • porri
  • radicchio
  • rape
  • scarola
  • sedano
  • spinaci
  • topinambur
  • verze 

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Torta di nocciole senza glutine

>> 19 gennaio 2010

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Sarà colpa del mio essere Piemontese ma la torta di nocciole, sia quella bassa con sole nocciole sia quella più alta con nocciole e farina, è una delle mie preferite nel periodo autunnale-invernale, mi piace anche la Sacher ma, oltre al fatto di essere di un'altro stato, non vorrei divagare troppo.

Partendo dalla mia ricetta che preparavo con la farina normale, ieri ho fatto la prova sostituendo a quest'ultima un mix di farine senza glutine per dolci. Che dire? E' buona anche così, ideale sia per la prima colazione che per la merenda; se un giorno siete un po' giù di corda, provate a farcirla come ho fatto io nell'ultima foto in basso ......... ridona il buonumore!

Questa ricetta di torta alle nocciole prevede anche un certo quantitativo di farina senza glutine, se invece volete provare la torta di nocciole senza farina e senza glutine, date un'occhiata a questo link.

Ingredienti per teglia diam. 24 cm.:
  • 200gr nocciole Piemonte IGP sgusciate e tostate
  • 200gr zucchero
  • 200gr farina senza glutine per dolci "Mix C" della Schär (*)
  • 150gr burro
  • 3 uova medie
  • 1 bustina di lievito per dolci (*)
  • latte intero q.b.
(*) per i celiaci: utilizzare solo i prodotti elencati nelle categorie "farina - mix - preparati per dolci ecc." e "lievito" del Prontuario A.I.C. attualmente in vigore oppure prodotti che siano chiaramente dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche.

Riscaldare il forno a 180°C, tritare finemente le nocciole con un robot da cucina o il minipimer (devono diventare una granella fine ma non devono trasformarsi in un composto oleoso, vi consiglio di metterle nel congelatore almeno una mezz'ora prima di triturarle). Setacciare la farina con il lievito, far fondere il burro in un pentolino senza farlo friggere, imburrare bene uno stampo a cerniera e infarinarlo leggermente con la solita farina Schar. In una ciotola sbattere uova e zucchero fino a renderle spumose e, sempre mescolando, aggiungere il burro, le nocciole e la farina mischiata al lievito. Se il composto dovesse risultare un po' duro (come è successo a me) aggiungere un pochino di latte, quel tanto che basta per ammorbidirlo. Amalgamare bene tutti gli ingredienti.

Versare il composto nello stampo e livellare bene la superficie


non appena il forno ha raggiunto la temperatura di 180°C infornare e cuocere per una quarantina di minuti (vale la prova stecchino per verificare la cottura).
Nel mio mini fornetto elettrico la torta era già pronta dopo 35 minuti.


Passano i minuti di cottura e la torta cresce nel forno. Il profumo non è male .....

Lasciare raffreddare la torta nello stampo e poi sformarla. Potete spolverarla con zucchero a velo consentito ai celiaci (io la preferisco "nature") oppure, da bravi Piemunteis, accompagnarla con uno zabaione tiepido al Moscato (una vera bontà).


NOTA:
se siete nocciolamaniaci oppure volete concedervi una coccola, vi suggerisco di tagliare la torta a metà in senso orizzontale e spalmarla con delicatezza con uno strato di crema Novi o altra crema spalmabile alle nocciole purchè sia inserita nel Prontuario A.I.C. (io preferisco la crema Novi che contiene il 45% di nocciole rispetto al 13% della ben più famosa Nutella). De gustibus ......



VINI: Moscato dolce (es. Cardona Moscato d'Asti DOCG dell' Az. Agricola Mangiarotti Marina, Chiriera di uve moscato della Az. Servetti Vini, La Caliera Moscato d'Asti DOCG della Cantina Borgo Maragliano) oppure il Moscato vinificato secco della Valle Bagnario.
© Riproduzione riservata.
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