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Crespelle senza glutine con spinaci e ricotta e #GFFD

>> 14 febbraio 2014

© Riproduzione riservata.

 


Dopo mesi di silenzio, torno a postare una ricetta e lo faccio nel giorno del #GFFD perchè partecipo con piacere al 100% Gluten Free (Fri)Day organizzato del portale Gluten Free Travel & Living.




Oggi è anche San Valentino, diciamo che questa non è forse una ricetta delle più adatte per la ricorrenza però l'importante è partecipare.

La ricetta di base delle crespelle è quella di Anna del blog "Ai fornelli con la celiachia". Nei Paesi Bassi ho una dispensa un po' più limitata per quanto riguarda le tipologie di farine e, quando qualche giorno fa, avevo deciso di fare le crepes senza glutine per una cena fra amici, ho cominciato a cercare su Internet delle ricette di crespelle senza glutine preparate con una delle farine nella mia disponibilità. Conoscendo anche la bravura di Anna, non appena ho visto la ricetta sul suo blog, l'ho subito scelta.

Con le seguenti dosi ho preparato 11 crespelle di circa 18cm di diametro.

Ingredienti:

  • 600gr spinaci o erbette
  • 400ml latte intero fresco
  • 250gr ricotta fresca
  • 140gr farina senza glutine per pane e paste lievitate Biaglut.
  • 2 uova intere
  • Parmigiano Reggiano grattugiato
  • burro
  • sale
  • noce moscata

N.B.1: la ricotta è un formaggio fresco, molle e sempre idoneo per i celiaci, indipendentemente dalla marca. Per ulteriori info su formaggi e celiachia, vi consiglio di consultare il seguente link http://www.celiachia.it/menu/faq.aspx?idcat=2&idfaq=69 .

N.B.2:  se riuscite a trovare in commercio la ricotta Piemontese (Seirass) quella dalla forma conica con i segni della garza nella quale viene avvolta sulla superficie, è ottima. Ovviamente nei Paesi Bassi mi sono dovuta accontentare di una normalissima ricotta industriale di un noto marchio Italiano, ancor di grazia che si trova almeno quella!

Per non avere tutto da preparare all'ultimo, mi sono portata avanti e nel primo pomeriggio ho cominciato a preparare le crespelle.

Ho sbattuto leggermente le due uova intere con un pizzico di sale nel bicchieredel minipimer poi ho aggiunto la farina a cucchiaiate e il latte poco per volta e mescolato con la frusta fino a ottenere una pastella di media densità. Ho coperto con pellicola trrasparente e fatto risposare una mezz'ora abbondante.

Nel frattempo ho pulito gli spinaci (ho usato anche i gambi perchè le foglie erano piccole e tenere) e li ho scolato lasciando però le foglie leggermente umide.

In una padella capiente ho sporcato la superficie con olio evo (giusto quel poco per non far aderire le verdure alla padella) e fatto cuocere gli spinaci su fiamma media fino a stufarli, coprendo con un coperchio e mescolando di tanto in tanto. Poi li ho messi a scolare e raffreddare nello scolapasta.

Ho preparato le crespelle ungendo di volta in volta il padellino con un pezzetto di burro, versando un po' di pastella con un mestolo e facendo subito roteare il padellino in modo da distribuire e allargare il composto sulla superficie. Non appena la base della crespella è riuscita a staccarsi con facilità dalla padella, aiutandomi con una spatola, ho capovolto la crepes e l'ho cotta leggermente anche sull'altro lato. A parte la seconda crespella che non è venuta bene perchè non avevo unto il padellino, tutte le altre sono venute perfette. Morbide, elastiche e non si sono rotte affatto.

Ho fatto leggermente raffreddare tutte le crespelle e poi le ho impilate le une sulle altre.

Ho strizzato bene gli spinaci che nel frattempo si erano raffreddati, li ho tritati bene con la mezzaluna, li ho versati in una ciotola aggiungendo la ricotta, una manciata di Parmigiano grattugiato, sale e noce moscata.

Ho quindi spalmato il composto sulla suoperficie delle crespelle, le ho piegate a metà e poi ancora a metà lasciando però che la parte inferiore sporgesse leggermente rispetto a quella superiore (ved. foto in alto).

Le ho posizionate su una teglia leggermente imburrata, messo alcuni fiocchetti di burro e cosparso con Parmigiano Reggiano grattugiato ma infornato e riscaldato solo al momento di servire il primo piatto. Se al posto del forno si utilizza il microonde per riscaldarle, 350W di potenza con grill sono sufficienti.

Come direbbe Anna: è un piatto da leccarsi i baffi!

Grazie a Anna per la ricetta delle crepes e a Stefania che ha creato questo bell'appuntamento settimanale con il 100% Gluten Free (Fri)day .


© Riproduzione riservata
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Torta salata con pomodori datterini e feta senza glutine

>> 16 giugno 2013

© Riproduzione riservata.

Ricetta con indicazioni sia per il microonde che il forno normale.


Con la bella stagione una torta salata, magari servita a temperatura ambiente, fà sempre piacere, soprattutto quando il ripieno rievoca la stagione estiva con i suoi profumi e sapori!

Per la base di questa torta ho utilizzato la ricetta della pasta matta di Olga&Emanuela del blog "Un cuore di farina senza glutine" che ho già usato tante volte.

Le farine che trovate elencate poco più avanti sono tutte farine senza glutine, presenti nel Prontuario AIC e inserite nel Registro Alimenti senza glutine del Ministero della Salute; tutti gli altri ingredienti sono invece "naturalmente privi di glutine". 
Gli ingredienti sono per una teglia da 26cm di diametro.

Ingredienti per la base di pasta matta:
  • 100gr del mix di farine per pane e focacce senza glutine di Olga&Manu (così composto: 56gr di Mix per pane della Nutrifree, 24gr di preparato per pane-pizza-focaccia della Farmo, 20gr di farina Il Forno di Olivia della Pandea)
  • 150gr di farina senza glutine Glutafin Select
  • 100ml acqua
  • 4 cucchiai da minestra di olio e.v.o.
  • sale q.b.

Ingredienti per la farcitura:
  • 500gr pomodori datterini
  • 200gr formaggio Feta
  • 2 uova intere da mettere nell'impasto + 1 uovo da aggiungere nel caso in cui l''impasto risulti troppo asciutto
  • timo fresco a piacere oppure quello essiccato
  • origano essiccato a piacere
  • Parmigiano Reggiano grattugiato
  • sale, pepe

Preparazione:


Per prima cosa ho preparatola pasta matta, ho versato tutte le farine sulla spianatoia, ho aggiunto l'olio, l'acqua e regolato di sale e impastato tutti gli ingredienti fino a ottenere una bella pasta liscia, omogenea e compatta. Di solito prima incorporo gli ingredienti in una grossa ciotola aiutandomi con una spatola poi verso tutto sulla spianatoia e impasto con le mani fino a ottenere la palla di impasto). Ho avvolto la palla nella pellicola trasparente per evitare che asciugasse e mi sono dedicata al ripieno.

Ho pulito i pomodori e li ho tagliati in 4 parti per il lungo (lasciando semini e liquido di vegetazione) e li ho messi in una ciotola, ho aggiunto le due uova, il formaggio Feta sbriciolato con le mani in piccoli pezzi, foglioline di timo e origano a piacere, ho pepato e non salato (a mio avviso quel tipo di fomaggio è già sufficientemente saporito) e iniziato a mescolare per amalgamare gli ingredienti. Tuttavia il composto mi è sembrato troppo asciutto e ho aggiunto un altro uovo. Timo e origiano mi piacciono molto e ho messo un bel cucchiaino colmo di origano sbriciolato e circa la metà di timo, regolatevi a piacere secondo i vostri gusti.

Ho steso la pasta matta con il mattarello, posizionandola fra due fogli di carta forno, a una misura leggermente maggiore rispetto alla teglia. Ho adagiato il disco di pasta sulla teglia che avevo in precedenza ricoperto con carta forno e ho sistemato i bordi (nel caso del microonde, usare la teglia crisp con bordo basso diam. 29cm.), ho bucherellato la superficie con i rebbi della forchetta. Infine ho versato il ripieno e l'ho livellato e distribuito uniformemente con il dorso di un cucchiaio, poi ho ultimato la preparazione cospargendo un po' di Parmigiano Reggiano grattugiato sulla superficie.

Cotture:

  • nel forno a microonde: usare la funzione crisp e cuocere per 15 minuti circa;
  • nel forno normale: preriscaldare il forno a 180°C e cuocere per circa 30 minuti.
Tempi e modalità di cottura possono variare da forno a forno.


La torta è saporita e il mix di timo e origano ben si sposa con gli altri ingredienti e completa l'insieme.



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Panfocaccia senza glutine in padella

>> 5 giugno 2013

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Mi piace girare fra i blogs di ricette alla ricerca di nuove idee, sia quelli di ricette senza glutine che quelli normali anche perchè diverse ricette posson benissimo esser trasformate in aglutinate senza troppi cambiamenti. In questo caso mi ha particolarmente colpita una foto del blog "Una cucina tutta per sè" di Francesca Lorenzoni, giovane e bella foodblogger Ferrarese che qualche giorno fà aveva postato la ricetta di una focaccia senza glutine da cuocere in padella.  Il caldo si sta avvicinando (non devo dirlo troppo forte che magari ci ripensa) e a volte l'idea di accendere un forno in estate non è proprio la scelta migliore, specie se, come nel mio caso, si abita in una mansarda. L'idea di cuocere una focaccia in padella mi ha incuriosita e ho voluto cimentarmi nella sua preparazione cambiando solo il tipo di farine usate. Francesca, oltre alla Glutafin Select, aveva usato 40gr di farina per pane Farmo e 40gr di farina per pane Nutrifree; io invece ho usato 80gr di Nutrifree.


Ingredienti per 1 panfocaccia Ø20cm circa:
  • 100gr farina senza glutine Glutafin Select
  • 80gr farina senza glutine per pane Nutrifree
  • 120ml acqua
  • 15ml di olio extravergine di oliva
  • 10gr lievito di birra fresco
  • 5gr sale
  • zucchero 
  • 1 padella antiaderente in alluminio pressofuso a alto spessore Ø20-22cm

Preparazione:

Ho spezzattato il lievito di birra e l'ho sciolto bene in metà acqua, aggiungendo un pizzico di zucchero.

Nella ciotola del KitchenAid ho versato i due tipi di farine, il lievito sciolto nell'acqua, la restante acqua, l'olio e ho lasciato impastare con la foglia prima a bassa velocità (2) poi l'ho aumentata a 4. Dopo alcuni minuti ho aggiunto il sale e lasciato amalgamare ancora un po' alla velocità più alta fino a ottenere un composto omogeneo ma piuttosto appiccicoso.

Con un pennellino ho unto leggermente il fondo e le pareti interne della padella e, aiutandomi con una spatola, ho versato il composto. Per stenderlo sulla superficie della padella ho utilizzato il dorso di un cucchiaio da minestra che avevo precedentemente unto di olio in modo che non si attaccasse all'impasto. Ho coperto con pellicola trasparente e messo la padella nel forno spento e chiuso a lievitare per quasi tre ore (l'ho impastata nel primo pomeriggio e poi cotta prima di cena).

Dopo le tre ore di lievitazione, l'impasto è gonfiato parecchio. Ho rimosso la pellicola trasparente e cotto il panfocaccia in padella su fiamma medio-bassa, coprendo con un coperchio, per una quarto d'ora poi l'ho girato e cotto anche sull'altro lato per lo stesso tempo.

L'ideale sarebbe far raffreddare il panfocaccia alcuni minuti prima di tagliarlo ma, volendo fare le foto prima del tramonto del sole (le foto con luce artificiale in mansarda sono pessime), ho dovuto tagliarlo subito e nelle foto si vede che è ancora caldo e umido.

Complimenti a Francesca per questa ricetta pratica, veloce e buona. Non è ovviamente la classica focaccia unta ma, comunque, ottima da accompagnare una pietanza oppure da tagliare e farcire per prepararsi un panino imbottito come questo che vedete nella foto sottostante. L'importante è che tutti gli ingredienti usati per la farcitura siano idonei ai celiaci ;-).
Infine, questo procedimento mi rende possibile il preparare un panfocaccia anche nei Paesi Bassi dove non ho un forno a disposizione ma solo un microonde con crisp. La pizza riesco a cuocerla e viene anche piuttosto bene ma la focaccia asciuga e secca troppo. Cuocendola in padella, riuscirò così a farmi un panfocaccia anche nella terra degli Oranje.



NOTE: provate a aggiungere un trito di rosmarino fresco e qualche grano di sale grosso sulla superficie dopo aver steso l'impasto nella padella (prima di metterlo a lievitare).



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Tartellette senza glutine con crema pasticcera e frutta

>> 2 giugno 2013

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"Posso resistere a tutto, tranne che alle tentazioni" (O. Wilde)

Prima della partenza per un paio di settimane alla volta dei Paesi Bassi, ho voluto provare ancora una volta il preparato per dolci della ditta Senzaltro, utilizzandolo questa volta per fare la pasta frolla. Ormai di paste frolle ne ho già provati alcuni tipi ma mi piace cambiare e testare nuove ricette. Perchè accontentarsi?

Mi sono basata sulla ricetta della frolla che mi è stata mandata dalla ditta Senzaltro, invece, per la crema pasticcera ho seguito alla lettera la ricetta data dallo Chef Piantanida a un corso di pasticceria al quale avevo partecipato la scorsa settimana. Il risultato è stato assai soddisfacente e le tartellette sono piaciute molto, compresi i non-celiaci.

La frolla può anche esser preparata in anticipo e poi congelata in modo da averla quasi sempre pronta all'uso (basta ricordarsi di scongelarla in frigo per tempo). La resa con questa farina è ottima.

Ingredienti per la frolla:

Ingredienti per la crema pasticcera:
  • 1lt latte fresco intero
  • 200gr zucchero
  • 200gr tuorli d'uovo
  • 100gr amido di riso (*)
  • zest di limone (usare preferibilmente limoni non trattati in superficie)
  • termometro da cucina

Ingredienti per la farcitura:
  • frutta fresca a piacere (albicocche, banane, kiwi, ciliegie, fragole, arance, ananas, mango .... ecc.)
  • gelatina per torte (*)

(*) questi ingredienti sono a rischio per i celiaci; utilizzare solo i prodotti elencati nelle categorie "lievito", "amido di riso", "gelatina" e "farina di riso" del Prontuario A.I.C. attualmente in vigore oppure prodotti che siano chiaramente dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche.

Preparazione:

Per prima cosa ho impastato la frolla mettendo nella ciotola del KitchenAid la farina, il burro freddo di frigo ma tagliato a pezzetti, lo zucchero, l'uovo intero, il lievito e la scorza di limone grattugiata. Ho montato il gancio e azionato alla velocità 2 poi ho aumentato alla 4 e lasciato impastare fino a quando si è praticamente formata una palla. Ho quindi fasciato l'impasto con della pellicola trasparente e messo in frigo a riposare per una mezz'ora.
Nel frattempo ho preparato la crema.

Ho messo a bollire il latte in un pentolino dal fondo spesso. Nella ciotola del KA ho versato i tuorli, lo zucchero, l'amido di riso e lo zest di limone e ho montato con la frusta gli ingredienti. Non appena il latte ha iniziato a bollire ho versato la pastella nel pentolino e con una frusta a mano ho continuato a mescolare fino a stemperare il composto. Ho rimesso il pentolino sul fuoco fintanto che la crema ha raggiunto 80°C. Ho versato la crema in una pirofila in pyrex, coperto con un foglio di carta forno a contatto con la superficie (per evitare che si formi la pellicola) e fatto raffreddare prima a temperatura ambiente e successivamente in frigo.

Ho steso la frolla fra due fogli di carta forno a uno spessore di circa 4mm e con un coppapasta Ø7cm ho ricavato dei dischi. Ho unto con il burro e infarinato con farina di riso finissima (*) l'interno di uno stampo da muffins con diametro alla base di 5cm. Ho inserito in ciascuno scodellino un disco di pasta e l'ho adattato bene poi ho messo alcuni fagioli di ceramica sul fondo di ogni tartelletta e cotto in bianco a circa 180°C per pochi minuti. Ho rimosso i fagioli e lasciato raffreddare bene.

Infine ho rimosso la carta forno dalla crema pasticcera e l'ho di nuovo mescolata un poco con un cucchiaio, ho versato della crema dentro a ciascuna tartelletta e guarnito con frutta a piacere (per non far annerire le banane le ho messe nel succo di limone subito dopo averle tagliate a fettine).

Volendo si può preparare una gelatina da versare sopra alla frutta per lucidarla. Giusto nei giorni scorsi ho trovato da Naturasi un prodotto senza glutine e 100% vegetale che ha attirato la mia attenzione, è la gelatina per torte Biovegan.

NOTE: se preferite un sapore più delicato, potete aromatizzare la crema pasticcera con una bacca di vaniglia Bourbon che è naturalmente senza glutine (la vanillina invece è un prodotto industriale e a rischio per i celiaci!). Basta tagliare la bacca in due in senso longitudinale e prelevare i semini con la punta di un coltello. Consiglio però di aggiungerli al composto di uova e non metterla a riscaldare nel latte. Il baccello che avanza può poi esser messo per un po' di tempo nello zucchero per aromatizzarlo.


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Pane alle olive senza glutine con farine Nutrifree e grano saraceno

>> 31 maggio 2013

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Quella di oggi, più che una vera e propria ricetta, è semplicemente un restyling di un pane che avevo già postato alcuni mesi fà ossia il pane senza glutine con farine Nutrifree e grano saraceno.
Avevo in frigo una confezione di olive verdi, ne ho denocciolate un po', le ho tagliate a pezzi, le ho asciugate con un pezzo di carta da cucina affinchè non inumidiscano il composto e le ho semplicemente aggiunte nell'impasto del pane.

Se avete in casa anche delle olive nere, provate a fare un mix di olive verdi e nere da aggiungere nell'impasto. Il pane risulterà ancora più saporito!

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Pane con farina di avena senza glutine e un grosso regalo di Andrea

>> 11 aprile 2013

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Che meraviglia il profumo di pane caldo che si spande per casa

Avena e senza glutine fanno a pugni?
Non proprio, non sempre.

L'avena, come riporta anche il sito ufficiale AIC -> http://www.celiachia.it/dieta/Dieta.aspx?SS=182&M=484, è
è una pianta della famiglia delle Poacee (o Graminacee) che può esser tollerato da un buon numero di celiaci, tuttavia, il grosso problema è trovare in commercio avena pura che non sia contaminata con altri cereali contenenti glutine e si preferisce precauzionalmente non includerla nella dieta aglutinata.
Di recente il tema "avena e spiga barrata" è stato trattato anche nel forum ufficiale Ass. Italiana Celiachia e a questo link potete vedere le risposte dell'esperto AIC http://forum.celiachia.it/index.php?option=com_kunena&func=view&catid=2&id=2106&Itemid=151 .

In uno degli ultimi giri nei Paesi Bassi, nel solito negozio Zaailing a Leiden mi ero imbattuta in sacchetti di farina di avena prodotta da
una ditta Finlandese (Provena) e recanti la dicitura "gluten free" e la spiga barrata rilasciata dalla Associazione Celiachia Finlandese. Non ho resistito a acquistarne uno per provarlo anche perchè l'avena è uno dei cereali che più mi manca da quando sono stata diagnosticata celiaca sia per il suo sapore e per il fatto che sia un ottimo remineralizzante ma, soprattutto, per il buon apporto di fibre. L'avena infatti è ricca di β-glucani (beta-glucani) che esercitano una serie di benefici effetti sul nostro organismo come l'aumento della peristalsi nell'intestino o il rallentamento dello svuotamento gastrico, inoltre recenti studi hanno evidenziato le proprietà anticolesterolo e di controllo del glucosio dei beta-glucani.
A casa con tranquillità ho poi fatto un giro sul sito dell'azienda produttrice per capire meglio come viene prodotta e certificata questa avena e la spiegazione è la seguente (quanto segue è tratto dal sito http://www.provena.fi/en/glutenfreeoat/):
le proteine di avena non contengono il tipo di glutine che si trova nel frumento, segale e orzo poichè l'avena deriva da una diversa famiglia di cereali. Per far si che i prodotti a base di avena siano senza glutine occorre assicurarsi che non vengano in contatto con cereali glutinosi in qualsiasi fase produttiva, dalla semina fino all'impacchettamento finale. 
Sul sito c'è poi una simpatica vignetta animata che spiega in dettaglio tutto il processo produttivo:

  • i semi vengono selezionati e controllati prima della semina.
  • la semina avviene in terreni in cui non si coltivano altri cereali e quando le piante crescono vengono effettuati ulteriori controlli.
  • la trebbiatura avviene con macchinari solo per quell'uso.
  • l'essicatura viene effettuata nella fattoria in essicatoi destinati solo a quell'uso.
  • l'avena viene stoccata nella fattoria in appositi silos destinati solo a quell'uso.
  • il trasporto all'azienda Provena viene effettuato in appositi veicoli destinati solo a quell'uso.
  • lo stoccaggio nell'azienda Provena viene effettuato in appositi silos destinati solo a quell'uso, si effettuano inoltre analisi a campione.
  • la produzione e l'impacchettamento vengono effettuati nell'azienda Provena che tratta solo pura avena senza glutine e non tratta altri cereali, inoltre vengono effettuate analisi di controllo.
Crosta croccante, mollica profumata e morbida ...... una bontà

Tra le farine disponibili nel negozio c'erano il pacchetto azzurro "Gluten free flour mix with oats" e il pacchetto arancione "Gluten free oat bread mix",  io ho scelto quest'ultimo che è adatto per ottenere sia pani soffici che gustosi muffins. Il sacchetto da 1kg costa 5,45€; sulla confezione sono riportati gli ingredienti e i valori nutrizionali in svariate lingue (incluso l'Italiano). Il mix contiene:
- farina e fiocchi di avena (61%)
- amido di patate
- semi di girasole
- zucchero
- polidestrosio (fibre alimentari)
- agenti lievitanti (E575, E500)
- addensanti (E440, E415)
I valori nutrizionali per 100gr di prodotto sono i seguenti:
- energia 390 kcal
- proteine 9gr
- carboidrati 69gr
(dei quali 6,5gr zucchero)
- grassi 8gr (dei quali 1,2gr saturi)
- fibra alimentare 5,3gr
- sodio 0,3gr

Il mix per pane all'avena senza glutine della Provena

Per la realizzazione di questo pane, che ho sperimentato già altre volte, ho usato un mix di farina Glutafin e farina senza glutine per pane all'avena della Provena. Sulla confezione della farina Provena c'è una ricetta per pane ma nel nord Europa spessissimo mettono le uova nell'impasto e a me non attirano molto queste ricette; così ho fatto un paio di prove e alla fine questa che vi propongo è la versione che più mi ha soddisfatta (per ora).
Recentemente ho rifatto questo pane sabato scorso e l'ho impastato per la prima volta con il nuovissimo e fiammante KA. A questo punto avete anche capito qual'è il grosso, grossissimo regalo che ho ricevuto nei giorni scorsi dal consorte, prima impastavo a manina o con il minipimer, adesso c'è lui His Majesty Kitchen Aid, Red Passion:



Ingredienti per due filoncini da circa 195gr cadauno:

  • 150gr mix senza glutine Glutafin Select (*)
  • 150ml acqua a circa 28°C temperatura
  • 75gr mix senza glutine per pane all'avena "Gluten free oat bread mix" della Provena (*)
  • 6gr lievito di birra fresco in cubetto
  • 1 cucchiaino sale fino
  • 1 pizzico di zucchero 
  • olio extravergine di oliva
  • semi di papavero e/o sesamo 


(*) per i celiaci: utilizzare solo i prodotti dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche e integrazioni.

Con le dosi sopra indicate, visto che il "Gluten free oat bread mix" della Provena contiene il 61% di pura avena, si ottiene un pane che rispetta il limite di max 50 gr/giorno di avena per l’adulto come suggerito dalle linee guida AIC (ved. link all'inizio del post).

Ho sciolto il lievito di birra in metà acqua e ho aggiunto, mescolando, un pizzichino di zucchero per nutrire il lievito.
In una ciotola ho messo le due farine e aggiunto l'acqua e il lievito sciolto e ho iniziato a amalgamare con un cucchiaio, successivamente ho aggiunto il sale e mescolato ancora. L'impasto è colloso, appiccicoso e lo impasto sempre nella ciotola con un cucchiaio o nel KA. Quando ho ottenuto un composto omogeneo, ho spennellato un'altra ciotola con olio evo e ho trasferito la palla di impasto nella nuova ciotola, ho coperto con pellicola trasparente e messo in forno chiuso a lievitare per 2ore, coprendo anche con uno strofinaccio (se la temperatura in casa è bassa di solito lascio accesa per un po' la lucina del forno).
Dopo le due ore di lievitazione ho messo un foglio di carta forno sulla teglia e l'ho unto con un pennellino, ho diviso in due l'impasto con una spatola e ho composto due filoncini sulla carta forno, ho unto la superficie del pane con olio evo, aiutandomi con un pennellino, e fatto lievitare almeno 1 ora e mezza sempre nel forno ma senza più coprire.

I filoncini son quasi pronti per esser infornati


Dopo la seconda lievitazione ho messo dei semini di sesamo su un filoncino e dei semi di papavero sull'altro, fatto tre tagli obliqui su ciascun filone, infornato in forno già caldo e cotto per una mezz'ora a 180°C (i tempi e le temperature possono variare da forno a forno).

Il pane ancora caldo, appena sfornato


Il pane è profumato, gustoso, la crosta rimane croccante e la mollica morbida, è piaciuto anche a amici non celiaci che avevo invitato a cena. Quello che è avanzato l'ho conservato in un sacchetto di plastica da congelatore, è risultato buono anche il giorno successivo pur avendo perso un po' di croccantezza.

Molto importante:
occorre utilizzare solo una farina di avena o un mix di farina di avena che sia chiaramente certificata "senza glutine" in etichetta dal produttore, al momento impossibile da trovare sul mercato Italiano ma disponibile su altri mercati sia Europei che Extraeuropei. Si consiglia inoltre di consultarsi preventivamente con il proprio medico curante in caso di assunzione di avena senza glutine, come suggerito anche dal sito AIC che ho linkato all'inizio di questo post, in modo da valutarne l'opportunità.

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Focaccia senza glutine con formaggio

>> 10 marzo 2013

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Per cena ho preparato una piccola focaccia con il formaggio, non è quella tipica di Recco che è caratterizzata da due strati estremamente sottili di pasta (praticamente due veli) che trattengono un gustoso ripieno di formaggio, questa è la versione più classica e anche semplice che si trova in tante panetterie, ossia una base di focaccia riocoperta con tanto formaggio.

Per fare la focaccia di base ho seguito le indicazioni della pizza alta e croccante di Olga&Emanuela del blog <Un cuore di farina senza glutine>, riducendo però le dosi perchè ho preparato la solita piccola teglia del fornetto elettrico, mentre, per la farcitura ho usato un mix di crescenza e fiocchi di latte (famosi sono quelli che iniziano con la J e che sono anche nel Prontuario AIC 2013 alla voce "formaggi a fette, fusi, light, spalmabili"). La lieve acidità dei fiocchi di latte ben si amalgama con il sapore dolce e delicato, con aroma latte della crescenza e crea una farcitura molto saporita e piacevole al palato.

Ingredienti per impasto (teglia 20x30cm):
Ingredienti per farcitura:
  • 200gr formaggio tipo crescenza
  • 80gr fiocchi di latte (*)
  • olio extravergine di oliva
  • sale 
(*) per i celiaci: utilizzare solo i prodotti elencati nelle categorie "farina di riso" e "formaggi a fette - fusi - light - spalmabili" del Prontuario A.I.C. attualmente in vigore oppure prodotti che siano chiaramente dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche.


Sul blog di Olga&Emanuela esistono alcune varianti del mix senza glutine per pane e focacce, io uso solitamente quello con farine Schär, Farmo e Pandea.
Mi preparo 500gr di mix senza glutine per pane e focacce mettendo in un sacchetto per alimenti 280gr di mix pane senza glutine Mix B Schär, 120gr di preparato per pane-pizza-focaccia FibrePan Farmo e 100gr di preparato per pane Pandea, agito poi bene il sacchetto scrollandolo ripetutamente e prelevo di volta in volta la quantità che mi serve. Quando la dose sta per finire, preparo un altro sacchetto di mix (a volte raddoppio anche le dosi) in modo da averlo sempre pronto all'uso e non dover pesare tutte le volte gli ingredienti.

Per prima cosa ho iniziato a impastare la base della focaccia subito dopo pranzo. In una ciotolina ho sciolto il lievito sbriciolato con la metà di acqua e ho mescolato bene fino a scioglierlo completamente. In un'altra ciotola ho messo 125gr di mix di farine poi ho aggiunto il lievito sciolto, la restante acqua e un cucchiaio scarso di olio extravergine. Ho mescolato un po' con un cucchiaio e poi ho trasferito il tutto sulla spianatoia leggermente infarinata con farina di riso per non far aderire l'impasto. Con le mani ho impastato bene fino a ottenere una palla omogenea e liscia, ho aggiunto il sale e impastato ancora qualche minuto.

Sulla teglia da forno in alluminio ho messo un foglio di carta forno e l'ho unto di olio evo con un pennellino a setole. Sempre infarinando sia la spianatoia che il mattarello ho poi steso l'impasto in forma rettangolare, l'ho adagiato sulla teglia e l'ho adattato bene in modo da creare un cornicione uniforme tutto intorno. Ho versato un poco di olio sulla superficie e l'ho steso uniformemente poi ho coperto con un pezzo di pellicola trasparente (messa a contatto con l'olio per non far asciugare l'impasto durante la lievitazione), ho coperto con uno strofinaccio e messo nel fornetto spento a lievitare, il primo quarto d'ora ho lasciato accesa la luce interna del forno. La temperatura in casa oggi era di circa 18°C e ho lasciato lievitare fino alle 18:30 anche perchè il forno era già occupato con la cottura dei profumati soufflè al limone per il pranzo di domani.

Trascorse le quattro ore e mezza di liavitazione, ho tolto la pellicola e cosparso la superficie con la crescenza spezzettata e con i fiocchi di latte, ho versato qualche altra goccia di olio sulla superficie e un pizzico di sale,

Prima di infornare

infornato in forno già caldo (185°C) per una mezz'ora. I tempi e le temperature di cottura variano da forno a forno.



La focaccia con formaggio è venuta davvero bene, non spessa, ben cotta e lievitata, è rimasta morbida e saporita. Un grazie a Olga e Emanuela perchè con i loro collaudatissimi mix di farine tutte le pietanze vengono sempre al primo colpo.

Purtroppo, come tante altre foto serali, la luce è giallognola.



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Focaccia senza glutine con lo zucchero dell'Alessandrino

>> 24 novembre 2012

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A Genova è famosa la fügassa, la focaccia unta, salata e saporita; nell'Alessandrino è molto diffusa una versione simile ma dolce, con lo zucchero sulla superficie. L'avete mai assaggiata? Lo zucchero cuocendo forma una crosticina e nelle fossette il mix di olio e acqua si fonde con lo zucchero fino a creare uno sciroppo: una leccornia che si trova in tante panetterie della provincia.

Qualche giorno fà Olga & Emanuela del blog "Un Cuore di farina senza glutine" avevano messo in evidenza sulla loro pagina Facebook la ricetta della focaccia Genovese in versione senza glutine e, vedendo le foto, mi è venuta una gran voglia di provarla ma non ero ancora riuscita a acquistare il malto (o lo sciroppo) di riso che è fra gli ingredienti. Nei giorni scorsi l'ho finalmente trovato in un negozio di Alessandria e così oggi, complice anche una giornata grigia e insignificante, ho deciso di cimentarmi in questa preparazione.

Gli ingredienti e la ricetta della focaccia salata non li trascrivo anche perchè ho seguito fedelmente la ricetta di Olga & Emanuela e li potete quindi trovare sul loro blog (ho solo ridotto le dosi perchè ho un piccolo fornetto, non ho usato l'impastatrice e l'ho stesa sulla teglia con le mani unte di olio anzichè con una spatola).
Scrivo per bene invece la ricetta della focaccia con lo zucchero perchè cambia qualcosina rispetto alla ricetta della focaccia salata di Olga & Emanuela.

Ingredienti per la focaccia con lo zucchero:
  • 500gr di mix per pane senza glutine di Olga & Emanuela così composto: 280gr di farina per pane senza glutine Mix B Schär + 140gr di farina senza glutine Glutafin Select + 80gr di farina per pane senza glutine Farmo (confezione arancio)
  • 420gr di acqua 
  • 20gr di malto di riso o sciroppo di riso (*)
  • 10gr di sale
  • 50gr di olio extra vergine di oliva + altro olio per emulsione
  • 15gr di lievito di birra fresco
  • zucchero semolato
  • acqua per emulsione

(*) per i celiaci: utilizzare solo i prodotti elencati nel Prontuario A.I.C. attualmente in vigore oppure prodotti che siano chiaramente dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche.

Tenete conto che, per la preparazione totale, occorrono circa 3 ore e mezza (ci sono due lievitazioni da un'ora ciascuna, una lievitazione da 30 minuti più i tempi per la preparazione dell'impasto e quelli per la cottura).

Ho sciolto il lievito in acqua portata a circa 27°C con un pizzichino di zucchero per nutrire il lievito poi ho aggiunto il mix di farine e il malto di riso e ho iniziato a amalgamare con una spatola, successivamente ho aggiunto olio e sale e amalgamato ancora un po'. L'impasto aveva una consistenza molliccia e appiccicosa, l'ho lasciato nella ciotola, coperto con pellicola trasparente e messo in un luogo riparato a lievitare per un'ora abbondante (il forno spento e chiuso, per alcuni minuti ho acceso la sola luce interna).
Dopo la prima lievitazione messo un foglio di carta da forno sulla teglia e l'ho unto bene poi ho versato l'impasto e, bagnando bene le mani con olio, l'ho allargato lentamente fino a ricoprire l'intera superficie della teglia. Ho coperto con un altro foglio di carta forno unto di olio e messo di nuovo a lievitare per mezz'ora buona.
Dopo la seconda lievitazione con le dita unte d'olio ho praticato delle fossette sulla superficie e ho versato un'emulsione fatta con 2/3 olio e 1/3 acqua, cercando di distribuirlo uniformemente, poi ho messo di nuovo a lievitare per un'ora coprendo con la solita carta da forno unta d'olio.

Verso la fine della terza lievitazione ho riscaldato il forno a 200°C (il fornetto lo tengo sui 180°C altrimenti brucia in fretta la parte superiore) e, prima di infornare, ho cosparso la superficie della focaccia con abbondante zucchero semolato, infine infornato e cotto per una mezz'ora (deve colorirsi bene!).

Erano almeno tre anni che non riuscivo più a mangiare questa focaccia con lo zucchero e devo ringraziare Olga & Emanuela che con la loro ricetta mi hanno permesso di riuscire a gustarla nuovamente.

Infine una nota sulla strana colorazione giallognola della foto che è dovuta al fatto di averla scattata di sera nel cucinino sotto ai faretti (dovrò sicuramente rifare ocaccia e foto in un momento più propizio della giornata!). In attesa di farmi "illuminare" in proposito da Anna del blog "Ai fornelli con la celiachia" che scatta sempre delle gran belle foto, le rubo una sua frase conclusiva per chiudere il post. Se non avete mai assaggiato la focaccia con lo zucchero, provatela perche è "da leccarsi i baffi".

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Pane senza glutine con farine Nutrifree e grano saraceno

>> 18 ottobre 2012

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Uno dei due filoncini appena sfornati
Non ho mai mangiato molto pane e lo vedete anche dal numero di ricette che ho pubblicato sul blog, però dall'inizo dell'estate ho iniziato a farlo in casa e mi diletto a provare qualche nuova ricetta di tanto in tanto, anche perchè il profumo che si spande nell'aria mentre il pane sta cuocendo nel forno è impareggiabile, poi tanti prodotti industriali sono insapori e hanno una consistenza che non mi soddisfa affatto. E non sono la sola! Nei Paesi Bassi vi sono tanti Germani Reali liberi e, quando avanza del pane in casa, un classico è andare a dare da mangiare a queste voracissime anatre che si trovano nei numerosi canali e laghetti fra le vie cittadine (a volte arrivano fino a dar colpi con il becco contro le gambe se una persona non è particolarmente rapida a sfamarle). Una volta avevo avanzato dei grissimi senza glutine perchè avevano un sapore che non mi piaceva, ho provato a darli alle anatre ma anche loro li hanno lasciati per terra!

Il pane cucinato domenica, invece, penso proprio che lo avrebbero gradito anche loro. La ricetta è quella che trovate sul sito NUTRIFREE, ho solo apportato alcune piccole variazioni che vi illustrerò durante la preparazione.

Ingredienti:
  • 400 g di mix senza glutine per pane Nutrifree 
  • 100 g di farina di grano saraceno [*]
  • 400 g di acqua
  • 20 g di olio extra vergine di oliva
  • 15 g di lievito di birra fresco
  • 10 g di sale fino
  • 10 g di zucchero 
  • farina per polenta [*]
[*] per i celiaci: usare farine presenti nelle categorie "farina di grano saraceno" e "farina di mais - per polenta" del Prontuario AIC in vigore oppure marchi che rechino chiaramente in etichetta la dicitura "senza glutine" come da Regolamento (CE) n° 41/2009 e successive modifiche e integrazioni.

Queste sono le dosi che sono riportate sul sito Nutrifree, per la cronaca, le ho ridotte molto e fatto due piccoli filoncini per me (li vedete nelle foto).

In una ciotola ho mischiato i due tipi di farine.

Ho riscaldato dell'acqua e aspettato che raggiungesse una temperatura intorno ai 27°C utilizzando un apposito termometro.

La temperatura dell'acqua deve scendere ancora un pochino prima di aggiungere il lievito

A questo punto ho sciolto per bene il lievito nell'acqua e ho aggiunto un pizzico di zucchero per nutrire il lievito.
Nella ciotola con le farine ho aggiunto pian piano l'acqua con il lievito e, dopo aver iniziato a amalgamare con una spatola, l'olio.
Non appena ho ottenuto una consistenza accettabile, ho trasferito il composto sulla spianatoia, precedentemente infarinata con farina di riso, e ho iniziato a impastare con le mani. Ho salato e continuato a impastare, spolverizzando con della farina di riso quando l'impasto si attaccava al piano di lavoro, fino a ottenere una palla di impasto omogenea.

Come scritto nella ricetta ho praticato una specie di foro nella parte inferiore con un dito e ho inciso una X sulla sommità, ho preso una ciotola pulita, l'ho unta con le mani con un goccio di olio (sia il fondo che le pareti) e vi ho messo l'impasto poi ho inumidito la superficie con le mani bagnate e, infine, sigillato con pellicola trasparente.

L'impasto prima della lievitazione
Ho messo in forno (spento) a lievitare lasciando accesa la lucina del forno per alcuni minuti visto che ormai la casa non è più calda come un mese fà anche se non ho ancora acceso il riscaldamento. Dopo un'ora e mezza l'impasto era lievitato piuttosto bene nonostante la giornata uggiosa.

Ho messo della carta forno sulla teglia e l'ho unta con le mani con un goccio di olio, ho tagliato l'impasto in due parti con la spatola e l'ho adagiato sulla teglia creando un paio di filoncini.
Ho diviso l'impasto in due parti simili e ho creato i filoncini
Ho distribuito un goccio di olio e, successivamente, della polenta [*] macinata fine sulla superficie.
Prima distribuisco un goccio d'olio sulla superficie e lo stendo con le mani,
poi cospargo con farina di mais per polenta macinata fine
Ho fatto un paio di tagli in diagonale su ciascuno dei due filoncini con un coltello a lama liscia, infine ho messo in forno già caldo e cotto per circa una mezz'ora a 185°C.
La cottura procede benone
La ricetta originale prevede di fare un'unica pagnotta e il tempo di cottura è ovviamente maggiore (ved. sul sito Nutrifree i dettagli per la cottura). A me piace la crosta del pane e non amo troppo la mollica così preferisco fare dei panini più piccoli rispetto a un'unica pagnotta, inoltre nel mio fornetto la cottura di un pane più grande non viene molto bene mentre quelli piccoli riescono a cuocere bene anche all'interno.

L'interno di uno dei due filoncini
Questo pane mi è piaciuto: buon sapore, ottimo profumo, la crosta è rimasta bella croccante come piace a me e l'interno morbido; quel poco che è avanzato per la colazione del mattino successivo è diventato meno fragrante, come tanti pani senza glutine, tuttavia l'ho tagliato a fette e messo a riscaldare nel tostapane, un filo di marmellata e la colazione è stata servita.

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Pizza e focaccia alle cipolle senza glutine con farine Fibrepan Farmo e grano saraceno

>> 21 agosto 2012

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All'inizio di Giugno si era svolto il Gluten Free Fest a Perugia, mi sarebbe piaciuto molto partecipare sia perchè si trattava del primo evento interamente dedicato al "senza glutine" in Italia sia perchè Perugia è una città molto bella. Purtroppo, per impegni familiari non mi era stato possibile andare, tuttavia, nei giorni seguenti alla fine della manifestazione avevo cercato su Internet qualche articolo riguardante questa fiera e, sul sito del giornale La Repubblica, mi ero imbattuta nella ricetta per pane al grano saraceno che lo Chef Marco Scaglione aveva utilizzato durante uno dei corsi di panificazione presso il Gluten Free Fest.
Come spesso mi succede, l'avevo salvata nel computer e poi mi ero totalmente dimenticata di averla.
Sabato stavo cercando nel mio database una ricetta di pizza diversa da quella stra-collaudata che uso da diverso tempo perchè avevo voglia di provare qualcosa di nuovo e mi è caduto l'occhio su questa ricetta di pane al grano saraceno dello Chef Scaglione. Ho deciso così di provarla e utilizzarla come base per la mia pizza, il giorno successivo invece ho ripreso questa ricetta e, modificandola leggermente (ossia aumentando l'olio), ho cucinato una focaccia con le cipolle. La dose originale è per 500gr di farina (420gr Fibrepan Farmo + 80gr farina grano saraceno) ma, visto che la mia teglia è piccola perchè la cuocio nel fornetto elettrico e sia la pizza che la focaccia mi piacciono bassine, ho ridotto le dosi come indicato nelle due ricette sottostanti.
Le dosi normali e la ricetta completa del pane al grano saraceno dello Chef Scaglione potete comunque trovarla nell'articolo di La Repubblica a questo link.
Comincio con la ricetta per la pizza, più avanti trovate invece quella per la foccacia con le cipolle; entrambe le preparazioni mi sono piaciute molto e spero che possano piacere anche a voi.

Il mix di farine: Fibrepan Farmo + grano saraceno

Ricetta per pizza

Ingredienti per impasto per 1 teglia da 20x30cm circa:
  • 105gr farina senza glutine Fibrepan Farmo (quella con la confezione color arancione)
  • 20gr farina di grano saraceno [*]
  • 94gr acqua
  • 1 cucchiaio da minestra di olio extravergine di oliva
  • 3,5gr lievito di birra fresco
  • 2,5gr sale
  • zucchero
Ingredienti per la farcitura:
  • 1 mozzarella fiordilatte da 100gr
  • passata di pomodoro q.b.
  • 4 acciughe sott'olio
  • origano
  • olio extravergine di oliva

[*] per i celiaci: utilizzare solo i prodotti presenti alla voce "farina di grano saraceno" del Prontuario A.I.C. in vigore oppure quelli che recano chiaramente in etichetta la dicitura "senza glutine" come da Regolamento CE n° 41/2009 e successive modifiche e integrazioni.


Note: il lievito di birra è sempre idoneo per i celiaci, il suo nome non deve trarre in inganno, sia se fresco (il classico cubetto che si trova nel banco frigo di negozi e supermercati) sia liofilizzato o secco. Per maggiori chiarimenti consultare il sito A.I.C. relativamente agli alimenti concessi/a rischio/vietati.

In mancanza di farina Fibrepan Farmo, potete sostituirla con il preparato per pane-pasta-pizza-dolci senza glutine della Coop.
N.B.: la ricetta è stata provata solo con le due farine indicate sopra, non ho idea se con altri tipi di farine la resa sia la stessa o meno poichè ogni farina senza glutine ha le proprie caratteristiche.


Ho cominciato con il sciogliere bene il lievito di birra nell'acqua e ho aggiunto un pizzichino di zucchero per nutrire il lievito.
Nella ciotola con le due farine mischiate assieme ho poi aggiunto il mix di acqua e lievito

Ho aggiunto l'acqua e il lievito alle due farine precedentemente mischiate

e con la spatola ho iniziato a mescolare gli ingredienti, dopo pochi minuti ho aggiunto un cucchiaio da minestra di olio e il sale e, sempre aiutandomi con la spatola, ho amalgamato bene tutti gli ingredienti. Inizialmente olio e impasto sembrano due entità separate poi, via via che si impasta con la spatola, il composto assorbe l'olio.

Le spatole che uso per impastare
L'impasto è risultato un po' diverso da quello con la farina Biaglut: un pochino meno elastico, più appiccicoso , quasi colloso e molliccio. Di solito l'impasto Biaglut lo amalgamo nella ciotola e poi lo trasferisco sulla spianatoia per impastarlo aiutandomi con un po' di farina di riso per non farlo attaccare al legno, questo impasto con la farina di grano saraceno e la Farmo l'ho invece continuato a impastare nella ciotola con la spatola fintanto che si è formata una specie di palla omogenea e ha cominciato a distaccarsi dalle pareti abbastanza facilmente.

L'impasto colloso è quasi pronto per essere steso sulla teglia
Ho unto bene la teglia con olio extravergine di oliva (la prossima volta però metterò la carta forno perchè ho faticato a staccare la pizza dopo la cottura), ho messo l'impasto al centro e con le mani unte di olio l'ho allargato pian piano fino a ricoprire in modo uniforme la superficie (si parte dal centro e si cerca di allargarlo con delicatezza, evitando di lacerarlo, se necessario ungere ancora le mani). Può capitare che l'impasto tenda a ritrarsi leggermente ma con pazienza si riesce a stenderlo fino a ricoprire l'intera teglia come nella foto sottostante,

L'impasto appena steso

ho messo qualche cucchiaio di passata di pomodoro condita con sale e olio sulla superficie

L'impasto ricoperto di passata di pomodoro

e messo a lievitare per un paio d'ore nel forno spento. Complice anche i numerosi gradi di temperatura in mansarda, la pizza è lievitata molto bene (i bordi si sono rigonfiati un po' di più mentre la parte centrale ricoperta di passata di pomodoro è rimasta leggermente più bassa ma nel complesso l'impasto è lievitato benone). Se non volete impiastricciarvi le mani, potete sempre ungere il dorso di un cucchiaio da minestra e utilizzare quello per stendere l'impasto, con le mani ci vuole meno tempo.

Dopo due ore di lievitazione, ecco il risultato


Mentre il fornetto elettrico si riscaldava, ho farcito la pizza con filetti di acciughe sminuzzate, dadini di mozzarella, abbondante origano e una spruzzata di olio extravergine di oliva,

Direi che è ora di infornare

ho poi infornato e cotto per una ventina di minuti abbondanti a 190°C.
Ecco qui la pizza appena sfornata!

A tavola si mangia!



Ricetta per focaccia alle cipolle

Ingredienti per impasto per 1 teglia da 20x30cm circa:
  • 105gr farina senza glutine Fibrepan Farmo (quella con la confezione color arancione)
  • 20gr farina di grano saraceno [*]
  • 94gr acqua
  • 2 cucchiai da minestra di olio extravergine di oliva
  • 3,5gr lievito di birra fresco
  • 2,5gr sale
  • zucchero
Ingredienti per la farcitura:
  • 1 cipolla gialla media (circa 130gr di peso)
  • sale (sia fino che grosso)
  • olio extravergine di oliva
  • acqua

[*] per i celiaci: utilizzare solo i prodotti presenti alla voce "farina di grano saraceno" del Prontuario A.I.C. in vigore oppure quelli che recano chiaramente in etichetta la dicitura "senza glutine" come da Regolamento CE n° 41/2009 e successive modifiche e integrazioni.


Note: il lievito di birra è sempre idoneo per i celiaci, il suo nome non deve trarre in inganno, sia se fresco (il classico cubetto che si trova nel banco frigo di negozi e supermercati) sia liofilizzato o secco. Per maggiori chiarimenti consultare il sito A.I.C. relativamente agli alimenti concessi/a rischio/vietati.

In mancanza di farina Fibrepan Farmo, potete sostituirla con il preparato per pane-pizza-pasta-dolci senza glutine della Coop.

Ho cominciato con il sciogliere bene il lievito di birra nell'acqua e ho aggiunto un pizzichino di zucchero per nutrire il lievito.
Nella ciotola con le due farine mischiate assieme ho poi aggiunto acqua e lievito e con la spatola ho iniziato a mescolare gli ingredienti, dopo pochi minuti ho aggiunto due cucchiai da minestra di olio e il sale e, sempre aiutandomi con la spatola, ho amalgamato bene tutti gli ingredienti (man mano che si mescola con la spatola l'impasto assorbe l'olio).
L'impasto è risultato appiccicoso, molliccio e ovviamente più untuoso di quello della pizza. Di solito l'impasto Biaglut lo amalgamo nella ciotola e poi lo trasferisco sulla spianatoia per impastarlo aiutandomi con un po' di farina di riso per non farlo attaccare al legno, questo impasto con la farina di grano saraceno e la Farmo l'ho invece continuato a impastare nella ciotola con la spatola fintanto che si è formata una specie di palla e ha cominciato a distaccarsi dalle pareti con una certa facilità.
Ho messo la carta forno sull teglia e l'ho unta bene con olio extravergine di oliva, ho messo l'impasto al centro e con le mani unte di olio l'ho allargato pian piano fino a ricoprire in modo uniforme la superficie (si parte dal centro e si cerca di allargarlo con delicatezza, evitando di lacerarlo, se necessario ungere ancora le mani). Può capitare che l'impasto tenda a ritrarsi leggermente ma con pazienza si riesce a stenderlo fino a ricoprire l'intera teglia come nella foto sottostante,

L'impasto della focaccia appena steso
Ho fatto qualche fossetta con le dita e adesso metto a lievitare

ho unto un po' la superficie della focaccia con olio per evitare che si seccasse e ho messo a lievitare per due ore e mezza nel forno spento. Complice anche i numerosi gradi di temperatura in mansarda, la base della focaccia è lievitata molto bene. Se non volete impiastricciarvi le mani, potete sempre ungere il dorso di un cucchiaio da minestra e utilizzare quello per stendere l'impasto, con le mani ci vuole meno tempo.

Dopo due ore e mezza di lievitazione questo è il risultato, qualche fossetta si è chiusa e ne creo di nuove
Mentre il fornetto elettrico si riscaldava, ho fatto un po' di fossette con le dita delle mani sulla superficie dell'impasto, ho affettato la cipolla a fettine sottili e le ho condite con olio e sale in una ciotola.

Le fettine di cipolle condite con olio e sale fino


Ho fatto un mix di acqua e olio (a occhio e croce sarò stato 1/3 di bicchiere da acqua) e ho pennellato la superficie della focaccia, ho messo qualche granello di sale grosso quà e là. Infine, ho distribuito le fettine di cipolla sulla superficie e

Si va in forno!

infornato e cotto per 20-25 minuti a 190°C (verificate che la focaccia sia dorata a piacere, non deve colorirsi eccessivamente perchè è sottile e c'è poi il rischio che secchi).
Ecco qui la focaccia con le cipolle appena sfornata, non vi dico che profumo c'è nell'aria!



NOTA: ho già fatto e rifatto questa ricetta diverse volte da quando l'ho pubblicata e l'ultima volta ne ho avanzato una fetta da consumare il giorno successivo per vedere la consistenza. Appena cucinata o nelle ore successive è il massimo, il giorno seguente (se tenuta ben fasciata in pellicola trasparente) rimane un po' più asciutta ma la presenza delle cipolle e del mix di acqua e olio che si mettono in superficie la mantiene comunque gustosa e mangiabile.


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