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Crespelle senza glutine con spinaci e ricotta e #GFFD

>> 14 febbraio 2014

© Riproduzione riservata.

 


Dopo mesi di silenzio, torno a postare una ricetta e lo faccio nel giorno del #GFFD perchè partecipo con piacere al 100% Gluten Free (Fri)Day organizzato del portale Gluten Free Travel & Living.




Oggi è anche San Valentino, diciamo che questa non è forse una ricetta delle più adatte per la ricorrenza però l'importante è partecipare.

La ricetta di base delle crespelle è quella di Anna del blog "Ai fornelli con la celiachia". Nei Paesi Bassi ho una dispensa un po' più limitata per quanto riguarda le tipologie di farine e, quando qualche giorno fa, avevo deciso di fare le crepes senza glutine per una cena fra amici, ho cominciato a cercare su Internet delle ricette di crespelle senza glutine preparate con una delle farine nella mia disponibilità. Conoscendo anche la bravura di Anna, non appena ho visto la ricetta sul suo blog, l'ho subito scelta.

Con le seguenti dosi ho preparato 11 crespelle di circa 18cm di diametro.

Ingredienti:

  • 600gr spinaci o erbette
  • 400ml latte intero fresco
  • 250gr ricotta fresca
  • 140gr farina senza glutine per pane e paste lievitate Biaglut.
  • 2 uova intere
  • Parmigiano Reggiano grattugiato
  • burro
  • sale
  • noce moscata

N.B.1: la ricotta è un formaggio fresco, molle e sempre idoneo per i celiaci, indipendentemente dalla marca. Per ulteriori info su formaggi e celiachia, vi consiglio di consultare il seguente link http://www.celiachia.it/menu/faq.aspx?idcat=2&idfaq=69 .

N.B.2:  se riuscite a trovare in commercio la ricotta Piemontese (Seirass) quella dalla forma conica con i segni della garza nella quale viene avvolta sulla superficie, è ottima. Ovviamente nei Paesi Bassi mi sono dovuta accontentare di una normalissima ricotta industriale di un noto marchio Italiano, ancor di grazia che si trova almeno quella!

Per non avere tutto da preparare all'ultimo, mi sono portata avanti e nel primo pomeriggio ho cominciato a preparare le crespelle.

Ho sbattuto leggermente le due uova intere con un pizzico di sale nel bicchieredel minipimer poi ho aggiunto la farina a cucchiaiate e il latte poco per volta e mescolato con la frusta fino a ottenere una pastella di media densità. Ho coperto con pellicola trrasparente e fatto risposare una mezz'ora abbondante.

Nel frattempo ho pulito gli spinaci (ho usato anche i gambi perchè le foglie erano piccole e tenere) e li ho scolato lasciando però le foglie leggermente umide.

In una padella capiente ho sporcato la superficie con olio evo (giusto quel poco per non far aderire le verdure alla padella) e fatto cuocere gli spinaci su fiamma media fino a stufarli, coprendo con un coperchio e mescolando di tanto in tanto. Poi li ho messi a scolare e raffreddare nello scolapasta.

Ho preparato le crespelle ungendo di volta in volta il padellino con un pezzetto di burro, versando un po' di pastella con un mestolo e facendo subito roteare il padellino in modo da distribuire e allargare il composto sulla superficie. Non appena la base della crespella è riuscita a staccarsi con facilità dalla padella, aiutandomi con una spatola, ho capovolto la crepes e l'ho cotta leggermente anche sull'altro lato. A parte la seconda crespella che non è venuta bene perchè non avevo unto il padellino, tutte le altre sono venute perfette. Morbide, elastiche e non si sono rotte affatto.

Ho fatto leggermente raffreddare tutte le crespelle e poi le ho impilate le une sulle altre.

Ho strizzato bene gli spinaci che nel frattempo si erano raffreddati, li ho tritati bene con la mezzaluna, li ho versati in una ciotola aggiungendo la ricotta, una manciata di Parmigiano grattugiato, sale e noce moscata.

Ho quindi spalmato il composto sulla suoperficie delle crespelle, le ho piegate a metà e poi ancora a metà lasciando però che la parte inferiore sporgesse leggermente rispetto a quella superiore (ved. foto in alto).

Le ho posizionate su una teglia leggermente imburrata, messo alcuni fiocchetti di burro e cosparso con Parmigiano Reggiano grattugiato ma infornato e riscaldato solo al momento di servire il primo piatto. Se al posto del forno si utilizza il microonde per riscaldarle, 350W di potenza con grill sono sufficienti.

Come direbbe Anna: è un piatto da leccarsi i baffi!

Grazie a Anna per la ricetta delle crepes e a Stefania che ha creato questo bell'appuntamento settimanale con il 100% Gluten Free (Fri)day .


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Muffins alle mele e cannella senza glutine

>> 11 novembre 2013


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Le mele, alimento di stagione, che ne dite di un muffin alle mele e cannella?


Qualche giorno fa sono andata a curiosare sul blog "Una cucina tutta per sè" di Francesca Lorenzoni e ho scovato una ricetta per muffins alle mele che mi è piaciuta e, con piccole variazioni, l'ho utilizzata ieri pomeriggio per preparare questi deliziosi muffins alle mele e cannella. Frequentando abbastanza spesso i Paesi Bassi, ho imparato a usare maggiormente questa semplice e profumata spezia che si ricava da un albero sempreverde dello Sri Lanka che appartiene alla famiglia delle Lauraceae (es. alloro, sassofrasso ....ecc.). I muffins alle mele e cannella si trovano spesso fra i dolci che si possono degustare assieme a un fumante tazza di koffie, oltre che l'immancabile appeltaart (tipica torta di mele Olandese).

Rispetto alla ricetta di Francesca, che potete consultare cliccando sul link sovrastante, ho dimezzato le dosi e preparato solo 6 muffins, aumentato il quantitativo di latte e tolto il limoncello, messo un po' di cannella nell'impasto.



Ingredienti per 6 muffins:
  • 125gr farina universale senza glutine MixIt! DS o altra farina senza glutine per dolci (*)
  •  85gr latte intero
  • 45gr zucchero
  • 20gr burro fuso
  • 1 uovo fresco
  • 1/4 bustina lievito per dolci (*)
  • 1 pizzico sale
  • 1 mela, sbucciata e tagliata in pezzettini piccoli
  • cannella in polvere a piacere (**)
  • farina di riso finissima (*) 
  • zucchero a velo (*)

(*) questi ingredienti sono a rischio per i celiaci;
utilizzare pertanto solo i prodotti elencati nelle categorie "farine - mix di farine" , "lievito", "farina di riso" e "zucchero a velo" del Prontuario A.I.C. attualmente in vigore oppure prodotti che siano chiaramente dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche e integrazioni.

(**) la cannella in quanto spezia è naturalmente priva di glutine, tuttavia alcuni preparati in polvere sono a rischio perchè mischiati con ingredienti potenzialmente a rischio o amidi di farine a noi vietate. E' importante usare quindi un prodotto idoneo per i celiaci che riporti la dicitura "senza glutine" in etichetta come sopra indicato.


Innanzitutto ho imburrato e infarinato (togliendo quella in eccesso) con farina di riso finissima la mini teglia da 6 muffins.
Come scritto da Francesca ho preso due ciotole: in una ho amalgamato tutti gli ingredienti secchi (farina, lievito, cannella, sale e zucchero), nell'altra invece ho mescolato tutti gli ingredienti liquidi (latte, burro fuso, uovo intero).

Ho poi versato la ciotola con i liquidi in quella dei solidi, mescolato, aggiunto i pezzetti di mela, mescolato ancora e versato negli stampini .


Ho quindi infornato in forno già caldo (180°C) e cotto per una ventina di minuti abbondanti, ogni forno è una storia a sè e tempi e modalità di cottura potrebbero variare da modello a modello.

Ho fatto raffreddare, sformato i muffins e cosparso con zucchero a velo. Buona colazione o merenda, sono ottimi per entrambe le situazioni.

Grazie Francesca per questa bella e buona ricetta




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Torta salata con melanzane, porri e caprino senza glutine

>> 25 agosto 2013

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Ricetta con indicazioni sia per il microonde che il forno normale.


Le verdure nei Paesi Bassi non sono il massimo come sapore anche perchè, nella maggior parte dei casi, sono dei prodotti di serra che il sole lo vedono solo artificialmente grazie a potenti sistemi di illuminazione, anche il sistema di irrigazione e concimazione sono spesso altamente tecnologici e gestiti da computer in modo che l'attività dell'uomo sia limitata al massimo. Atterrando a Schiphol, l'aeroporto vicino Amsterdam, di sera non è infrequente vedere delle grosse chiazze rischiarate in mezzo ai campi, sono le serre illuminate a giorno.
Oggi però avevo voglia di una torta salata e mi sono lasciata tentare dall'acquisto di melanzane, porri e un formaggio di capra Geintekaas Jong Belegen che non avevo ancora assaggiato.
Da amante dei formaggi devo però dire che i nostri formaggi di capra sono più saporiti rispetto a quelli Olandesi, questo aveva la consistenza di una toma e un sapore appena accennato di latte caprino; la prossima volta dovrò provare con un formaggio Oud anzichè Jong, quindi maggiormente stagionato.

Per la base di questa torta ho utilizzato la ricetta della pasta matta di Olga&Emanuela del blog "Un cuore di farina senza glutine" che ho già usato tante volte.

Le farine che trovate elencate poco più avanti sono tutte farine senza glutine, presenti nel Prontuario AIC e inserite nel Registro Alimenti senza glutine del Ministero della Salute; tutti gli altri ingredienti sono invece "naturalmente privi di glutine".
Gli ingredienti sotto indicati sono per una teglia da 26cm di diametro ma vanno bene anche per la teglia crisp diam. 29cm del forno a microonde che ha comunque un bordo piuttosto basso.

Ingredienti per la base di pasta matta:
  • 100gr del mix di farine per pane e focacce senza glutine di Olga&Manu (così composto: 56gr di Mix per pane della Nutrifree, 24gr di preparato per pane-pizza-focaccia della Farmo, 20gr di farina Il Forno di Olivia della Pandea)
  • 150gr di farina senza glutine Glutafin Select
  • 100ml acqua
  • 4 cucchiai da minestra di olio e.v.o.
  • sale q.b.

Ingredienti per la farcitura:
  • 420gr melanzana lunga
  • 230gr porro
  • 170gr formaggio di capra, tipo toma
  • 3 uova intere 
  • 1 spicchio d'aglio
  • olio extravergine di oliva
  • peperoncino
  • brodo vegetale senza glutine
  • Parmigiano Reggiano grattugiato
  • sale

Preparazione:


Per prima cosa ho preparato la pasta matta, ho versato tutte le farine sulla spianatoia, ho aggiunto l'olio, l'acqua e regolato di sale e impastato tutti gli ingredienti fino a ottenere una bella pasta liscia, omogenea e compatta. Di solito prima incorporo gli ingredienti in una grossa ciotola aiutandomi con una spatola poi verso tutto sulla spianatoia e impasto con le mani fino a ottenere la palla di impasto). Ho avvolto la palla nella pellicola trasparente per evitare che asciugasse e mi sono dedicata al ripieno.

Ho pulito le verdure e tagliato il porro a rondelle, utilizzando tutta la parte bianca e una buona parte di quella verde (circa 160gr di porro in totale). In una padella ho scaldato dell'olio etravergine di oliva e ho fatto soffriggere lentamente uno spicchio d'aglio tagliato a metà. Ho poi rimosso l'aglio e versato la melanzana tagliata a cubettini, ho incoperchiato e fatto cuocere su fiamma bassa. Se il composto dovesse asciugare troppo, aggiungere un poco di brodo vegetale (nel caso in cui si usino dadi o preparati per brodo industriali, ricordarsi che devono essere "senza glutine").
Dopo alcuni minuti ho versato in padella anche le rotelle di porro, regolato di sale e stufato le verdure al dente. Ho quindi spento la fiamma e tenuta da parte a raffreddare.
In una ciotola ho versato le verdure ormai intiepidite, le uova, aggiunto il formaggio di capra tagliato a julienne con la grattugia a fori grandi, macinato del peperoncino, regolato di sale e mescolato con cura il composto.

Ho steso la pasta matta con il mattarello, posizionandola fra due fogli di carta forno, a una misura leggermente maggiore rispetto alla teglia. Ho adagiato il disco di pasta sulla teglia che avevo in precedenza ricoperto con carta forno e ho sistemato i bordi (nel caso del microonde, usare la teglia crisp con bordo basso diam. 29cm.), ho bucherellato la superficie con i rebbi della forchetta. Infine ho versato il ripieno e l'ho livellato e distribuito uniformemente con il dorso di un cucchiaio, poi ho ultimato la preparazione cospargendo un po' di Parmigiano Reggiano grattugiato sulla superficie.

Cotture:

  • nel forno a microonde: usare la funzione crisp e cuocere per 15 minuti circa;
  • nel forno normale: preriscaldare il forno a 180°C e cuocere per circa 30 minuti.
Tempi e modalità di cottura possono variare da forno a forno.





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Quiches monoporzione senza glutine con spinaci e crescenza

>> 15 luglio 2013

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Dalla parrucchiera su una rivista di cucina avevo letto una ricetta di quiches con spinaci, crescenza e Brie che mi aveva incuriosita. Per la cena di ieri sera ho preparato delle mini quiches ispirandomi parzialmente a quelle che avevo visto sulla rivista, riducendo però il quantitativo e la tipologia di formaggi usati. Ovviamente son state cucinate in versione gluten free, utilizzando la solita ricetta di Olga & Emanuela del blog "Un cuore di farina senza glutine" per quanto riguarda la preparazione della pasta matta che trovo molto adatta per questa tipologia di preparazioni e anche veloce da realizzare. Ieri però non l'ho impastata a mano ma ho fatto lavorare il KitchenAid che era stato fermo una settimana abbondante causa nostre ferie.

Ingredienti per la base di pasta matta:
  • 150gr del mix di farine per pane e focacce senza glutine di Olga&Manu (così composto: 84gr di Mix per pane senza glutine della Nutrifree, 36gr di preparato per pane-pizza-focaccia senza glutine della Farmo, 30gr di farina senza glutine Il Forno di Olivia della Pandea)
  • 225gr di farina senza glutine Glutafin Select
  • 220ml acqua
  • 6 cucchiai da minestra di olio e.v.o.
  • sale q.b.

Ingredienti per la farcitura di 6 mini quiches:
  • 6 stampini rotondi in terracotta o ceramica con bordo basso diam. 10,5cm
  • 300/350gr di spinaci teneri e giovani (il peso si riferisce al prodotto già lavato e pulito)
  • 250gr di formaggio crescenza
  • 3 cucchiai da minestra di Parmigiano Reggiano grattugiato
  • 2 uova intere grandi
  • 1 spicchio d'aglio
  • 1/2 cipolla bianca
  • olio extravergine di oliva
  • burro 
  • sale, pepe, qualche fogliolina di maggiorana fresca



Preparazione:

Per prima cosa ho preparato la pasta matta: ho versato tutte le farine nella ciotola del KitchenAid, ho aggiunto l'olio, l'acqua e regolato di sale e impastato tutti gli ingredienti con il gancio a bassa velocità fino a ottenere una bella pasta liscia, omogenea e compatta. Ho avvolto la palla nella pellicola trasparente per evitare che asciugasse e mi sono dedicata al ripieno.

In una padella capiente ho fatto scaldare dell'olio e.v.o. , rosolato a fiamma bassa uno spicchio d'aglio tagliato a metà e prima che diventasse dorato, ho rimosso i due pezzi di aglio e aggiunto la cipolla tritata. L'ho fatta rosolare lentamente poi ho aggiunto gli spinaci, incoperchiato e lasciato stufare appena. Ho fatto raffreddare leggermente la verdura, l'ho strizzata bene per togliere l'acqua in eccesso e tritata grossolanamente.

In una ciotola ho versato gli spinaci tritati poi ho aggiunto le due uova, lo stracchino a pezzettini, la maggiorana sminuzzata, il Parmigiano Reggiano grattugiato, ho regolato di sale e pepe a piacere e amalgamato gli ingredienti. Nel caso in cui il composto dovesse risultare troppo asciutto, aggiungere ancora un tuorlo o un uovo intero (dipende dalla grandezza delle uova utilizzate).

Ho steso la pasta matta fra due fogli di carta forno con il mattarello a uno spessore uniforme di circa 4mm (foto 1) poi ho ritagliato 6 dischi di pasta di diametro leggermente maggiore rispetto a quello degli stampini (foto 2-3).


Ho imburrato leggermente ciascuno stampo e l'ho foderato con un disco di pasta (foto 4), facendolo aderire bene al fondo e alle pareti dello stampino poi con i rebbi della forchetta ho sistemato i bordi e bucherellato la superficie (foto 5).




Ho suddiviso il ripieno nei 6 stampini monoporzione, ho livellato la superficie (foto 6), infornato in forno già caldo e cotto a 180°C per circa 25/30 minuti (tempi e modalità di cottura possono variare da forno a forno).




Servire le quiches negli stampini monodose, si prestano bene anche per un'antipasto o un simpatico buffet. Le torte salate sono deliziose anche cotte in anticipo e poi consumate a temperatura ambiente in questa calda stagione.


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Gnocchi di patate senza glutine al pesto

>> 1 luglio 2013

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Non ero ancora riuscita a testare il preparato per pasta della ditta Senzaltro di Lecce e mi ero ripromessa di farlo nel weekend, l'occasione mi è stata data dal rientro di Andrea per qualche giorno. Niente di meglio che preparare un buon piatto di gnocchi al pesto per il pranzo della domenica visto che lui non riesce a mangiare questa pietanza normalmente nei Paesi Bassi.
Sabato avevo già preparato il pesto utilizzando la mia solita e collaudata ricetta e due profumatissimi mazzetti di basilico di Prà che avevo acquistato dal negozio di frutta e verdura, in tarda mattinata abbiamo invece preparato gli gnocchi. Nonostante si fosse fatto un po' tardi dopo la rilassante passeggiata nei boschi, grazie all'aiuto di Andrea siamo comunque riusciti in poco più di un'ora a preparare e gustare questa prelibatezza.
Il preparato per pasta Senzaltro si è rivelato molto idoneo, gli ingredienti sono pochi e semplici: amido di mais, farina di riso, fecola di patate, fiocchi di patate, sciroppo di glucosio disidratato, farina e guar e xantano (addensanti).

Per la preparazione degli gnocchi occorrono solo patate, farina, uova e sale ma la scelta dei giusti ingredienti è fondamentale per la buona riuscita di questa semplice ricetta. Le dosi sono spannometriche anche perchè la quantità di farina da utilizzare è in funzione del tipo di patate che si scelgono. Sono da preferire le patate vecchie e farinose che rilasciano meno liquido e richiedono quindi una minor aggiunta di farina nell'impasto, per esempio c'è chi preferisce quelle rosse rispetto alle altre. In casa avevo delle patate vecchie di buona qualità, piuttosto farinose ma a pasta gialla e ho usato quelle.

Ingredienti per due persone:

Condimento:

pesto come da ricetta base -> http://unaceliacaincucina.blogspot.it/2008/03/pesto.html


Che ne dite, forse così si vede meglio quanto sono morbidi e deliziosi?

Preparazione:

ho risciacquato le patate con la buccia (scegliendole tutte di dimensioni simili in modo che potessero cuocere uniformemente) e le ho messe in una pentola ricoprendole con acqua fredda, l'ho portata a bollore e ho fatto cuocere fintanto che, bucherellando le patate con uno stecchino, mi sono sembrate cotte al punto giusto. Le ho spellate fintanto che erano bollenti, utilizzando il trucchetto che avevo letto in rete e che mi consente di non bruciarmi le dita. In pratica si taglia ogni patata a metà altezza e si posiziona la parte tagliata sul fondo dello schiacciapatate poi si preme a fondo: la polpa viene spremuta nella ciotola sottostante e la buccia rimane all'interno dell'attrezzo. Basta quindi rimuoverla e schiacciare allo stesso modo tutte le altre mezze patate et voilà. No bruci, no scotti più mano!

Sulla spianatoia ho raccolto la purea di patate, messo l'uovo e il sale e aggiunto un po' di preparato per pasta Senzaltro, ho iniziato a impastare e aggiunto altro preparato per pasta a cucchiaiate fintanto che ho ottenuto un composto omogeneo ma morbido e compatto, facilmente lavorabile.
Ho quindi tagliato l'impasto in pezzi e, rotolandolo sotto alle dita, ho ricavato dei filoncini di circa 2cm di diametro, ho tagliato dei tocchetti che ho messo sulla spianatoia con farina di riso finissima consentita (*) a far riposare nell'attesa che bollisse la pentola con l'acqua. Questa volta non ho rigato gli gnocchi con i rebbi della forchetta perchè era già piuttosto tardi, la rigatura comunque aiuta a raccogliere meglio il condimento. Non appena l'acqua salata ha iniziato a sobbollire ho versato gli gnocchi e, dopo che sono venuti a galla, ho aspettato solo che prendessero un bollore e poi li ho scolati bene e versati subito nella pirofila con il condimento.
Il risultato è stato ottimo: morbidi e gustosi al palato, perfetta la consistenza e non si sono minimamente sfaldati in cottura!




(*) questo è un prodotto a rischio per i celiaci:
utilizzare solo i prodotti elencati nella categoria "farina di riso" del Prontuario A.I.C. attualmente in vigore oppure prodotti che siano chiaramente dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche e integrazioni.


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Baci di dama speziati e senza glutine per svuotare il freezer

>> 28 giugno 2013

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Giornata grigia, ventosa e con temperature decisamente sotto la media stagionale, grazie anche alla violenta pioggia torrenziale con annessa grandinata di ieri pomeriggio. Niente di meglio che fare due lavori in casa e un po' di pulizia nel freezer perchè spesso mi ritrovo con qualche pacchetto di troppo. Per fortuna il freezer è piccolino, quello classico posto sopra al frigo e non ho quindi la possibilità di riempirlo eccessivamente. Ieri mi è capitato in mano un piccolo panetto di frolla leggermente speziata che avevo prerarato qualche tempo fà e l'ho quindi messo in frigo per farlo scongelare.

Ingredienti per la frolla e preparazione:

vedere la ricetta e le indicazioni postate qui -> http://unaceliacaincucina.blogspot.it/2013/02/crostatine-senza-glutine-con-marmellata.html



Ingredienti per la farcitura:
crema spalmabile alle nocciole Novi oppure prodotto similare (*), in alternativa, potete usare anche della buona cioccolata fondente (*) da far sciogliere a bagnomaria

(*) questo è un prodotto a rischio per i celiaci: utilizzare solo i prodotti elencati nelle categorie "creme da spalmare" e "cioccolata" del Prontuario A.I.C. attualmente in vigore oppure prodotti che siano chiaramente dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche e integrazioni.

Dopo aver scongelato la frolla ho preso dei pezzetti e formato delle palline di dimensioni uguali di circa 2cm di diametro, in numero pari.
Se la frolla comincia a scaldarsi diventa più difficile lavorarla fra le mani e formare le palline perchè tende a sbriciolarsi, conviene quindi rimetterla un po' in frigo.
Ho messo della carta forno sulla teglia, sistemato tutte le palline, lasciando un po' di distanza fra l'una e l'altra e messo nuovamente in frigo fintanto che il forno ha raggiunto la temperatura. A questo punto ho infornato in forno già caldo e cotto a 170°C per circa una decina di minuti (i tempi e le temperature di cottura possono variare da forno a forno). Non appena hanno cominciato a coloririsi lievemente in superficie, ho tolto la teglia dal forno; una volta mi era capitato di lasciarla un minuto di troppo e le palline si erano afflosciate :-(
Ho fatto raffreddare le sfere, prima di rimuoverle dalla teglia, per evitare che si rompessero.
A questo punto non è restato che spalmare un po' di crema Novi su metà palline e poi abbinare a ciascuna di esse le restanti sfere fino a completare tutti i dolcetti. Non è la ricetta classica del baci di dama ma a me è piaciuta molto anche questa versione leggermente speziata.

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Merendine tipo "fetta al latte" o "pan di stelle" senza glutine

>> 24 giugno 2013

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Una delle merendine "nature", ossia senza la ricopertura di glassa opera

Qualche settimana fà avevo partecipato a un corso di pasticceria senza glutine tenuto nella mia cittadina dal pasticcere Alessio Piantanida e, fra le varie preparazioni della serata, c'erano anche queste merendine ricoperte al cioccolato: una sorta di goloso mix fra la fetta al latte e il pinguì, due noti prodotti di un'azienda Piemontese. A pensarci meglio forse son più simili alle nuove merendine "pan di stelle" che ho visto oggi al supermercato. Lo chef Alessio non ha usato mix e preparati industriali ma solo farine naturalmente prive di glutine che sono ormai facilmente reperibili da chiunque in numerosi negozi e supermercati, l'importante è che siano comunque prodotti dichiarati "senza glutine" in etichetta oppure presenti nel Prontuario AIC come più sotto specificato.

Ingredienti per il pan di spagna al cacao:
  • 250gr di uova intere a temperatura ambiente
  • 200gr zucchero semolato
  • 150gr di amido di mais o maizena (*)
  • 50gr di farina di riso (*)
  • 30gr cacao amaro (*)

Ingredienti per la farcitura:
  • 500gr panna fresca da montare, fredda di frigo
  • 120gr di miele

Ingredienti per la ricopertura con glassa opera:

  • 500gr di cioccolato fondente (*)
  • 100gr di olio di semi di arachide


(*) questi ingredienti sono a rischio per i celiaci; utilizzare pertanto solo i prodotti elencati nelle categorie "amido di mais", "farina di riso", "cacao" e "cioccolata" del Prontuario A.I.C. attualmente in vigore oppure prodotti che siano chiaramente dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche e integrazioni.


Preparazione:

Ho iniziato a preparare il pan di spagna al cacao: nella ciotola del KitchenAid ho versato le uova e lo zucchero e le ho montate con la frusta a filo fino a ottenere un composto spumoso e ben fermo.
Nel frattempo ho setacciato l'amido di mais con la farina di riso e il cacao e li ho poi aggiunti nel composto di uova e zucchero e ho amalgamato il tutto con una spatola, mescolando delicatamente dal basso verso l'alto per continuare a inglobare aria. Ho ricoperto una teglia rettangolare con carta forno inumidita per farla aderire bene, ho versato il composto e l'ho livellato bene fino a uno spessore di 1 centimetro. Ho infornato e cotto a 180°C per 8 minuti (tempi e temperature possono però variare da forno a forno).
Ho quindi lasciato raffreddare bene la base.


Non appena la base mi è sembrata fredda, l'ho tagliata in due metà e mi sono dedicata alla preparazione della crema di farcitura. In una ciotola, messa in frigo a raffreddare insieme alle fruste, ho versato la panna (anche questa fredda di frigo), ho aggiunto il miele e ho montato i due ingredienti ingredienti fino a ottenere un composto ben fermo. Ho messo uno strato di farcitura sulla superficie di uno dei due pan di spagna e l'ho livellato con la spatola fino a un'altezza di 1cm abbondante. Ho poi ricoperto la crema con il secondo pan di spagna e messo in frigo a riposare.


Mi son quindi dedicata alla preparazione della glassa che è semplicissima: ho fatto fondere a bagnomaria il cioccolato e, dopo averlo fatto leggermente intiepidire, ho aggiunto l'olio di arachide e amalmagato bene fino a ottenere una salsa omogenea. Ho quindi tagliato il pan di spagna a rettangoli con un coltello a lama liscia e li ho inzuppati parzialmente nella glassa. Li ho poi messi sulla teglia ricoperta di carta e forno e lasciati asciugare e indurire in frigo per un po' di tempo.

Le merendine appena ricoperte di glassa opera, in attesa di esser messe in frigo a indurire


A questo punto le merendine son pronte per esser gustate, sono morbide e deliziose, si conservano in frigo avvolte in pellicola trasparente per alcuni giorni.

NOTE:
anzichè fare delle merendine, potete preparare un paio di torte rotonde (con le quantità sopra indicate si ottengono due teglie tonde diametro 20cm), farle freddare, tagliarle a metà in senso orizzontale, farcirle con la crema di panna e miele, infine decorarle semplicemente versando la glassa sulla superficie e distribuendola con il dorso di un cucchiaio.



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Torta salata con pomodori datterini e feta senza glutine

>> 16 giugno 2013

© Riproduzione riservata.

Ricetta con indicazioni sia per il microonde che il forno normale.


Con la bella stagione una torta salata, magari servita a temperatura ambiente, fà sempre piacere, soprattutto quando il ripieno rievoca la stagione estiva con i suoi profumi e sapori!

Per la base di questa torta ho utilizzato la ricetta della pasta matta di Olga&Emanuela del blog "Un cuore di farina senza glutine" che ho già usato tante volte.

Le farine che trovate elencate poco più avanti sono tutte farine senza glutine, presenti nel Prontuario AIC e inserite nel Registro Alimenti senza glutine del Ministero della Salute; tutti gli altri ingredienti sono invece "naturalmente privi di glutine". 
Gli ingredienti sono per una teglia da 26cm di diametro.

Ingredienti per la base di pasta matta:
  • 100gr del mix di farine per pane e focacce senza glutine di Olga&Manu (così composto: 56gr di Mix per pane della Nutrifree, 24gr di preparato per pane-pizza-focaccia della Farmo, 20gr di farina Il Forno di Olivia della Pandea)
  • 150gr di farina senza glutine Glutafin Select
  • 100ml acqua
  • 4 cucchiai da minestra di olio e.v.o.
  • sale q.b.

Ingredienti per la farcitura:
  • 500gr pomodori datterini
  • 200gr formaggio Feta
  • 2 uova intere da mettere nell'impasto + 1 uovo da aggiungere nel caso in cui l''impasto risulti troppo asciutto
  • timo fresco a piacere oppure quello essiccato
  • origano essiccato a piacere
  • Parmigiano Reggiano grattugiato
  • sale, pepe

Preparazione:


Per prima cosa ho preparatola pasta matta, ho versato tutte le farine sulla spianatoia, ho aggiunto l'olio, l'acqua e regolato di sale e impastato tutti gli ingredienti fino a ottenere una bella pasta liscia, omogenea e compatta. Di solito prima incorporo gli ingredienti in una grossa ciotola aiutandomi con una spatola poi verso tutto sulla spianatoia e impasto con le mani fino a ottenere la palla di impasto). Ho avvolto la palla nella pellicola trasparente per evitare che asciugasse e mi sono dedicata al ripieno.

Ho pulito i pomodori e li ho tagliati in 4 parti per il lungo (lasciando semini e liquido di vegetazione) e li ho messi in una ciotola, ho aggiunto le due uova, il formaggio Feta sbriciolato con le mani in piccoli pezzi, foglioline di timo e origano a piacere, ho pepato e non salato (a mio avviso quel tipo di fomaggio è già sufficientemente saporito) e iniziato a mescolare per amalgamare gli ingredienti. Tuttavia il composto mi è sembrato troppo asciutto e ho aggiunto un altro uovo. Timo e origiano mi piacciono molto e ho messo un bel cucchiaino colmo di origano sbriciolato e circa la metà di timo, regolatevi a piacere secondo i vostri gusti.

Ho steso la pasta matta con il mattarello, posizionandola fra due fogli di carta forno, a una misura leggermente maggiore rispetto alla teglia. Ho adagiato il disco di pasta sulla teglia che avevo in precedenza ricoperto con carta forno e ho sistemato i bordi (nel caso del microonde, usare la teglia crisp con bordo basso diam. 29cm.), ho bucherellato la superficie con i rebbi della forchetta. Infine ho versato il ripieno e l'ho livellato e distribuito uniformemente con il dorso di un cucchiaio, poi ho ultimato la preparazione cospargendo un po' di Parmigiano Reggiano grattugiato sulla superficie.

Cotture:

  • nel forno a microonde: usare la funzione crisp e cuocere per 15 minuti circa;
  • nel forno normale: preriscaldare il forno a 180°C e cuocere per circa 30 minuti.
Tempi e modalità di cottura possono variare da forno a forno.


La torta è saporita e il mix di timo e origano ben si sposa con gli altri ingredienti e completa l'insieme.



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Panfocaccia senza glutine in padella

>> 5 giugno 2013

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Mi piace girare fra i blogs di ricette alla ricerca di nuove idee, sia quelli di ricette senza glutine che quelli normali anche perchè diverse ricette posson benissimo esser trasformate in aglutinate senza troppi cambiamenti. In questo caso mi ha particolarmente colpita una foto del blog "Una cucina tutta per sè" di Francesca Lorenzoni, giovane e bella foodblogger Ferrarese che qualche giorno fà aveva postato la ricetta di una focaccia senza glutine da cuocere in padella.  Il caldo si sta avvicinando (non devo dirlo troppo forte che magari ci ripensa) e a volte l'idea di accendere un forno in estate non è proprio la scelta migliore, specie se, come nel mio caso, si abita in una mansarda. L'idea di cuocere una focaccia in padella mi ha incuriosita e ho voluto cimentarmi nella sua preparazione cambiando solo il tipo di farine usate. Francesca, oltre alla Glutafin Select, aveva usato 40gr di farina per pane Farmo e 40gr di farina per pane Nutrifree; io invece ho usato 80gr di Nutrifree.


Ingredienti per 1 panfocaccia Ø20cm circa:
  • 100gr farina senza glutine Glutafin Select
  • 80gr farina senza glutine per pane Nutrifree
  • 120ml acqua
  • 15ml di olio extravergine di oliva
  • 10gr lievito di birra fresco
  • 5gr sale
  • zucchero 
  • 1 padella antiaderente in alluminio pressofuso a alto spessore Ø20-22cm

Preparazione:

Ho spezzattato il lievito di birra e l'ho sciolto bene in metà acqua, aggiungendo un pizzico di zucchero.

Nella ciotola del KitchenAid ho versato i due tipi di farine, il lievito sciolto nell'acqua, la restante acqua, l'olio e ho lasciato impastare con la foglia prima a bassa velocità (2) poi l'ho aumentata a 4. Dopo alcuni minuti ho aggiunto il sale e lasciato amalgamare ancora un po' alla velocità più alta fino a ottenere un composto omogeneo ma piuttosto appiccicoso.

Con un pennellino ho unto leggermente il fondo e le pareti interne della padella e, aiutandomi con una spatola, ho versato il composto. Per stenderlo sulla superficie della padella ho utilizzato il dorso di un cucchiaio da minestra che avevo precedentemente unto di olio in modo che non si attaccasse all'impasto. Ho coperto con pellicola trasparente e messo la padella nel forno spento e chiuso a lievitare per quasi tre ore (l'ho impastata nel primo pomeriggio e poi cotta prima di cena).

Dopo le tre ore di lievitazione, l'impasto è gonfiato parecchio. Ho rimosso la pellicola trasparente e cotto il panfocaccia in padella su fiamma medio-bassa, coprendo con un coperchio, per una quarto d'ora poi l'ho girato e cotto anche sull'altro lato per lo stesso tempo.

L'ideale sarebbe far raffreddare il panfocaccia alcuni minuti prima di tagliarlo ma, volendo fare le foto prima del tramonto del sole (le foto con luce artificiale in mansarda sono pessime), ho dovuto tagliarlo subito e nelle foto si vede che è ancora caldo e umido.

Complimenti a Francesca per questa ricetta pratica, veloce e buona. Non è ovviamente la classica focaccia unta ma, comunque, ottima da accompagnare una pietanza oppure da tagliare e farcire per prepararsi un panino imbottito come questo che vedete nella foto sottostante. L'importante è che tutti gli ingredienti usati per la farcitura siano idonei ai celiaci ;-).
Infine, questo procedimento mi rende possibile il preparare un panfocaccia anche nei Paesi Bassi dove non ho un forno a disposizione ma solo un microonde con crisp. La pizza riesco a cuocerla e viene anche piuttosto bene ma la focaccia asciuga e secca troppo. Cuocendola in padella, riuscirò così a farmi un panfocaccia anche nella terra degli Oranje.



NOTE: provate a aggiungere un trito di rosmarino fresco e qualche grano di sale grosso sulla superficie dopo aver steso l'impasto nella padella (prima di metterlo a lievitare).



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Tartellette senza glutine con crema pasticcera e frutta

>> 2 giugno 2013

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"Posso resistere a tutto, tranne che alle tentazioni" (O. Wilde)

Prima della partenza per un paio di settimane alla volta dei Paesi Bassi, ho voluto provare ancora una volta il preparato per dolci della ditta Senzaltro, utilizzandolo questa volta per fare la pasta frolla. Ormai di paste frolle ne ho già provati alcuni tipi ma mi piace cambiare e testare nuove ricette. Perchè accontentarsi?

Mi sono basata sulla ricetta della frolla che mi è stata mandata dalla ditta Senzaltro, invece, per la crema pasticcera ho seguito alla lettera la ricetta data dallo Chef Piantanida a un corso di pasticceria al quale avevo partecipato la scorsa settimana. Il risultato è stato assai soddisfacente e le tartellette sono piaciute molto, compresi i non-celiaci.

La frolla può anche esser preparata in anticipo e poi congelata in modo da averla quasi sempre pronta all'uso (basta ricordarsi di scongelarla in frigo per tempo). La resa con questa farina è ottima.

Ingredienti per la frolla:

Ingredienti per la crema pasticcera:
  • 1lt latte fresco intero
  • 200gr zucchero
  • 200gr tuorli d'uovo
  • 100gr amido di riso (*)
  • zest di limone (usare preferibilmente limoni non trattati in superficie)
  • termometro da cucina

Ingredienti per la farcitura:
  • frutta fresca a piacere (albicocche, banane, kiwi, ciliegie, fragole, arance, ananas, mango .... ecc.)
  • gelatina per torte (*)

(*) questi ingredienti sono a rischio per i celiaci; utilizzare solo i prodotti elencati nelle categorie "lievito", "amido di riso", "gelatina" e "farina di riso" del Prontuario A.I.C. attualmente in vigore oppure prodotti che siano chiaramente dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche.

Preparazione:

Per prima cosa ho impastato la frolla mettendo nella ciotola del KitchenAid la farina, il burro freddo di frigo ma tagliato a pezzetti, lo zucchero, l'uovo intero, il lievito e la scorza di limone grattugiata. Ho montato il gancio e azionato alla velocità 2 poi ho aumentato alla 4 e lasciato impastare fino a quando si è praticamente formata una palla. Ho quindi fasciato l'impasto con della pellicola trasparente e messo in frigo a riposare per una mezz'ora.
Nel frattempo ho preparato la crema.

Ho messo a bollire il latte in un pentolino dal fondo spesso. Nella ciotola del KA ho versato i tuorli, lo zucchero, l'amido di riso e lo zest di limone e ho montato con la frusta gli ingredienti. Non appena il latte ha iniziato a bollire ho versato la pastella nel pentolino e con una frusta a mano ho continuato a mescolare fino a stemperare il composto. Ho rimesso il pentolino sul fuoco fintanto che la crema ha raggiunto 80°C. Ho versato la crema in una pirofila in pyrex, coperto con un foglio di carta forno a contatto con la superficie (per evitare che si formi la pellicola) e fatto raffreddare prima a temperatura ambiente e successivamente in frigo.

Ho steso la frolla fra due fogli di carta forno a uno spessore di circa 4mm e con un coppapasta Ø7cm ho ricavato dei dischi. Ho unto con il burro e infarinato con farina di riso finissima (*) l'interno di uno stampo da muffins con diametro alla base di 5cm. Ho inserito in ciascuno scodellino un disco di pasta e l'ho adattato bene poi ho messo alcuni fagioli di ceramica sul fondo di ogni tartelletta e cotto in bianco a circa 180°C per pochi minuti. Ho rimosso i fagioli e lasciato raffreddare bene.

Infine ho rimosso la carta forno dalla crema pasticcera e l'ho di nuovo mescolata un poco con un cucchiaio, ho versato della crema dentro a ciascuna tartelletta e guarnito con frutta a piacere (per non far annerire le banane le ho messe nel succo di limone subito dopo averle tagliate a fettine).

Volendo si può preparare una gelatina da versare sopra alla frutta per lucidarla. Giusto nei giorni scorsi ho trovato da Naturasi un prodotto senza glutine e 100% vegetale che ha attirato la mia attenzione, è la gelatina per torte Biovegan.

NOTE: se preferite un sapore più delicato, potete aromatizzare la crema pasticcera con una bacca di vaniglia Bourbon che è naturalmente senza glutine (la vanillina invece è un prodotto industriale e a rischio per i celiaci!). Basta tagliare la bacca in due in senso longitudinale e prelevare i semini con la punta di un coltello. Consiglio però di aggiungerli al composto di uova e non metterla a riscaldare nel latte. Il baccello che avanza può poi esser messo per un po' di tempo nello zucchero per aromatizzarlo.


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Pane alle olive senza glutine con farine Nutrifree e grano saraceno

>> 31 maggio 2013

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Quella di oggi, più che una vera e propria ricetta, è semplicemente un restyling di un pane che avevo già postato alcuni mesi fà ossia il pane senza glutine con farine Nutrifree e grano saraceno.
Avevo in frigo una confezione di olive verdi, ne ho denocciolate un po', le ho tagliate a pezzi, le ho asciugate con un pezzo di carta da cucina affinchè non inumidiscano il composto e le ho semplicemente aggiunte nell'impasto del pane.

Se avete in casa anche delle olive nere, provate a fare un mix di olive verdi e nere da aggiungere nell'impasto. Il pane risulterà ancora più saporito!

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Torta di carote e mandorle senza glutine

>> 25 maggio 2013

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Da quando c'è il KA in casa non mancano più le torte per la prima colazione; qualche giorno fà ho rispolverato una ricetta "normale" del vecchio blog Ladiko's Kitchen che ho però trasformato in senza glutine utilizzando il preparato per dolci Senzaltro che si è rivelata un ottimo prodotto. La farina non ha particolare retrogusto, è fine e gli ingredienti sono tutto sommato pochi: amido di mais, farina di riso, fecola di patate, fiocchi di patate, zucchero, sciroppo di glucosio disidratato, farina di guar e gomma di xantano, sale. Per 100gr di prodotto, la tabella dei valori nutrizionali riporta:
- 366,71 Kcal
- 3,42g proteine
- 86,93g carboidrati (dei quali 5,63g zuccheri)
- 0,59g grassi (dei quali 0,14g saturi)
- 3,25gr fibre alimentari
- 13,22mg sodio



Ingredienti:

  • 260gr carote
  • 160gr zucchero
  • 130gr preparato per dolci senza glutine Senzaltro oppure altra farina per dolci (*)
  • 110gr burro morbido a temperatura ambiente
  • 85gr fecola di patate (*)
  • 70gr mandorle spellate
  • 50ml latte
  • 10gr lievito senza glutine per dolci (*)
  • 3 uova (separare albumi da tuorli)
  • limone preferibilmente non trattato
  • zucchero a velo senza glutine (*)
  • alcune mandorle per decorare la torta
  • farina di riso finissima (*)
  • sale
  • 1 teglia apribile Ø20cm.

(*) per i celiaci: utilizzare solo i prodotti elencati nelle categorie "farina - mix - preparati per dolci", "fecola di patate" , "lievito", "zucchero a velo" e "farina di riso" del Prontuario A.I.C. attualmente in vigore oppure prodotti che siano chiaramente dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche.




Preparazione:

Per prima cosa ho montato a neve fermissima gli albumi con un pizzico di sale e li ho tenuti da parte. Ho quindi tritato finemente le mandorle che avevo tenute in freezer per una quarantina di minuti.
Ho pelato e affettato le carote a julienne.

Nella ciotola del KitchenAid ho sbattuto i tuorli con lo zucchero tramite la frusta piatta poi ho aggiunto via via gli altri ingredienti: il burro a pezzetti, le mandorle tritate, il latte, le carote tritate, il preparato per dolci, la fecola di patate e il lievito e ho amalgamato bene. Alla fine ho rimosso la ciotola dal KA e incorporato gli albumi a neve con una spatola, mescolando dal basso verso l'alto per non farli smontare.

Ho imburrato e infarinato la teglia con della farina di riso, rimuovendo quella in eccesso (mi raccomando che la farina di riso sia estremamente fine), ho versato il cmposto, livellato bene, infornato in forno preriscaldato e cotto a 180°C per 35 minuti (tempi e modalità di cottura possono variare da forno a forno).

A fine cottura, l'ho fatta raffreddare bene nella teglia posizionata su una griglia, l'ho poi sformata su un piatto, guanita con zucchero a velo e alcune mandorle.

Buona Domenica a tutti


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Rifatte senza glutine di Maggio: la torta amaretto di Gaia

>> 15 maggio 2013

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Eccoci al penultimo appuntamento con la 2a edizione delle ricette delle Rifatte Senza Glutine, questa volta è di scena la TORTA AMARETTO SENZA GLUTINE di Gaia che cura il  blog "La gaia celiaca" e collabora anche con la rivista La cucina di D su Repubblica.


Con il progetto "Rifatte senza glutine" si parte da una ricetta comune ma ciascuna foodblogger la interpreta e realizza alla propria maniera,  il filo conduttore è il fatto che vengano preparate con alimenti facilmente reperibili e, nel caso di farine, si dia la preferenza a quelle "naturalmente prive di glutine" anzichè ai preparati industriali in modo da agevolarne la realizzazione. Il bello è vedere come, da un'idea di partenza comune, si possa poi arrivare a tante diverse realizzazioni e presentazioni artistiche. Sul sito delle Rifatte Senza Glutine è possibile vedere l'elenco completo dei blogs che hanno partecipato all'iniziativa.



Con Gaia ho in comune il fatto di esser state diagnosticate celiache nello stesso periodo, mi piace molto il suo modo di cucinare e anche di raccontare aneddoti riguardo alle ricette che propone. Se cliccate sul link che ho messo in alto scoprirete anche la storia legata a questa ricetta.

Ingredienti:
  • 2 cucchiai di fecola di patate (*)
  • 1 cucchiaio di farina di mais tipo Fioretto (*)
  • 1 cucchiaio di farina di riso finissima (*)
  • 200 g di mandorle sgusciate e spelate
  • 200 g di zucchero semolato
  • 110 g di burro
  • 4 cucchiai di zucchero
  • 4 uova
  • 1/2 bustina di lievito per dolci (*)

(*) per i celiaci: utilizzare solo i prodotti elencati nelle categorie "fecola di patate" , "farina di mais", "farina di riso" e "lievito" del Prontuario A.I.C. attualmente in vigore oppure prodotti che siano chiaramente dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche e integrazioni.

Ho messo nel congelatore le mandorle un'oretta prima di inziare a preparare il dolce, forse anche meno. Ho iniziato con il montare a neve fermissima gli albumi con un pizzico di sale, poi ho tritato le mandorle (lasciandole nel congelatore per almeno mezz'ora si riescono poi a triturare meglio, evitando la fuoriuscita dell'olio) e le ho tenute da parte.

Ho sbattuto i tuorli con i 4 cucchiai di zucchero poi ho aggiunto le tre farine (fecola + mais + riso), il lievito, il burro fuso, il lievito, ho mescolato bene e versato nei 4 stampini di alluminio Ø8cm che avevo precedentemente imburrato e infarinato.

Successivamente ho preparato la seconda parte del dolce, in una ciotola ho amalgamato le mandorle tritate con i 200gr di zucchero semolato e poi ho aggiunto gli albumi montati a neve, mescolando dal basso verso l'alto per non farli smontare. Infine ho versato questo composto nei pirottini di alluminio.

Ho infornato in forno già caldo (180°C) e cotto per 35 minuti, poi ho fatto raffreddare bene e, come suggerito da Gaia, ho resistito fino al giorno successivo prima di assaggiare questa deliziosa torta perchè è ancora più buona!

La torta amaretto è morbida, profumata, ha un sapore delicato. Grazie Gaia per questa squisita ricetta.

PS.: la ricetta di Gaia era stata preparata utilizzando un'unico stampo di Ø28cm.



Il 15/6 si svolgerà l'ultima prova delle Rifatte Senza Glutine e si andrà a casa di Tania a provare la sua "Pasta sfiziosa".


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Simil torta di Vigolo Marchese senza glutine

>> 3 maggio 2013

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Vigolo Marchese è una piccola frazione di Castell'Arquato nel Piacentino, è famoso per la basilica romanica del 1008 sormontata da una torre militare trasformato poi in campanile e per il bel battistero a pianta circolare che ricorda le costruzioni bizantine ma in tanti ricordano il nome Vigolo Marchese perchè è legato a quello di una prelibata torta al cioccolato che la Famiglia Perazzi produce nel suo laboratorio di pasticceria.
La ricetta è segretamente custodita dalla famiglia, infatti quella che vi propongo l'ho chiamata "simil torta di Vigolo Marchese" perchè è basata soprattutto sul ricordo della torta che avevo assaggiato durante una vacanza da quelle parti nella primavera del 2007, ben prima della diagnosi di celiachia. Ormai lo sapete che mi piace cercare di riprodurre quello che assaggio in giro, non sempre ci riesco ma mi intriga provarci. Da quando son stata diagnosticata celiaca diciamo che esco meno a pranzo o cena fuori casa ma la curiosità è rimasta.

Il borgo, di chiara impronta medievale, di Castell'Arquato (Pc)


Inoltre questa versione di torta è senza glutine, quindi perfetta per chi soffre di celiachia. E' una specie di crostata con un morbido ripieno di cioccolata dalla consistenza budinosa; sulla superficie della torta si crea una sottile crosticina che, quando viene spezzata con il cucchiaino, ben contrasta con la morbidezza del ripieno e la croccantezza più marcata della base di frolla.

Per la pasta frolla mi sono basata sulla classica ricetta che utilizzo da diverso tempo, ossia questa dello Chef F. Dorin, l'unica differenza è che ho messo qualche granello di bacca di vaniglia per aromatizzare l'impasto anzichè la buccia di limone grattugiata. In questa ricetta è importante che sia la farina di riso che quella di mais siano macinate molto finemente altrimenti la consistenza finale risulta fastidiosa sotto ai denti.

Ingredienti:
  • 260gr pasta frolla senza glutine come da ricetta sopra indicata
  • 165gr zucchero a velo (*)
  • 83gr burro morbido
  • 42gr cacao amaro (*)
  • 42gr cacao zuccherato (*)
  • 4 tuorli
  • 3 albumi
  • sale fino
  • 1 teglia apribile diam. 20cm


(*) per i celiaci: utilizzare solo i prodotti elencati nelle categorie "zucchero a velo" e "cacao" del Prontuario A.I.C. attualmente in vigore oppure prodotti che siano chiaramente dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche e integrazioni.



Preparazione:

In questo caso caso la frolla l'avevo già preparata qualche settimana fà secondo le modalità indicate nella sua ricetta e l'avevo poi congelata, mi è quindi bastato scongelarne un pezzo del peso giusto.

Ho steso la frolla fra due fogli di carta forno fino a ottenere un cerchio leggermente più grande della base della tortiera (20cm), ho messo della carta forno sulla base della teglia, adagiato la frolla e aggiustato bene il bordo, ho cosparso la superficie con delle piccole palline in ceramica e infornato e cotto in bianco a 180°C per una ventina di minuti scarsi (tempi e modalità di cottura possono variare da forno a forno). Se non avete queste palline potete usare i classici fagioli secchi oppure ricordarsi di bucherellare molto la superficie della torta con i rebbi della forchetta altrimenti in cottura si solleva.
Nel frattempo ho preparato il ripieno.

Ho montato a neve fermissima gli albumi con un pizzichino di sale e li ho tenuti da parte. Ho sbattuto bene i tuorli con lo zucchero a velo poi ho aggiunto il burro ammorbidito e tagliato a pezzetti, i due tipi di cacao e amalgamato con un cucchiaio di legno, infine ho aggiunto gli albumi montati a neve al composto cercando di non farli smontare.

Non appena la base della crostata mi è sembrata pronta, ho lasciato il forno acceso, rimosso tutte le palline di ceramica (occhio che scottano), versato il composto di cioccolata all'interno della crostata, livellato bene, re-infornato in forno ancora caldo e cotto una decina di minuti a 180°C (tempi e modalità di cottura possono variare da forno a forno) poi ho spento il forno e lasciato la crostata al suo interno per diversi minuti fintanto che si è formata una crosticina sulla superficie. Detto fra noi la crosticina nella mia versione è rimasta appena accennata, mi toccherà riprovare per azzeccare il giusto punto di cottura. Quindi l'ho rimossa dal forno e lasciata raffreddare nella sua teglia. Comunque, anche se non si dovesse formare la crosticina sulla superficie, la torta è sufficientemente golosa ;-)

Quando la torta è fredda è possibile aprire la teglia e porzionarla con cautela.
A questo punto armatevi di cucchiaino e servitevi, l'ideale è avere a portata di mano un bicchiere con del vino bianco dolce fresco da accompagnare il dessert, tipo una Malvasia Dolce Frizzante DOC dei Colli Piacentini.
Anche se non è quella originale di Vigolo Marchese ......... è buona!

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Torta con crema inglese senza glutine

>> 26 aprile 2013

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A Tagliolo Monferrato, su quelle prime colline che finiscono poi con il confondersi con le piccole montagne dell'Appennino Ligure-Piemontese, fino a quattro anni fà c'era la Trattoria Da Gino, gestita con estrema abilità da una coppia locale un po' avanti con gli anni che aveva fatto dei suoi primi (raviolini al plin e tagliolini fatti in casa) un vero e proprio cavallo di battaglia, tanto che molti Milanesi e Genovesi passavano da quel locale nel fine settimana per deliziarsi con i veri sapori di una volta. Poche portate, quasi sempre le stesse, a parte qualche piccola variazione dovuta alla stagionalità ma tanta tanta cura nella preparazione dei cibi e tanto amore verso la scelta delle materie prime che portavano il Sig. Gino a svegliarsi di buon ora per andare al mercato del pesce e della frutta e verdura di Genova e selezionare i prodotti più adatti per la sua cucina. Un'abile fusione fra sapori Piemontesi e Liguri, qui infatti si mangiavano i ravioli mica gli agnolotti, e le frittelle di baccalà ma anche un ottimo fritto misto alla Piemontese.
A fine pasto, il dessert classico era una profumata e delicata cremina all'inglese nella quale tuffare biscottini e una fetta di torta ricchi di sapore. Non era un locale con cucina per celiaci e l'ho frequentato fino a poco prima della diagnosi, nel frattempo la Trattoria è stata chiusa perchè il Sig. Gino ha deciso di gustarsi il meritato riposo.
La ricetta di oggi è quindi una riproposta di quel semplice dessert che ci ha deliziato tante volte a fine pasto, questa volta in versione gluten free.

Ingredienti per la torta o plumcake (4 persone):
  • 180gr farina senza glutine per dolci Biaglut oppure altra farina per dolci (*)
  • 180gr zucchero semolato
  • 80gr burro di buona qualità
  • 50ml latte intero
  • 10gr lievito per dolci (*)
  • 2 uova intere, separare turli da albumi e conservare entrambi
  • zest di limone 
  • zucchero a velo (*)
  • sale
Ingredienti per la crema inglese (4 persone):
  • 300ml latte intero
  • 80gr zucchero semolato
  • 3 tuorli
  • mezza bacca di vaniglia o dello zest di limone

(*) per i celiaci: utilizzare solo i prodotti elencati nelle categorie "farina - mix - preparati per dolci" , "lievito" e "zucchero a velo" del Prontuario A.I.C. attualmente in vigore oppure prodotti che siano chiaramente dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche e integrazioni.


Ho setacciato la farina e l'ho miscelata con il lievito, ho fatto fondere il burro a bagno maria (in alternativa usare il microonde). Con il minipimer ho montato a neve ben ferma i due albumi con un pizzico di sale. Nella ciotola del Kitchen Aid ho sbattuto i due tuorli con lo zucchero per mescolarli poi aggiunto gli altri ingredienti (farina, lievito, burro fuso e latte) alzando a velocità a 4 e mescolando con cura fino a ottenere un impasto omogeneo.  Ho aggiunto gli albumi e li ho incorporati al composto mescolando dal basso verso l'alto in modo da non farli smontare. Ho imburrato e infarinato leggermente l'interno dello stampo rettangolare da plum cake (va bene anche uno rotondo), ho versato il composto e cotto in forno già caldo per almeno una mezz'ora a 175°C (tempi e temperature puramente indicativi e variabili da forno a forno, vale la prova stecchino per verificare che la cottura sia ottimale).
Far raffreddare e spolverizzare con zucchero a velo a piacere.
La teglia è piccolina e cuocio il plum cake nel fornetto elettrico; per evitare che la superficie bruci o si scurisca eccessivamente, la copro con un paio di fogli di carta da forno.

Nel frattempo ho preparato la crema inglese.
Ho aperto la mezza bacca di vaniglia a metà tagliandola per il lungo e ho versato i semini neri in un pentolino poi ci ho messo pure la bacca e aggiunto il latte. Ho fatto scaldare il latte fin quasi a portarlo a ebollizione, in un altro pentolino ho amalgamato bene con la frusta del minipimer i tre tuorli con lo zucchero, ho messo un colino su questo pentolino e versato il latte in modo da trattenere nel colino i semini e il pezzo di bacca di vaniglia. Ho messo il composto sul fuoco e fatto cuocere, mescolando con cura (inizialmente con la frusta a mano poi con un cucchiaio), fintanto che la crema ha cominciato a velare il cucchiaio. Occhio che non deve prendere il bollore, altrimenti impazzisce! Ho tolto la crema dal fuoco e l'ho versata in una piccola pirofila, ho coperto a velo con della pellicola trasparente per evitare che, si crei quella fastidiosa patina sulla superficie quando la crema si raffredda.

La cremina va servita a temperatura ambiente o appena tiepida, in coppette monodose e accompagnata con la torta tagliata in grossi pezzi (ved. foto in alto).
Se avete dei biscottini di frolla senza glutine, provatela anche con quelli.





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Panbrioche senza glutine di Olga&Emanuela

>> 22 aprile 2013

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Buon giorno!

Un doveroso grazie a Olga & Emanuela del blog "Un cuore di farina senza glutine" che hanno condiviso la ricetta delle brioches Sicule senza glutine in rete e, soprattutto, si son fatte un grande mazzo a trovare le giuste dosi per rendere questa ricetta perfetta (e non solo questa!) e un grazie di cuore anche a Lidia che al corso di Milano ci aveva deliziato con la sua simpatia e bravura, preparando queste prelibatezze.
Con la ricetta del blog di Olga & Emanuela ho preparato un panbrioche da utilizzare per la colazione, ho solo aumentato leggermente lo zucchero ma tutte le altre dosi e gli ingredienti sono uguali a quelli delle loro brioches con il tuppo.

Tempi di preparazione:
  40 minuti (escluse lievitazioni e cottura)

Tempi di lievitazione:  2 ore e 45 minuti

Tempi di cottura:  30 minuti circa


Ingredienti:


  • 268gr di mix senza glutine per impasti lievitati di Olga&Emanuela, mischiando farine Farmo, Pandea e Agluten come indicato in questo post -> http://uncuoredifarinasenzaglutine.blogspot.it/2010/06/mix-di-farine-dietoterapeutiche-per.html
  • 95gr di liquidi, metà acqua e metà latte (tenere separato dall'altro quantitativo di sola acqua)
  • 68gr acqua (tenere separata dagli altri liquidi sopra indicati)
  • 60gr di burro ammorbidito
  • 26gr di sciroppo di glucosio
  • 35gr zucchero semolato
  • 12gr lievito di birra fresco in cubetto
  • 1 presa di sale
  • 1 uovo intero
  • buccia grattugiata di mezzo limone o di arancia, si possono anche usare entrambe (preferibilmente usare frutti non trattati in superficie)
  • 1 tuorlo più un goccino di latte per spennellare la superficie del panbrioche (Lidia aveva suggerito di usare la panna ma non ne avevo in casa)
  • granella di zucchero senza glutine q.b. (*)


(*) per i celiaci: utilizzare solo i prodotti elencati nella categoria "decorazioni per dolci" del Prontuario A.I.C. attualmente in vigore oppure prodotti che siano chiaramente dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche.

Lo sciroppo di glucosio è sempre idoneo per i celiaci.


Procedimento:

Ho preparato il lievitino, mettendo nella ciotola del KA: 68gr di mix di farine e i 68gr di acqua nella quale avevo sbriciolato e sciolto bene il lievito di birra insieme a un pizzico di zucchero. Ho trasferito il lievitino in una ciotola di plastica, coperto con pellicola trasparente e messo nel forno spento a lievitare per 45minuti (per il primo quarto d'ora ho lasciato accesa solo la luce interna del forno perchè la temperatura in casa non era alta).

Al termine della lievitazione ho versato nella ciotola della planetaria il restante mix di farine (200gr), i 95gr di liquidi, il burro ammorbidito e tagliato in pezzetti, lo sciroppo di glucosio, lo zucchero semolato, un pizzichino di sale, l'uovo intero e lo zest di agrumi. Ho azionato l'interruttore e, nel giro di pochi minuti, ho ottenuto un impasto soffice ma molto colloso. L'ho lasciato nella ciotola del KA e messo a lievitare per 2 ore nel solito forno spento.

Trascorso questo tempo ho messo della carta forno sulla teglia, ho versato al centro l'impasto e ho cercato di dargli una forma accettabile a otto con le mani ben infarinate. Operazione parzialmente riuscita per la mia inettitudine con questi tipi di impasto collosi e con i dolci più in generale. Ho poi sbattuto il tuorlo d'uovo con il latte e pennellato bene la superficie del panbrioche, infine ho cosparso con una manciata di granella di zucchero.

Ho quindi infornato in forno statico già caldo (190°C) e cotto per una mezz'ora. I tempi e le temperature di cottura possono variare da forno a forno.

A lè propri brit!



Nonostante la forma approssimativa e la superficie piuttosto butterata che mi ha convinto a chiamarlo "brut ma bon", il panbrioche mi è piaciuto tanto e non ha nulla a che vedere con certi panbrioche glutenfree industriali che avevo assaggiato a una fiera, l'ho conservato in un sacchetto di plastica ben chiuso e si è mantenuto morbido anche nei due giorni successivi. Il suo profumo è ottimo, ancora grazie a Emanuela, Olga e Lidia.

NOTA:
prendendo spunto da una richiesta che mi è stata mandata via email in cui si chiede se è possibile non utilizzare una delle tre farine che compongono il mix sopra indicato, vi dico che le nostre farine senza glutine non sono tutte uguali, non è come per le farine tipo 0 o 00 che sono abbastanza simili fra di loro (ci può essere quella di miglior qualità e quella che vale meno ma le caratteristiche non differiscono così tanto). Le nostre farine invece sono tanto diverse le une dalle altre e, sostituendo un tipo di farina con un altro, il risultato finale cambia, eccome! Innanzitutto le nostre non sono vere e proprie farine che derivano dalla macinatura di un solo cereale ma sono dei preparati e si compongono di tanti diversi ingredienti e addensanti che fan si che vi siano queste differenze.
Il rischio è quindi quello di ritrovarsi con un panbrioche che si sbricola, che non è morbido, che ha magari un retrogusto troppo marcato.


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Plum-cake allo yogurth e olio senza glutine

>> 16 aprile 2013

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Ricette di plum-cake ne ho già pubblicate alcune ma non vedo perchè non aggiungerne ancora una visto che al mattino mi piace mangiarli per la colazione e non sarà sicuramente l'ultima ;-)))))). Da diversi mesi non acquisto più biscotti industriali senza glutine e opto per semplici fette croccanti di grano saraceno spalmate con della buona marmellata oppure dei plum-cakes o torte che faccio in casa. I miei acquisti mensili si limitano quindi a dei gran pacchi di farine di varie marche per mixarle insieme, alcuni pacchi di pasta e fette croccanti da usare come crackers. Prima di esser diagnosticata avevo un paio di tipi di farine in casa, da quando ho scoperto di esser celiaca, il numero di farine sempre presenti in dispensa è lievitato notevolmente perchè ogni farina gluten free ha la sua composizione e le sue caratteristiche.

L'altra sera, dopo cena, mi è venuta voglia di farmene uno, ho dato un'occhiata fra le ricette che avevo salvato nel computer e ho scelto il plum-cake con yogurth e olio che avevo letto sul sito Giallo Zafferano.

Ho seguito passo passo la ricetta di quel sito ma utilizzato la farina per dolci Biaglut (quella con la sola dicitura "Farina" e venduta nel pacco da 500gr) per renderla senza glutine.

Ingredienti:

  • 250gr yogurt naturale bianco intero
  • 180gr farina per dolci senza glutine Biaglut (pacco da 500gr!) o altra farina senza glutine per dolci (*)
  • 60gr fecola di patate (*)
  • 140gr zucchero semolato
  • 100ml olio di semi  
  • 3 uova di media grandezza
  • 1 limone preferibilmente non trattato in superficie
  • 1 bustina di lievito chimico in polvere da circa 16/17gr (*) 
  • farina di riso finissima (*)
  • olio di semi per oliare stampo
  • sale
  • 1 stampo da plum-cake 23x11cm.

(*) per i celiaci: utilizzare solo i prodotti elencati nelle categorie "farina", "fecola di patate" , "lievito" e "farina di riso" del Prontuario A.I.C. attualmente in vigore oppure prodotti che siano chiaramente dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche.

NOTE:

lo yogurt naturale (magro o intero), lo yogurt bianco cremoso senza aggiunta di addensanti, aromi o altre sostanze (contenente unicamente yogurt, zucchero e fermenti lattici) e lo yogurt greco (contenente unicamente latte, crema di latte e fermenti lattici) non addizionato di aromi o altre sostanze sono sempre ok per i celiaci, indipendentemente dalla marca.
Altre tipologie di yogurth devono invece esser presenti sul prontuario degli alimenti AIC in vigore o avere il claim "senza glutine" in etichetta come da Reg. CE N° 41/2009 e successive modifiche e integrazioni.
Gli oli di semi sono tutti ok per i celiaci, indipendentemente dalla marca e dalla tipologia (es. girasoli, arachide ...ecc.).


Questa foto serale non è un gran chè, è solo per farvi vedere quanto è lievitato

Preparazione:

Questo plum cake è veloce da preparare, in poco più di mezz'ora si è in grado di infornarlo. Il lavoro di impastamento l'ho fatto fare al Kitchen Aid anche perchè non l'avevo ancora utilizzato nella preparazione di una torta. E' venuto benissimo, qui sopra vi metto la foto scattata poco dopo averlo sfornato. E' lievitato tantissimo!

Nella ciotola del KA ho sbattuto appena le uova in modo da amalgamare bene tuorli e bianchi (senza montarli!) poi ho gradatamente aggiunto i vari ingredienti continuando a mescolare a bassa velocità: olio di semi di girasole, il zest di un limone, lo yogurth, lo zucchero, la farina e la fecola. Ho aggiunto un pizzico di sale e amalgamato bene alzando leggermente la velocità (4).
Nel frattempo ho oliato con un pennellino l'interno dello stampo da plum-cake, sia la base che le pareti e ho infarinato con un po' di farina di riso. Ho rimosso la farina in eccesso, ho versato l'impasto, livellato bene la superficie per eliminare anche eventuali bolle d'aria (basta battere lo stampo sul piano di lavoro), infornato in forno già caldo e cotto per una quarantina di minuti a 180°C (i tempi e le temperature di cottura possono variare da forno a forno). La cosa migliore è effettuare la prova stecchino verso fine cottura per valutare se è cotto, se estraendolo rimane asciutto significa che il plum-cake è cotto.
Ho fatto raffreddare bene nello stampo e poi l'ho rovesciato. Nel raffreddarsi si è un poco abbassato da un lato ma penso sia anche dovuto alla cottura nel mio baby fornetto.


Il sapore è buono, la consistenza morbida anche dopo due/tre giorni, è ottimo per la colazione o un tè, secondo me è fondamentale mettere nell'impasto lo zest di limone per dare un tocco di acidità e aroma all'impasto a base di yogurth e olio di semi.


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