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Torta salata con melanzane, porri e caprino senza glutine

>> 25 agosto 2013

© Riproduzione riservata.

Ricetta con indicazioni sia per il microonde che il forno normale.


Le verdure nei Paesi Bassi non sono il massimo come sapore anche perchè, nella maggior parte dei casi, sono dei prodotti di serra che il sole lo vedono solo artificialmente grazie a potenti sistemi di illuminazione, anche il sistema di irrigazione e concimazione sono spesso altamente tecnologici e gestiti da computer in modo che l'attività dell'uomo sia limitata al massimo. Atterrando a Schiphol, l'aeroporto vicino Amsterdam, di sera non è infrequente vedere delle grosse chiazze rischiarate in mezzo ai campi, sono le serre illuminate a giorno.
Oggi però avevo voglia di una torta salata e mi sono lasciata tentare dall'acquisto di melanzane, porri e un formaggio di capra Geintekaas Jong Belegen che non avevo ancora assaggiato.
Da amante dei formaggi devo però dire che i nostri formaggi di capra sono più saporiti rispetto a quelli Olandesi, questo aveva la consistenza di una toma e un sapore appena accennato di latte caprino; la prossima volta dovrò provare con un formaggio Oud anzichè Jong, quindi maggiormente stagionato.

Per la base di questa torta ho utilizzato la ricetta della pasta matta di Olga&Emanuela del blog "Un cuore di farina senza glutine" che ho già usato tante volte.

Le farine che trovate elencate poco più avanti sono tutte farine senza glutine, presenti nel Prontuario AIC e inserite nel Registro Alimenti senza glutine del Ministero della Salute; tutti gli altri ingredienti sono invece "naturalmente privi di glutine".
Gli ingredienti sotto indicati sono per una teglia da 26cm di diametro ma vanno bene anche per la teglia crisp diam. 29cm del forno a microonde che ha comunque un bordo piuttosto basso.

Ingredienti per la base di pasta matta:
  • 100gr del mix di farine per pane e focacce senza glutine di Olga&Manu (così composto: 56gr di Mix per pane della Nutrifree, 24gr di preparato per pane-pizza-focaccia della Farmo, 20gr di farina Il Forno di Olivia della Pandea)
  • 150gr di farina senza glutine Glutafin Select
  • 100ml acqua
  • 4 cucchiai da minestra di olio e.v.o.
  • sale q.b.

Ingredienti per la farcitura:
  • 420gr melanzana lunga
  • 230gr porro
  • 170gr formaggio di capra, tipo toma
  • 3 uova intere 
  • 1 spicchio d'aglio
  • olio extravergine di oliva
  • peperoncino
  • brodo vegetale senza glutine
  • Parmigiano Reggiano grattugiato
  • sale

Preparazione:


Per prima cosa ho preparato la pasta matta, ho versato tutte le farine sulla spianatoia, ho aggiunto l'olio, l'acqua e regolato di sale e impastato tutti gli ingredienti fino a ottenere una bella pasta liscia, omogenea e compatta. Di solito prima incorporo gli ingredienti in una grossa ciotola aiutandomi con una spatola poi verso tutto sulla spianatoia e impasto con le mani fino a ottenere la palla di impasto). Ho avvolto la palla nella pellicola trasparente per evitare che asciugasse e mi sono dedicata al ripieno.

Ho pulito le verdure e tagliato il porro a rondelle, utilizzando tutta la parte bianca e una buona parte di quella verde (circa 160gr di porro in totale). In una padella ho scaldato dell'olio etravergine di oliva e ho fatto soffriggere lentamente uno spicchio d'aglio tagliato a metà. Ho poi rimosso l'aglio e versato la melanzana tagliata a cubettini, ho incoperchiato e fatto cuocere su fiamma bassa. Se il composto dovesse asciugare troppo, aggiungere un poco di brodo vegetale (nel caso in cui si usino dadi o preparati per brodo industriali, ricordarsi che devono essere "senza glutine").
Dopo alcuni minuti ho versato in padella anche le rotelle di porro, regolato di sale e stufato le verdure al dente. Ho quindi spento la fiamma e tenuta da parte a raffreddare.
In una ciotola ho versato le verdure ormai intiepidite, le uova, aggiunto il formaggio di capra tagliato a julienne con la grattugia a fori grandi, macinato del peperoncino, regolato di sale e mescolato con cura il composto.

Ho steso la pasta matta con il mattarello, posizionandola fra due fogli di carta forno, a una misura leggermente maggiore rispetto alla teglia. Ho adagiato il disco di pasta sulla teglia che avevo in precedenza ricoperto con carta forno e ho sistemato i bordi (nel caso del microonde, usare la teglia crisp con bordo basso diam. 29cm.), ho bucherellato la superficie con i rebbi della forchetta. Infine ho versato il ripieno e l'ho livellato e distribuito uniformemente con il dorso di un cucchiaio, poi ho ultimato la preparazione cospargendo un po' di Parmigiano Reggiano grattugiato sulla superficie.

Cotture:

  • nel forno a microonde: usare la funzione crisp e cuocere per 15 minuti circa;
  • nel forno normale: preriscaldare il forno a 180°C e cuocere per circa 30 minuti.
Tempi e modalità di cottura possono variare da forno a forno.





© Riproduzione riservata.
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Pasta con speck, spinaci e ricotta (senza glutine)

>> 3 agosto 2013

© Riproduzione riservata.



La ricetta di questa pasta, veloce e semplice, ci era stata proposta a cena durante la  settimana di vacanza presso l'Hotel Michela di Malè in Trentino.
Mi era piaciuta e ho cercato di riprodurla a casa, sicuramente è un piatto più adatto per climi un po' più freschi come la montagna oppure da tenere a mente a partire dal mese di Settembre in avanti.


Ingredienti per quattro persone:
  • 340gr di tagliatelle senza glutine Biaglut oppure altra pasta lunga all'uovo senza glutine (*)
  • 160gr di speck in un'unico pezzo (*)
  • 100gr di spinaci freschi e teneri
  • 6 cucchiai di ricotta fresca (intendo cucchiai grandi da minestra)
  • 1 cipolla medio-piccola
  • olio extravergine di oliva
  • sale, pepe
  • Parmigiano Reggiano grattugiato


(*) questi ingredienti sono a rischio per i celiaci; utilizzare pertanto solo i prodotti elencati nelle categorie "pasta - gnocchi" e "salumi" del Prontuario A.I.C. attualmente in vigore oppure prodotti che siano chiaramente dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche e integrazioni.


Preparazione:

In una padella scaldare dell'olio e.v.o. e far soffriggere su fiamma bassa la cipolla tritata finemente, poco dopo aggiungere lo speck tagliato a julienne e, non appena il grasso comincia a sciogliersi, aggiungere gli spinaci affettati a striscioline. Far stufare su fiamma bassa e coperto poi aggiungere la ricotta a cucchiaiate e mantecare con 3-4 cucchiai di acqua di cottura della pasta, pepare a piacere e mescolare per creare una cremina di ricotta che avvolga gli altri ingredienti (non ho salato perchè il sughetto mi è sembrato sufficientemente saporito, fate vobis).

Far cuocere la pasta al dente in abbondante acqua salata, scolarla e saltarla brevemente nel condimento messo nuovamente sul fuoco, mescolando con cura per insaporirla. Impiattare, versare del Parmigiano Reggiano grattugiato e guarnire con un qualche striscia di speck. Ricettina veloce ma gustosa!



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Linguine senza glutine con alici

>> 24 luglio 2013

© Riproduzione riservata.



Estate, voglia di pesce, ancora di più che in inverno, voglia di piatti veloci, con condimenti leggeri e brevi cotture. Un giro dal pescivendolo per vedere cosa propone il pescato del giorno è d'obbligo: calamari e gamberi costano troppo, il tonno e lo spada idem, le acciughe hanno però un buon prezzo e anche un ottimo aspetto.
Che cosa sforna oggi la cucina?
Un piatto di pasta e alici che sa di mare, un mix di Liguria e Sicilia per via delle olivelle Taggiasche e dei capperini di Pantelleria.

Ingredienti per due persone:
  • 200gr di acciughe (alici) fresche, il peso si riferisce al prodotto ancora da pulire
  • 180gr linguine senza glutine Biaglut o altra pasta lunga senza glutine (*)
  • 1 spicchio d'aglio
  • una manciata abbondante di olivelle Taggiasche
  • alcuni capperi di Pantelleria sotto sale
  • prezzemolo q.b.
  • peperoncino q.b.
  • olio extravergine di oliva
  • vino bianco secco


(*) questi ingredienti sono a rischio per i celiaci; utilizzare pertanto solo i prodotti elencati nella categoria "pasta" del Prontuario A.I.C. attualmente in vigore oppure prodotti che siano chiaramente dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche e integrazioni.


Preparazione:

Ho cominciato con il dissalare i capperi, cambiandogli l'acqua alcune volte. Ho quindi risciacquato sotto l'acqua corrente le acciughe che mi ero fatta pulire dal pescivendolo.

In una ampia padella ho versato dell'olio e fatto rosolare uno spicchio d'aglio, tagliato in due parti, lentamente su fiamma bassa; ho macinato anche un po' di peperoncino. Ho quindi rimosso l'aglio, aggiunto le acciughe spezzettate e, poco dopo, ho sfumato appena con del vino bianco secco, ho aggiunto dei piccoli e profumati capperi e le olive, spento il fornello dopo un paio di minuti perchè le acciughe non cuociono molto (non devono assolutamente disfarsi).

Ho cotto le linguine al dente e le ho spadellate nel condimento, cospargendo con un trito di prezzemolo fresco, impiattato e servito. Tutto qui

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Pasta senza glutine con crema di peperoni e basilico

>> 19 luglio 2013

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Il profumino che sprigiona questo condimento è davvero invitante

Qualche mese fà il progetto Rifatte Senza Glutine aveva ripresentato la ricetta di Elena, biologa e autrice del blog "La celiaca pasticciona". Purtroppo non ero riuscita a partecipare in quella data ma mi ero riproposta di provare la ricetta di Elena alla prima occasione; avendo fra gli ingredienti peperoni, pomodori e basilico ho voluto però aspettare la stagione più propizia per poter ottenere un piatto dal sapore ancora più intenso.

Oggi a pranzo ho così deciso di cucinare la pasta basandomi sulla ricetta del blog "La celiaca pasticciona" , sostituendo la panna con del formaggio Philadelphia Classico perchè non avevo quell'ingrediente in casa.

Ingredienti per due persone:
  • 180gr di fusilli senza glutine Biaglut oppure altra pasta corta senza glutine (*)
  • 20 foglie di basilico di medie dimensioni
  • 2 pomodori perini maturi (circa 260gr peso complessivamente)
  • 1 peperone rosso (circa 200gr peso)
  • 1 spicchio d'aglio
  • 1 pezzetto di cipolla
  • 1 cucchiaio da minestra di formaggio Philadelphia Classico (circa 30gr peso) oppure altro formaggio spalmabile (*)
  • olio extravergine di oliva
  • sale, peperoncino


(*) questi ingredienti sono a rischio per i celiaci; utilizzare pertanto solo i prodotti elencati nelle categorie "pasta - gnocchi" e "formaggi light - spalmabili - a fette" del Prontuario A.I.C. attualmente in vigore oppure prodotti che siano chiaramente dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche e integrazioni.


Preparazione:

Ho lavato i pomodori e li ho sbollentati per 5 minuti in acqua bollente poi li ho pelati e tagliati, ho rimosso i semini e l'acqua di vegetazione e tenuti da parte.
In una padella ho scaldato dell'olio e.v.o. e fatto soffriggere su fiamma bassa uno spicchio d'aglio tagliato in due parti, dopo alcuni minuti ho rimosso una delle due metà di aglio, aggiunto la cipolla tritata e fatto stufare brevemente, poi ho aggiunto il peperone che avevo in precedenza lavato, pulito e tagliato in pezzetti. Dopo alcuni minuti di cottura con il coperchio, ho aggiunto i pezzi di pomodoro, salato, macinato del peperoncino e portato a cottura su fiamma bassa.
Non appena i peperoni mi son sembrati cotti, ho spento il fuoco e versato il condimento nel bicchiere del minipimer, ho aggiunto le foglie di basilico e il Philadelphia Classico e frullato il composto.

Nel frattempo ho cotto la pasta e l'ho semplicemente condita con questo saporita crema di peperoni e basilico. Davvero buona, grazie Elena per la ricetta!



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Pasta senza glutine con salvia e pancetta

>> 17 luglio 2013

© Riproduzione riservata.



Una decina di giorni fa siamo partiti per la prima tranche di vacanze estive e abbiamo trascorso una settimana in Val di Sole in Trentino. Alloggiavamo presso l'Hotel Michela di Malè e da li si partiva tutti i giorni per effettuare delle escursioni a piedi alla scoperta delle bellezze naturali della valle. Una settimana è poco però il meteo è stato tutto sommato clemente, a parte un paio di acquazzoni pomeridiani sul sentiero di ritorno, e ci ha quindi permesso di conoscere meglio e apprezzare questra zona che non avevamo mai visitato. L'Hotel Michela, a conduzione familiare, si è dimostrato una valida scelta; cucina buona ma più semplice e un po' meno particolare e variegata rispetto a quella dello Sporthotel Griesfeld in Valle Aurina presso il quale avevamo soggiornato un paio di anni fà, soddisfacenti le porzioni, gentile e efficiente il servizio. Ho in mente di scrivere un post sulla Val di Sole, quasi sicuramente nell'altro blog e quindi avrò sicuramente modo di ritornare sull'argomento.
La ricetta di questa pasta, veloce e semplice, ci era stata proposta a cena la scorsa settimana all'Hotel Michela. La salvia utilizzata è invece quella del bel vaso di Salvia Officinalis che ho in giardino e che è riuscita a sopravvivere agli ultimi inverni pazzerelli e alle estati così torride.

Come li cuciniamo oggi?

Ingredienti per due persone:
  • 180gr di fusilli senza glutine Biaglut oppure altra pasta corta senza glutine (*)
  • 90gr di pancetta arrotolata (*)
  • 12 foglie di salvia di medie dimensioni
  • 1 spicchio d'aglio
  • olio extravergine di oliva
  • sale, pepe
  • Parmigiano Reggiano grattugiato
  • 2 piccoli rametti di salvia per decorare i piatti


(*) questi ingredienti sono a rischio per i celiaci; utilizzare pertanto solo i prodotti elencati nelle categorie "pasta - gnocchi" e "salumi" del Prontuario A.I.C. attualmente in vigore oppure prodotti che siano chiaramente dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche e integrazioni.


Preparazione:

In una padella scaldare dell'olio e.v.o. e far soffriggere su fiamma bassa uno spicchio d'aglio tagliato in due, rimuovere l'aglio, aggiungere la pancetta spezzettata grossolanamente e, non appena comincia a diventare traslucida, togliere la padella dal fuoco, aggiungere la salvia e tenere da parte, regolando di sale se necessario (non ne ho aggiunto perchè la pancetta era piuttosto speziata e saporita). La salvia comincerà a sprigionare il suo aroma e a fondersi con il grasso della pancetta e l'olio, creando un gustoso condimento.

Far cuocere la pasta al dente, scolarla e saltarla brevemente nel condimento messo nuovamente sul fuoco, mescolando con cura per insaporirla. Impiattare, versare del Parmigiano Reggiano grattugiato, macinare del pepe nero a piacere, guarnire con un mazzetto di salvia e servire. Ricettina veloce ma gustosa!



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Quiches monoporzione senza glutine con spinaci e crescenza

>> 15 luglio 2013

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Dalla parrucchiera su una rivista di cucina avevo letto una ricetta di quiches con spinaci, crescenza e Brie che mi aveva incuriosita. Per la cena di ieri sera ho preparato delle mini quiches ispirandomi parzialmente a quelle che avevo visto sulla rivista, riducendo però il quantitativo e la tipologia di formaggi usati. Ovviamente son state cucinate in versione gluten free, utilizzando la solita ricetta di Olga & Emanuela del blog "Un cuore di farina senza glutine" per quanto riguarda la preparazione della pasta matta che trovo molto adatta per questa tipologia di preparazioni e anche veloce da realizzare. Ieri però non l'ho impastata a mano ma ho fatto lavorare il KitchenAid che era stato fermo una settimana abbondante causa nostre ferie.

Ingredienti per la base di pasta matta:
  • 150gr del mix di farine per pane e focacce senza glutine di Olga&Manu (così composto: 84gr di Mix per pane senza glutine della Nutrifree, 36gr di preparato per pane-pizza-focaccia senza glutine della Farmo, 30gr di farina senza glutine Il Forno di Olivia della Pandea)
  • 225gr di farina senza glutine Glutafin Select
  • 220ml acqua
  • 6 cucchiai da minestra di olio e.v.o.
  • sale q.b.

Ingredienti per la farcitura di 6 mini quiches:
  • 6 stampini rotondi in terracotta o ceramica con bordo basso diam. 10,5cm
  • 300/350gr di spinaci teneri e giovani (il peso si riferisce al prodotto già lavato e pulito)
  • 250gr di formaggio crescenza
  • 3 cucchiai da minestra di Parmigiano Reggiano grattugiato
  • 2 uova intere grandi
  • 1 spicchio d'aglio
  • 1/2 cipolla bianca
  • olio extravergine di oliva
  • burro 
  • sale, pepe, qualche fogliolina di maggiorana fresca



Preparazione:

Per prima cosa ho preparato la pasta matta: ho versato tutte le farine nella ciotola del KitchenAid, ho aggiunto l'olio, l'acqua e regolato di sale e impastato tutti gli ingredienti con il gancio a bassa velocità fino a ottenere una bella pasta liscia, omogenea e compatta. Ho avvolto la palla nella pellicola trasparente per evitare che asciugasse e mi sono dedicata al ripieno.

In una padella capiente ho fatto scaldare dell'olio e.v.o. , rosolato a fiamma bassa uno spicchio d'aglio tagliato a metà e prima che diventasse dorato, ho rimosso i due pezzi di aglio e aggiunto la cipolla tritata. L'ho fatta rosolare lentamente poi ho aggiunto gli spinaci, incoperchiato e lasciato stufare appena. Ho fatto raffreddare leggermente la verdura, l'ho strizzata bene per togliere l'acqua in eccesso e tritata grossolanamente.

In una ciotola ho versato gli spinaci tritati poi ho aggiunto le due uova, lo stracchino a pezzettini, la maggiorana sminuzzata, il Parmigiano Reggiano grattugiato, ho regolato di sale e pepe a piacere e amalgamato gli ingredienti. Nel caso in cui il composto dovesse risultare troppo asciutto, aggiungere ancora un tuorlo o un uovo intero (dipende dalla grandezza delle uova utilizzate).

Ho steso la pasta matta fra due fogli di carta forno con il mattarello a uno spessore uniforme di circa 4mm (foto 1) poi ho ritagliato 6 dischi di pasta di diametro leggermente maggiore rispetto a quello degli stampini (foto 2-3).


Ho imburrato leggermente ciascuno stampo e l'ho foderato con un disco di pasta (foto 4), facendolo aderire bene al fondo e alle pareti dello stampino poi con i rebbi della forchetta ho sistemato i bordi e bucherellato la superficie (foto 5).




Ho suddiviso il ripieno nei 6 stampini monoporzione, ho livellato la superficie (foto 6), infornato in forno già caldo e cotto a 180°C per circa 25/30 minuti (tempi e modalità di cottura possono variare da forno a forno).




Servire le quiches negli stampini monodose, si prestano bene anche per un'antipasto o un simpatico buffet. Le torte salate sono deliziose anche cotte in anticipo e poi consumate a temperatura ambiente in questa calda stagione.


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Gnocchi di patate senza glutine al pesto

>> 1 luglio 2013

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Non ero ancora riuscita a testare il preparato per pasta della ditta Senzaltro di Lecce e mi ero ripromessa di farlo nel weekend, l'occasione mi è stata data dal rientro di Andrea per qualche giorno. Niente di meglio che preparare un buon piatto di gnocchi al pesto per il pranzo della domenica visto che lui non riesce a mangiare questa pietanza normalmente nei Paesi Bassi.
Sabato avevo già preparato il pesto utilizzando la mia solita e collaudata ricetta e due profumatissimi mazzetti di basilico di Prà che avevo acquistato dal negozio di frutta e verdura, in tarda mattinata abbiamo invece preparato gli gnocchi. Nonostante si fosse fatto un po' tardi dopo la rilassante passeggiata nei boschi, grazie all'aiuto di Andrea siamo comunque riusciti in poco più di un'ora a preparare e gustare questa prelibatezza.
Il preparato per pasta Senzaltro si è rivelato molto idoneo, gli ingredienti sono pochi e semplici: amido di mais, farina di riso, fecola di patate, fiocchi di patate, sciroppo di glucosio disidratato, farina e guar e xantano (addensanti).

Per la preparazione degli gnocchi occorrono solo patate, farina, uova e sale ma la scelta dei giusti ingredienti è fondamentale per la buona riuscita di questa semplice ricetta. Le dosi sono spannometriche anche perchè la quantità di farina da utilizzare è in funzione del tipo di patate che si scelgono. Sono da preferire le patate vecchie e farinose che rilasciano meno liquido e richiedono quindi una minor aggiunta di farina nell'impasto, per esempio c'è chi preferisce quelle rosse rispetto alle altre. In casa avevo delle patate vecchie di buona qualità, piuttosto farinose ma a pasta gialla e ho usato quelle.

Ingredienti per due persone:

Condimento:

pesto come da ricetta base -> http://unaceliacaincucina.blogspot.it/2008/03/pesto.html


Che ne dite, forse così si vede meglio quanto sono morbidi e deliziosi?

Preparazione:

ho risciacquato le patate con la buccia (scegliendole tutte di dimensioni simili in modo che potessero cuocere uniformemente) e le ho messe in una pentola ricoprendole con acqua fredda, l'ho portata a bollore e ho fatto cuocere fintanto che, bucherellando le patate con uno stecchino, mi sono sembrate cotte al punto giusto. Le ho spellate fintanto che erano bollenti, utilizzando il trucchetto che avevo letto in rete e che mi consente di non bruciarmi le dita. In pratica si taglia ogni patata a metà altezza e si posiziona la parte tagliata sul fondo dello schiacciapatate poi si preme a fondo: la polpa viene spremuta nella ciotola sottostante e la buccia rimane all'interno dell'attrezzo. Basta quindi rimuoverla e schiacciare allo stesso modo tutte le altre mezze patate et voilà. No bruci, no scotti più mano!

Sulla spianatoia ho raccolto la purea di patate, messo l'uovo e il sale e aggiunto un po' di preparato per pasta Senzaltro, ho iniziato a impastare e aggiunto altro preparato per pasta a cucchiaiate fintanto che ho ottenuto un composto omogeneo ma morbido e compatto, facilmente lavorabile.
Ho quindi tagliato l'impasto in pezzi e, rotolandolo sotto alle dita, ho ricavato dei filoncini di circa 2cm di diametro, ho tagliato dei tocchetti che ho messo sulla spianatoia con farina di riso finissima consentita (*) a far riposare nell'attesa che bollisse la pentola con l'acqua. Questa volta non ho rigato gli gnocchi con i rebbi della forchetta perchè era già piuttosto tardi, la rigatura comunque aiuta a raccogliere meglio il condimento. Non appena l'acqua salata ha iniziato a sobbollire ho versato gli gnocchi e, dopo che sono venuti a galla, ho aspettato solo che prendessero un bollore e poi li ho scolati bene e versati subito nella pirofila con il condimento.
Il risultato è stato ottimo: morbidi e gustosi al palato, perfetta la consistenza e non si sono minimamente sfaldati in cottura!




(*) questo è un prodotto a rischio per i celiaci:
utilizzare solo i prodotti elencati nella categoria "farina di riso" del Prontuario A.I.C. attualmente in vigore oppure prodotti che siano chiaramente dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche e integrazioni.


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Torta salata con pomodori datterini e feta senza glutine

>> 16 giugno 2013

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Ricetta con indicazioni sia per il microonde che il forno normale.


Con la bella stagione una torta salata, magari servita a temperatura ambiente, fà sempre piacere, soprattutto quando il ripieno rievoca la stagione estiva con i suoi profumi e sapori!

Per la base di questa torta ho utilizzato la ricetta della pasta matta di Olga&Emanuela del blog "Un cuore di farina senza glutine" che ho già usato tante volte.

Le farine che trovate elencate poco più avanti sono tutte farine senza glutine, presenti nel Prontuario AIC e inserite nel Registro Alimenti senza glutine del Ministero della Salute; tutti gli altri ingredienti sono invece "naturalmente privi di glutine". 
Gli ingredienti sono per una teglia da 26cm di diametro.

Ingredienti per la base di pasta matta:
  • 100gr del mix di farine per pane e focacce senza glutine di Olga&Manu (così composto: 56gr di Mix per pane della Nutrifree, 24gr di preparato per pane-pizza-focaccia della Farmo, 20gr di farina Il Forno di Olivia della Pandea)
  • 150gr di farina senza glutine Glutafin Select
  • 100ml acqua
  • 4 cucchiai da minestra di olio e.v.o.
  • sale q.b.

Ingredienti per la farcitura:
  • 500gr pomodori datterini
  • 200gr formaggio Feta
  • 2 uova intere da mettere nell'impasto + 1 uovo da aggiungere nel caso in cui l''impasto risulti troppo asciutto
  • timo fresco a piacere oppure quello essiccato
  • origano essiccato a piacere
  • Parmigiano Reggiano grattugiato
  • sale, pepe

Preparazione:


Per prima cosa ho preparatola pasta matta, ho versato tutte le farine sulla spianatoia, ho aggiunto l'olio, l'acqua e regolato di sale e impastato tutti gli ingredienti fino a ottenere una bella pasta liscia, omogenea e compatta. Di solito prima incorporo gli ingredienti in una grossa ciotola aiutandomi con una spatola poi verso tutto sulla spianatoia e impasto con le mani fino a ottenere la palla di impasto). Ho avvolto la palla nella pellicola trasparente per evitare che asciugasse e mi sono dedicata al ripieno.

Ho pulito i pomodori e li ho tagliati in 4 parti per il lungo (lasciando semini e liquido di vegetazione) e li ho messi in una ciotola, ho aggiunto le due uova, il formaggio Feta sbriciolato con le mani in piccoli pezzi, foglioline di timo e origano a piacere, ho pepato e non salato (a mio avviso quel tipo di fomaggio è già sufficientemente saporito) e iniziato a mescolare per amalgamare gli ingredienti. Tuttavia il composto mi è sembrato troppo asciutto e ho aggiunto un altro uovo. Timo e origiano mi piacciono molto e ho messo un bel cucchiaino colmo di origano sbriciolato e circa la metà di timo, regolatevi a piacere secondo i vostri gusti.

Ho steso la pasta matta con il mattarello, posizionandola fra due fogli di carta forno, a una misura leggermente maggiore rispetto alla teglia. Ho adagiato il disco di pasta sulla teglia che avevo in precedenza ricoperto con carta forno e ho sistemato i bordi (nel caso del microonde, usare la teglia crisp con bordo basso diam. 29cm.), ho bucherellato la superficie con i rebbi della forchetta. Infine ho versato il ripieno e l'ho livellato e distribuito uniformemente con il dorso di un cucchiaio, poi ho ultimato la preparazione cospargendo un po' di Parmigiano Reggiano grattugiato sulla superficie.

Cotture:

  • nel forno a microonde: usare la funzione crisp e cuocere per 15 minuti circa;
  • nel forno normale: preriscaldare il forno a 180°C e cuocere per circa 30 minuti.
Tempi e modalità di cottura possono variare da forno a forno.


La torta è saporita e il mix di timo e origano ben si sposa con gli altri ingredienti e completa l'insieme.



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Rifatte senza glutine di Giugno: pasta sfiziosa senza glutine di Tania

>> 15 giugno 2013

© Riproduzione riservata.

Eccoci pian piano arrivati all' appuntamento finale con la 2a edizione delle ricette delle Rifatte Senza Glutine, questa volta è di scena la PASTA SFIZIOSA SENZA GLUTINE di Tania che cura il  blog "Tania senza glutine" .


Con il progetto "Rifatte senza glutine" si parte da una ricetta comune ma ciascuna foodblogger la interpreta e realizza alla propria maniera,  il filo conduttore è il fatto che vengano preparate con alimenti facilmente reperibili e, nel caso di farine, si dia la preferenza a quelle "naturalmente prive di glutine" anzichè ai preparati industriali in modo da agevolarne la realizzazione. Il bello è vedere come, da un'idea di partenza comune, si possa poi arrivare a tante diverse realizzazioni e presentazioni artistiche. Sul sito delle Rifatte Senza Glutine è possibile vedere l'elenco completo dei blogs che hanno partecipato all'iniziativa.



Tania nel suo blog ha scritto che la ricetta era nata casualmente una domenica in cui non aveva voglia di preaparare grandi pietanze ma, alla fine, questa semplice pasta si è rivelata un successo. Come darle torto?

Trovandomi in Olanda, ho dovuto acquistare prodotti locali: finti pomodorini Olandesi tondi e perfettini (probabilmente dipinti a mano di rosso visto il poco sole che splende quassù), reepjes magere gerookte bacon (cubetti di pancetta magra affumicata) e, come formaggio, ho acquistato un pezzo di Zaanlander 48+ Extra Oud dall'Albert Heijn. E' un tipico formaggio DOP Olandese a pasta semi dura e liscia, a base di latte vaccino pastorizzato e si produce nella provincia del Noord Holland. La cifra 48+ indica che il 48% della parte secca di questo formaggio è costituito da grassi, è stagionato almeno un anno su scaffali di legno, ha un sapore deciso, lievemente piccante e un po' meno salato rispetto a altri tipi di formaggi Olandesi, la pasta può presentare qualche occhiatura. Con l'aumentare della stagionatura si indurisce maggiormente la pasta e il sapore diventa decisamente più piccante. Su un sito ho letto che si consiglia di consumarlo in un panino con bacon e cipolla, da qui ho capito di aver trovato il giusto formaggio per la ricetta di Tania.




Ingredienti per due persone:
  • 160gr di linguine senza glutine Biaglut o altra pasta senza glutine (*)
  • 70gr di pancetta tagliata a listarelle oppure cubetti pretagliati di pancetta (*)
  • 1 cipolla piccola
  • 10 pomodorini
  • olio extravergine di oliva
  • formaggio saporito a pasta semidura o dura (pezzo unico da grattugiare al momento con la grattugia a fori grandi)

(*) per i celiaci: utilizzare solo i prodotti elencati nelle categorie "pasta" e "salumi" del Prontuario A.I.C. attualmente in vigore oppure prodotti che siano chiaramente dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche e integrazioni.

La ricetta è estremamente veloce da allestire e, mentre si scalda l'acqua e si cuoce la pasta, si riesce a preparare il condimento.

Ho fatto scaldare l'acqua della pasta in una pentola capiente, nel frattempo ho affettato la cipolla e l'ho messa a soffriggere su fiamma bassa per non farla scurire, poco dopo ho aggiunto i cubetti di pancetta e, dopo pochi minuti, i pomodorini tagliati a metà. Ho incoperchiato e fatto cuocere a fiamma sempre bassa per circa una decina di minuti. Non ho salato il condimento perchè la pancetta Olandese è piuttosto salata per i miei gusti. Avevo in frigo un paio di cucchiaiate di passata di pomodoro che avevo avanzato dalla preparazione della pizza di ieri sera e ho aggiunto anche quella nel sugo (nella ricetta di Tania però non c'è).

Ho scolato la pasta al dente e l'ho spadellata nel condimento, ho impiattato, grattugiato il formaggio Zaanlander con la grattugia a fori grandi e servito subito.

Grazie Tania questa pasta è da leccarsi i baffi!


Questa è l'ultima prova delle Rifatte Senza Glutine, un caloroso ringraziamento a tutte le partecipanti e alle organizzatrici della manifestazione.


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Panfocaccia senza glutine in padella

>> 5 giugno 2013

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Mi piace girare fra i blogs di ricette alla ricerca di nuove idee, sia quelli di ricette senza glutine che quelli normali anche perchè diverse ricette posson benissimo esser trasformate in aglutinate senza troppi cambiamenti. In questo caso mi ha particolarmente colpita una foto del blog "Una cucina tutta per sè" di Francesca Lorenzoni, giovane e bella foodblogger Ferrarese che qualche giorno fà aveva postato la ricetta di una focaccia senza glutine da cuocere in padella.  Il caldo si sta avvicinando (non devo dirlo troppo forte che magari ci ripensa) e a volte l'idea di accendere un forno in estate non è proprio la scelta migliore, specie se, come nel mio caso, si abita in una mansarda. L'idea di cuocere una focaccia in padella mi ha incuriosita e ho voluto cimentarmi nella sua preparazione cambiando solo il tipo di farine usate. Francesca, oltre alla Glutafin Select, aveva usato 40gr di farina per pane Farmo e 40gr di farina per pane Nutrifree; io invece ho usato 80gr di Nutrifree.


Ingredienti per 1 panfocaccia Ø20cm circa:
  • 100gr farina senza glutine Glutafin Select
  • 80gr farina senza glutine per pane Nutrifree
  • 120ml acqua
  • 15ml di olio extravergine di oliva
  • 10gr lievito di birra fresco
  • 5gr sale
  • zucchero 
  • 1 padella antiaderente in alluminio pressofuso a alto spessore Ø20-22cm

Preparazione:

Ho spezzattato il lievito di birra e l'ho sciolto bene in metà acqua, aggiungendo un pizzico di zucchero.

Nella ciotola del KitchenAid ho versato i due tipi di farine, il lievito sciolto nell'acqua, la restante acqua, l'olio e ho lasciato impastare con la foglia prima a bassa velocità (2) poi l'ho aumentata a 4. Dopo alcuni minuti ho aggiunto il sale e lasciato amalgamare ancora un po' alla velocità più alta fino a ottenere un composto omogeneo ma piuttosto appiccicoso.

Con un pennellino ho unto leggermente il fondo e le pareti interne della padella e, aiutandomi con una spatola, ho versato il composto. Per stenderlo sulla superficie della padella ho utilizzato il dorso di un cucchiaio da minestra che avevo precedentemente unto di olio in modo che non si attaccasse all'impasto. Ho coperto con pellicola trasparente e messo la padella nel forno spento e chiuso a lievitare per quasi tre ore (l'ho impastata nel primo pomeriggio e poi cotta prima di cena).

Dopo le tre ore di lievitazione, l'impasto è gonfiato parecchio. Ho rimosso la pellicola trasparente e cotto il panfocaccia in padella su fiamma medio-bassa, coprendo con un coperchio, per una quarto d'ora poi l'ho girato e cotto anche sull'altro lato per lo stesso tempo.

L'ideale sarebbe far raffreddare il panfocaccia alcuni minuti prima di tagliarlo ma, volendo fare le foto prima del tramonto del sole (le foto con luce artificiale in mansarda sono pessime), ho dovuto tagliarlo subito e nelle foto si vede che è ancora caldo e umido.

Complimenti a Francesca per questa ricetta pratica, veloce e buona. Non è ovviamente la classica focaccia unta ma, comunque, ottima da accompagnare una pietanza oppure da tagliare e farcire per prepararsi un panino imbottito come questo che vedete nella foto sottostante. L'importante è che tutti gli ingredienti usati per la farcitura siano idonei ai celiaci ;-).
Infine, questo procedimento mi rende possibile il preparare un panfocaccia anche nei Paesi Bassi dove non ho un forno a disposizione ma solo un microonde con crisp. La pizza riesco a cuocerla e viene anche piuttosto bene ma la focaccia asciuga e secca troppo. Cuocendola in padella, riuscirò così a farmi un panfocaccia anche nella terra degli Oranje.



NOTE: provate a aggiungere un trito di rosmarino fresco e qualche grano di sale grosso sulla superficie dopo aver steso l'impasto nella padella (prima di metterlo a lievitare).



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Pane alle olive senza glutine con farine Nutrifree e grano saraceno

>> 31 maggio 2013

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Quella di oggi, più che una vera e propria ricetta, è semplicemente un restyling di un pane che avevo già postato alcuni mesi fà ossia il pane senza glutine con farine Nutrifree e grano saraceno.
Avevo in frigo una confezione di olive verdi, ne ho denocciolate un po', le ho tagliate a pezzi, le ho asciugate con un pezzo di carta da cucina affinchè non inumidiscano il composto e le ho semplicemente aggiunte nell'impasto del pane.

Se avete in casa anche delle olive nere, provate a fare un mix di olive verdi e nere da aggiungere nell'impasto. Il pane risulterà ancora più saporito!

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Pasta senza glutine con fave e pisellini al profumo di pancetta

>> 9 maggio 2013

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Tenui colori per un piatto a base di delicate verdure Primaverili

Che cosa possiamo trovare dal verduriere in questo periodo? Le fave e i pisellini ma anche le prime zucchine con i loro splendidi fiori. Con pochi altri ingredienti possiamo quindi prepararci un buon piatto di pasta così da portare in tavola un po' di prodotti tipici di questo periodo.

Ingredienti per due persone:
  • 170gr sedani rigati senza glutine Biaglut o altro formato di pasta corta (*)
  • 80gr di fave già sgusciate
  • 40gr pisellini già sgusciati
  • 6 fiori di zucchina
  • 5 fette di pancetta Piacentina DOP (*)
  • 1 cipolla bianca nuova (40gr circa)
  • olio extra vergine di oliva
  • Pecorino Romano DOP
  • poco brodo vegetale preparato con il dado granulare senza glutine Germinal Bio (*) (a)


(*) per i celiaci: utilizzare solo i prodotti elencati nelle categorie "pasta - gnocchi" , "salumi" e "dadi - preparati per brodo" del Prontuario A.I.C. attualmente in vigore oppure prodotti che siano chiaramente dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche e integrazioni.

(
a) brodo fatto con preparato per brodo vegetale granulare senza glutammato aggiunto e senza glutine della Germinal Bio.
Oltre che senza glutine è anche biologico, senza latte, senza uova, senza glutammato aggiunto, senza lievito e frutta a guscio. 


Preparazione:

Le quantità sopra indicate sia di fave che di pisellini si riferiscono ai prodotti già sgranati; quando si acquistano, occorre tener in conto di aumentare la quantità poichè lo scarto (baccello) è piuttosto considerevole. Sul sito Giallo Zafferano c'è un bel passo passo su come pulire le fave , va bene anche per i piselli.
Se le fave dovessero esser grosse, consiglio di sbollentarle per 4 minuti e poi rimuovere la pellicola più esterna. Nel mio caso erano freschissime e piccoline e non le ho sbollentate.

In un ampia padella ho scaldato dell'olio extravergine di oliva poi ho fatto soffriggere la cipolla tritata a fiamma bassa per non farla bruciare, ho aggiunto la pancetta spezzettata grossolanamente, le fave e i pisellini, mescolato, incoperchiato e fatto cuocere dolcemente per alcuni minuti. Se le verdure dovessero asciugare troppo, aggiungere un poco di brodo vegetale. Verso fine cottura ho aggiunto i fiori di zucchina tagliati a striscioline. Ho salato, pepato e portato a cottura.

Ho cotto la pasta al dente, l'ho scolata e saltata appena nel condimento, ho impiattato e decorato con del Pecorino Romano passato in una grattugia dai fori grandi (volendo si posson mettere un paio di fette di pancetta in una padella antiaderente fino a renderle croccanti e utilizzarle poi come decorazione).



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Pasta senza glutine con sugo al merluzzo

>> 24 aprile 2013

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Non so se l'ho già raccontato o meno, sapete dopo una certa età si finisce per dimenticarsi le cose ma, fino a quattro anni fà, io e il pesce non andavamo proprio d'accordo. L'unico pesce che mangiavo ma, neanche con somma soddisfazione, erano i bastoncini di pesce fritti e poi il polpo, i calamari e crostacei (ma quelli non sono pesci). Full stop.
Quindi, non mangiandolo, non lo cucinavo neppure.
Da dopo la diagnosi di celiachia, avete ragione non c'è alcun nesso logico, ho iniziato a mangiarlo, apprezzarlo e quindi anche a cucinarlo. Adesso il pesce non manca mai sulla mia tavola un paio di volte alla settimana. Mi piace variare e dal pescivendolo cerco di considerare per l'acquisto sia la qualità che la freschezza del prodotto ma anche la spesa, perchè qui da noi il pesce se lo fanno pagare. A volte mi capita di entrare in negozio con un'idea e poi di uscire dopo aver acquistato tutt'altro.

Qualche giorno fà dal pescivendolo ho visto dell'ottimo merluzzo dissalato nella vasca in cui mette in ammollo il pesce e ne ho acquistato un trancio per condire la pasta del pranzo. Al solito è un sughetto saporito e veloce da preparare, mentre bolle l'acqua e cuoce la pasta.

Ingredienti:

  • 170gr penne rigate Biaglut o altra pasta  corta senza glutine (*)
  • 120gr merluzzo dissalato e ammollato
  • 1 manciata olive nere cotte al forno, Montalbano le chiamerebbe "a'ulivi niuri o furnu"
  • 1 manciata olive nere Taggiasche dalla Liguria
  • alcuni capperi sotto sale di Pantelleria
  • 4-5 cucchiai di passata di pomodoro o, in stagione, alcuni pomodorini
  • 1 spicchio d'aglio
  • olio extravergine di oliva
  • vino bianco
  • peperoncino

(*) per i celiaci: utilizzare solo i prodotti elencati nella categoria "pasta - gnocchi" del Prontuario A.I.C. attualmente in vigore oppure prodotti che siano chiaramente dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche e integrazioni.


Preparazione:

Per prima cosa ho dissalato bene i capperi, cambiandogli l'acqua due/tre volte. Ho sciacquato ulteriormente il merluzzo sotto acqua corrente, con un coltello affilato ho rimosso la pelle e poi l'ho tagliato in quadrotti, rimuovendo eventuali spine.
In una padella capiente ho messo lo spicchio d'aglio tagliato in due a soffriggere in olio su fiamma bassa per non farlo scurire, ho rimosso l'aglio e aggiunto i pezzetti di merluzzo, successivamente sfumato con del vino bianco e lasciato evaporare la parte alcolica, aggiunto alcune cucchiatate di passata di pomodoro (giusto per colorire la pasta, non mi piace metterne troppa), i due tipi di olive, i capperi dissalati e del peperoncino macinato al momento e ho portato a cottura, mescolando di tanto in tanto.

Ho poi cotto la pasta al dente in abbondante acqua salata, versato nella padella del condimento e insaporito il tutto, impiattato e servito caldo.

NOTE:
al posto del merluzzo si può benissimo usare il pesce spada.


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Riso Venere con gamberi e verdurine di Primavera (senza glutine)

>> 21 aprile 2013

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Il motto odierno è "quando il buon giorno si vede dal mattino" e vi spiego anche il perchè. Ieri nel pomeriggio mi sono dilettata in una preparazione che avevo visto fare da Lidia al corso di Milano di inizio Marzo, ossia le mitiche brioches Sicule con il tuppo e senza glutine di Olga & Emanuela del blog "Un cuore di farina senza glutine". Con il solo minipimer sarebbe stato un po' complicato ottenere dei buoni impasti lievitati, dall'arrivo del Kitchen Aid ho deciso di lanciarmi anche in queste preparazioni. Ovviamente ho ancora un sacco di strada da fare e la preparazione avrebbe potuto venire meglio ma la ricetta è validissima e, se dovesse capitare di partecipare a un corso di Lidia, andateci a occhi chiusi. E' brava e mette l'energia addosso.
Ho utilizzato la ricetta del blog di Olga & Emanuela ma ho preparato un unico panbrioche da utilizzare poi per la colazione dei giorni successivi. Ieri sera dopo cena ho poi cotto il panbrioche (devo dirvi che profumo si è sprigionato nell'aria? naaaaaaa non ve lo dico) e scattato un paio di foto, l'ho messo su una gratella a raffreddare e poi chiuso in un sacchetto di plastica. Stamattina per la colazione l'ho affettato e me lo sono gustata, una delizia (aspetto estetico a parte)! La ricetta e le foto le pubblicherò prossimamente.

Dopo questa bella colazione mi sono bardata, preso guanti, caschetto, scarpe con tacchetti e ho tirato fuori di casa la bici da corsa, il cielo era uniformenente grigio ma, la classica nuvoletta di Fantozziana memoria, ha atteso che io varcassi il cancello per farmi capire che, avrei fatto meglio a non proseguire oltre. Grrrrrrrrrrrrrrrrr. Quindi rientro in casa, sbardatura completa e ho così deciso di coccolarmi con una primo piatto a base di riso Venere, gamberi e un paio di verdurine di stagione. Volete la ricetta?

Gli ingredienti sono tutti naturalmente privi di glutine quindi la ricetta è ok sia per i celiaci che per chi non lo è.
Per quanto riguarda il riso Venere, io acquisto quello di una azienda agricola di Casalbeltrame nel Novarese che tratta solo riso e, qualitativamente, lo trovo molto valido. In commercio ne esistono diversi tipi ma in alcuni è scritto che "può contenere tracce di glutine". Il riso è naturalmente privo di glutine, indipendentemente dalla tipologia, tuttavia alcune aziende trattano sia riso che altri cereali (alcuni che non vanno bene per i celiaci) e per cautelarsi utilizzano questa dicitura. Poichè la contaminazione non avviene per contatto (il glutine è contenuto nell'endosperma del chicco, ossia la parte più interna) ma solo in caso di ingestione, come per i legumi secchi, basta versare il riso in un ampio piatto e dare un'occhiata, rimuovendo eventuali chicchi estranei. Tra l'altro il riso Venere, essendo nerissimo, è molto facile da verificare.

Tempi di cottura e preparazione: 45-50 minuti (il riso Venere richiede una lunga cottura ma, mentre cuoce il riso, c'è tutto il tempo per allestire il condimento)

Ingredienti per due persone:
  • 160gr riso nero Venere
  • 170gr zucchine verdi chiare medio-piccole (decisamente più saporite e meno acquose di quelle grandi e di colore verde scuro),  queste per capirci.
  • 70gr pisellini finissimi freschi o surgelati, già sgranati
  • 6 gamberi interi (peso complessivo 300gr) o, in alternativa, il peso equivalente in scampi e/o code di gamberi
  • 1 scalogno medio
  • 1 spicchio d'aglio
  • olio extravergine di oliva
  • vino bianco
  • sale
  • per guarnire: erba cipollina fresca tagliata a tocchettini con le forbici, prezzemolo fresco tritato e 1 pezzo di zucchina che andrà tagliata julienne.

Preparazione:

Ho sbollentato il riso Venere in acqua bollente e salata per 35 minuti (questi sono i tempi di cottura del mio riso, attenetevi a quanto riportato sulla confezione, da riso a riso vi possono essere delle differenze).
Nel frattempo ho preparato il resto.

Ho pulito le zucchine e le ho tagliate in quattro parti longitudinalmente, poi ho ricavato delle fettine larghe uguali (taglio alla paesana).
In questo breve video potete vedere sia il taglio julienne che quello alla paesana delle zucchine.

In una ampia padella ho scaldato dell'olio extravergine di oliva, ho rosolato uno spicchio d'aglio taliato a metà e privato del filamento verde a fiamma bassa in modo da non farlo scurire. Ho poi tolto l'aglio, versato il trito di scalogno e fatto rosolare brevemente, ho aggiunto le zucchine e i pisellini e fatto cuocere pochi minuti coperto, sfumato con un poco di vino bianco, incoperchiato di nuovo e fatto cuocere fin quasi a cottura, mescolando ogni tanto.
Ho sbollentato i gamberi in acqua bollente e aromatizzata con un po' di vino bianco per circa 5-6 minuti poi ne ho tenuti da parte 2 interi (per la guarnizione finale) e gli altri quattro li ho aperti, tolto il budellino nero, ricavato la polpa e spezzettata.
Quando le verdure eran quasi cotte, ho versato la polpa di gamberi, mescolato bene e tenuto da parte.

Ho scolato il riso, l'ho versato nella padella e mescolato bene per insaporirlo su fiamma molto bassa, se necessario aggiungere ancora un goccio di olio crudo per amalgamare meglio. Con un coppapasta o, come nel mio caso, con una piccola ciotola ho creato due cupolette di riso e impiattato, guarnito con il trito di prezzemolo e erba cipollina, una julienne di zucchine crude e un gambero intero per ciascun piatto (quelli che avevo sbollentato e tenuto da parte in precedenza).

Un piatto semplice e delicato in cui si apprezza l'aroma del riso Venere. Questa tipologia di riso sta magnificamente con verdure e pesce (o molluschi e crostacei), anche riso nero con verdure e formaggio sono un'ottima accoppiata.

Quando ho ospiti a cena, mi è già capitato di preparare con il riso con un po' di anticipo, scolarlo, metterlo in una ciotola, condirlo con un goccio d'olio evo per non far attaccare i grani, mescolarlo delicatamente e poi tenerlo da parte. Poco prima di servirlo, lo insaporisco e riscaldo nel condimento e poi impiatto e servo caldo. Il riso Venere, specie quello di buona qualità, mantiene una buona consistenza.


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Rifatte senza glutine di Aprile: lo sfincione Palermitano di Stefania

>> 15 aprile 2013

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Pian piano siamo arrivate al quarto appuntamento del 2013 con le ricette delle Rifatte Senza Glutine, questa volta è di scena lo SFINCIONE PALERMITANO SENZA GLUTINE di Stefania che cura il raffinato blog "Cardamomo & Co.". Finalmente una pietanza salata dopo una ricca serie di dolci, inutile dirlo che sono per il salato!
Un poco mi sono documentata su questa ricetta: "U Sfinciuni" sta a Palermo quanto la pizza sta a Napoli e fà parte dell'elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali Italiani. L'origine della ricetta è araba ma il nome è Siculo, è una preparazione povera, nata probabilmente dalla necessità di non presentare il solito pane per le feste ma qualcosa di più ricco e sapurito.




Con il progetto "Rifatte senza glutine" si parte da una ricetta comune ma ciascun foodblogger la interpreta e realizza alla propria maniera,  il filo conduttore è il fatto che vengano preparate con alimenti facilmente reperibili e, nel caso di farine, si dia la preferenza a quelle "naturalmente prive di glutine" anzichè ai preparati industriali in modo da agevolarne la realizzazione. Il bello è vedere come, da un'idea di partenza comune, si possa poi arrivare a tante diverse realizzazioni e presentazioni artistiche. Sul sito delle Rifatte Senza Glutine è possibile vedere l'elenco completo dei blogs che hanno partecipato all'iniziativa.

Ho seguito alla lettera, anche perchè non l'avevo mai cucinato e non avrei voluto sbagliare, la ricetta di Stefania, quindi non vi scrivo nè dosi nè procedimento ma vi metto direttamente il link alla sua ricetta -> http://saporiesaporifantasie.blogspot.it/2010/04/lo-sfincione-palermitano-gluten-free.html.
Ho solo ridotto le dosi perchè ne ho cucinato uno piccolo solo per me, aggiunto del peperoncino nella salsa di pomodoro al posto del pepe, abbondato con la cipolla e usato il Cosacavaddu come formaggio (purtroppo ne avevo poco in frigo). Cos'è il Cosacavaddu? Il gustoso Pecorino Ragusano DOP! Il Ragusano DOP è un formaggio dal sapore piccante e persistente, a pasta filata, prodotto con latte vaccino crudo intero da animali che si nutrono di pascoli ricchi di foraggi aromatici nella zona dei Monti Iblei. Nello specifico, la zona di produzione comprende la Provincia di Ragusa e i comuni di Noto, Palazzolo Acreide e Rosolini in provincia di Siracusa

Per questa occasione rinnovo pure il servizio buono


Scusate ma adesso vado a mangiarmi lo sfincione: cu mancia fa muddrichi!

P.S. del 15/04/13: avevate ancora qualche dubbio sul fatto che la cucina senza glutine fosse senza sapore? Questa ricetta è un trionfo di sapori! ;-))))))))))

P.S. 2: il 15 Maggio sarà la volta di rifare la torta senza glutine preferita da Gaia del blog "La Gaia Celiaca", ossia la torta amaretto.


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Tagliatelle con carciofi e salsiccia senza glutine

>> 12 aprile 2013

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Prima che i carciofi non siano più disponibili, vi propongo ancora una ricetta di pasta fresca con i carciofi che non è affatto light e si lascia apprezzare viste le temperature non certo  miti e tipicamente Primaverili di queste ultime settimane.
Pochi e semplici ingredienti creano un piatto colorato e gustoso, lo zafferano, oltre a abbinarsi bene sia con i carciofi che la salsiccia, aiuta anche la pasta senza glutine, notoriamente molto anemica, a assumere una bella colorazione giallastra.

Ingredienti per due persone:
  • 160gr tagliatelle fresche senza glutine come da ricetta con farina Biaglut e/o ricetta con farina Schär, oppure tagliatelle industriali senza glutine (*)
  • 70gr pasta di salsiccia (*)
  • 1 carciofo 
  • 1 scalogno medio o 1 piccola cipolla bianca 
  • 1 spicchio d'aglio
  • 1 bustina di zafferano
  • olio extravergine di oliva
  • vino bianco secco
  • prezzemolo e erba cipollina tritati
  • sale, pepe

(*) per i celiaci:
utilizzare solo i prodotti elencati nelle categorie "pasta - gnocchi" e "salumi - insaccati" del Prontuario A.I.C. attualmente in vigore oppure prodotti che siano chiaramente dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche.



Ho pulito bene il carciofo con lo spelucchino, rimuovendo le foglie esterne più dure, la barba interna e tagliando via la parte terminale con le spine. Sul sito YouTube c'è un video che illustra tutti i vari passaggi, forse si esagera un po' con la pulizia e la rimozione di parti di carciofo ma può sempre aiutare. In una ciotola capiente ho messo dell'acqua con il succo di un limone e poi messo in ammollo il carciofo non farlo scurire, dopo averlo pulito, l'ho sciacquato bene e tagliato a fettine piuttosto sottili.

Ho tritato finemente la cipolla bianca e l'ho messa a rosolare in una ampia padella con uno spicchio d'aglio tagliato a metà e privato del filamento centrale verde, ho aggiunto le fettine di carciofi e fatto cuocere pochi minuti con il coperchio, mescolando di tanto in tanto. Ho rimosso i due pezzetti di aglio, sbriciolato la pasta di salsiccia e l'ho aggiunta in padella, ho sfumato con il vino bianco secco, regolato di sale e pepe, incoperchiato e portato quasi a cottura su fiamma non alta per non far bruciare il composto, mescolando ogni tanto. Se il composto dovesse asciugare troppo, aggiungere un mestolino di brodo vegetale (per i celiaci: se si usa il dado o un preparato per il brodo, verificare che sia senza glutine!).

Nel frattempo ho cotto la pasta, l'ho scolata e fatta saltare appena in padella con il condimento al quale avevo aggiunto lo zafferano sciolto in un cucchiaio di acqua di cottura della pasta, ho messo anche un trito di prezzemolo e erba cipollina, impiattato e servito.

Buona, veloce e gustosa ;-)

UNA NOTA IN PIU':
far tostare alcuni pinoli in padella e aggiungerli come decorazione.

VINO:
vino giallo paglierino servito fresco, dal profumo fruttato e floreale, secco, armonico. Deve bilanciare il sapore tipicamente amarognolo dei carciofi.


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Pane con farina di avena senza glutine e un grosso regalo di Andrea

>> 11 aprile 2013

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Che meraviglia il profumo di pane caldo che si spande per casa

Avena e senza glutine fanno a pugni?
Non proprio, non sempre.

L'avena, come riporta anche il sito ufficiale AIC -> http://www.celiachia.it/dieta/Dieta.aspx?SS=182&M=484, è
è una pianta della famiglia delle Poacee (o Graminacee) che può esser tollerato da un buon numero di celiaci, tuttavia, il grosso problema è trovare in commercio avena pura che non sia contaminata con altri cereali contenenti glutine e si preferisce precauzionalmente non includerla nella dieta aglutinata.
Di recente il tema "avena e spiga barrata" è stato trattato anche nel forum ufficiale Ass. Italiana Celiachia e a questo link potete vedere le risposte dell'esperto AIC http://forum.celiachia.it/index.php?option=com_kunena&func=view&catid=2&id=2106&Itemid=151 .

In uno degli ultimi giri nei Paesi Bassi, nel solito negozio Zaailing a Leiden mi ero imbattuta in sacchetti di farina di avena prodotta da
una ditta Finlandese (Provena) e recanti la dicitura "gluten free" e la spiga barrata rilasciata dalla Associazione Celiachia Finlandese. Non ho resistito a acquistarne uno per provarlo anche perchè l'avena è uno dei cereali che più mi manca da quando sono stata diagnosticata celiaca sia per il suo sapore e per il fatto che sia un ottimo remineralizzante ma, soprattutto, per il buon apporto di fibre. L'avena infatti è ricca di β-glucani (beta-glucani) che esercitano una serie di benefici effetti sul nostro organismo come l'aumento della peristalsi nell'intestino o il rallentamento dello svuotamento gastrico, inoltre recenti studi hanno evidenziato le proprietà anticolesterolo e di controllo del glucosio dei beta-glucani.
A casa con tranquillità ho poi fatto un giro sul sito dell'azienda produttrice per capire meglio come viene prodotta e certificata questa avena e la spiegazione è la seguente (quanto segue è tratto dal sito http://www.provena.fi/en/glutenfreeoat/):
le proteine di avena non contengono il tipo di glutine che si trova nel frumento, segale e orzo poichè l'avena deriva da una diversa famiglia di cereali. Per far si che i prodotti a base di avena siano senza glutine occorre assicurarsi che non vengano in contatto con cereali glutinosi in qualsiasi fase produttiva, dalla semina fino all'impacchettamento finale. 
Sul sito c'è poi una simpatica vignetta animata che spiega in dettaglio tutto il processo produttivo:

  • i semi vengono selezionati e controllati prima della semina.
  • la semina avviene in terreni in cui non si coltivano altri cereali e quando le piante crescono vengono effettuati ulteriori controlli.
  • la trebbiatura avviene con macchinari solo per quell'uso.
  • l'essicatura viene effettuata nella fattoria in essicatoi destinati solo a quell'uso.
  • l'avena viene stoccata nella fattoria in appositi silos destinati solo a quell'uso.
  • il trasporto all'azienda Provena viene effettuato in appositi veicoli destinati solo a quell'uso.
  • lo stoccaggio nell'azienda Provena viene effettuato in appositi silos destinati solo a quell'uso, si effettuano inoltre analisi a campione.
  • la produzione e l'impacchettamento vengono effettuati nell'azienda Provena che tratta solo pura avena senza glutine e non tratta altri cereali, inoltre vengono effettuate analisi di controllo.
Crosta croccante, mollica profumata e morbida ...... una bontà

Tra le farine disponibili nel negozio c'erano il pacchetto azzurro "Gluten free flour mix with oats" e il pacchetto arancione "Gluten free oat bread mix",  io ho scelto quest'ultimo che è adatto per ottenere sia pani soffici che gustosi muffins. Il sacchetto da 1kg costa 5,45€; sulla confezione sono riportati gli ingredienti e i valori nutrizionali in svariate lingue (incluso l'Italiano). Il mix contiene:
- farina e fiocchi di avena (61%)
- amido di patate
- semi di girasole
- zucchero
- polidestrosio (fibre alimentari)
- agenti lievitanti (E575, E500)
- addensanti (E440, E415)
I valori nutrizionali per 100gr di prodotto sono i seguenti:
- energia 390 kcal
- proteine 9gr
- carboidrati 69gr
(dei quali 6,5gr zucchero)
- grassi 8gr (dei quali 1,2gr saturi)
- fibra alimentare 5,3gr
- sodio 0,3gr

Il mix per pane all'avena senza glutine della Provena

Per la realizzazione di questo pane, che ho sperimentato già altre volte, ho usato un mix di farina Glutafin e farina senza glutine per pane all'avena della Provena. Sulla confezione della farina Provena c'è una ricetta per pane ma nel nord Europa spessissimo mettono le uova nell'impasto e a me non attirano molto queste ricette; così ho fatto un paio di prove e alla fine questa che vi propongo è la versione che più mi ha soddisfatta (per ora).
Recentemente ho rifatto questo pane sabato scorso e l'ho impastato per la prima volta con il nuovissimo e fiammante KA. A questo punto avete anche capito qual'è il grosso, grossissimo regalo che ho ricevuto nei giorni scorsi dal consorte, prima impastavo a manina o con il minipimer, adesso c'è lui His Majesty Kitchen Aid, Red Passion:



Ingredienti per due filoncini da circa 195gr cadauno:

  • 150gr mix senza glutine Glutafin Select (*)
  • 150ml acqua a circa 28°C temperatura
  • 75gr mix senza glutine per pane all'avena "Gluten free oat bread mix" della Provena (*)
  • 6gr lievito di birra fresco in cubetto
  • 1 cucchiaino sale fino
  • 1 pizzico di zucchero 
  • olio extravergine di oliva
  • semi di papavero e/o sesamo 


(*) per i celiaci: utilizzare solo i prodotti dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche e integrazioni.

Con le dosi sopra indicate, visto che il "Gluten free oat bread mix" della Provena contiene il 61% di pura avena, si ottiene un pane che rispetta il limite di max 50 gr/giorno di avena per l’adulto come suggerito dalle linee guida AIC (ved. link all'inizio del post).

Ho sciolto il lievito di birra in metà acqua e ho aggiunto, mescolando, un pizzichino di zucchero per nutrire il lievito.
In una ciotola ho messo le due farine e aggiunto l'acqua e il lievito sciolto e ho iniziato a amalgamare con un cucchiaio, successivamente ho aggiunto il sale e mescolato ancora. L'impasto è colloso, appiccicoso e lo impasto sempre nella ciotola con un cucchiaio o nel KA. Quando ho ottenuto un composto omogeneo, ho spennellato un'altra ciotola con olio evo e ho trasferito la palla di impasto nella nuova ciotola, ho coperto con pellicola trasparente e messo in forno chiuso a lievitare per 2ore, coprendo anche con uno strofinaccio (se la temperatura in casa è bassa di solito lascio accesa per un po' la lucina del forno).
Dopo le due ore di lievitazione ho messo un foglio di carta forno sulla teglia e l'ho unto con un pennellino, ho diviso in due l'impasto con una spatola e ho composto due filoncini sulla carta forno, ho unto la superficie del pane con olio evo, aiutandomi con un pennellino, e fatto lievitare almeno 1 ora e mezza sempre nel forno ma senza più coprire.

I filoncini son quasi pronti per esser infornati


Dopo la seconda lievitazione ho messo dei semini di sesamo su un filoncino e dei semi di papavero sull'altro, fatto tre tagli obliqui su ciascun filone, infornato in forno già caldo e cotto per una mezz'ora a 180°C (i tempi e le temperature possono variare da forno a forno).

Il pane ancora caldo, appena sfornato


Il pane è profumato, gustoso, la crosta rimane croccante e la mollica morbida, è piaciuto anche a amici non celiaci che avevo invitato a cena. Quello che è avanzato l'ho conservato in un sacchetto di plastica da congelatore, è risultato buono anche il giorno successivo pur avendo perso un po' di croccantezza.

Molto importante:
occorre utilizzare solo una farina di avena o un mix di farina di avena che sia chiaramente certificata "senza glutine" in etichetta dal produttore, al momento impossibile da trovare sul mercato Italiano ma disponibile su altri mercati sia Europei che Extraeuropei. Si consiglia inoltre di consultarsi preventivamente con il proprio medico curante in caso di assunzione di avena senza glutine, come suggerito anche dal sito AIC che ho linkato all'inizio di questo post, in modo da valutarne l'opportunità.

© Riproduzione riservata.
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