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Merendine tipo "fetta al latte" o "pan di stelle" senza glutine

>> 24 giugno 2013

© Riproduzione riservata.

Una delle merendine "nature", ossia senza la ricopertura di glassa opera

Qualche settimana fà avevo partecipato a un corso di pasticceria senza glutine tenuto nella mia cittadina dal pasticcere Alessio Piantanida e, fra le varie preparazioni della serata, c'erano anche queste merendine ricoperte al cioccolato: una sorta di goloso mix fra la fetta al latte e il pinguì, due noti prodotti di un'azienda Piemontese. A pensarci meglio forse son più simili alle nuove merendine "pan di stelle" che ho visto oggi al supermercato. Lo chef Alessio non ha usato mix e preparati industriali ma solo farine naturalmente prive di glutine che sono ormai facilmente reperibili da chiunque in numerosi negozi e supermercati, l'importante è che siano comunque prodotti dichiarati "senza glutine" in etichetta oppure presenti nel Prontuario AIC come più sotto specificato.

Ingredienti per il pan di spagna al cacao:
  • 250gr di uova intere a temperatura ambiente
  • 200gr zucchero semolato
  • 150gr di amido di mais o maizena (*)
  • 50gr di farina di riso (*)
  • 30gr cacao amaro (*)

Ingredienti per la farcitura:
  • 500gr panna fresca da montare, fredda di frigo
  • 120gr di miele

Ingredienti per la ricopertura con glassa opera:

  • 500gr di cioccolato fondente (*)
  • 100gr di olio di semi di arachide


(*) questi ingredienti sono a rischio per i celiaci; utilizzare pertanto solo i prodotti elencati nelle categorie "amido di mais", "farina di riso", "cacao" e "cioccolata" del Prontuario A.I.C. attualmente in vigore oppure prodotti che siano chiaramente dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche e integrazioni.


Preparazione:

Ho iniziato a preparare il pan di spagna al cacao: nella ciotola del KitchenAid ho versato le uova e lo zucchero e le ho montate con la frusta a filo fino a ottenere un composto spumoso e ben fermo.
Nel frattempo ho setacciato l'amido di mais con la farina di riso e il cacao e li ho poi aggiunti nel composto di uova e zucchero e ho amalgamato il tutto con una spatola, mescolando delicatamente dal basso verso l'alto per continuare a inglobare aria. Ho ricoperto una teglia rettangolare con carta forno inumidita per farla aderire bene, ho versato il composto e l'ho livellato bene fino a uno spessore di 1 centimetro. Ho infornato e cotto a 180°C per 8 minuti (tempi e temperature possono però variare da forno a forno).
Ho quindi lasciato raffreddare bene la base.


Non appena la base mi è sembrata fredda, l'ho tagliata in due metà e mi sono dedicata alla preparazione della crema di farcitura. In una ciotola, messa in frigo a raffreddare insieme alle fruste, ho versato la panna (anche questa fredda di frigo), ho aggiunto il miele e ho montato i due ingredienti ingredienti fino a ottenere un composto ben fermo. Ho messo uno strato di farcitura sulla superficie di uno dei due pan di spagna e l'ho livellato con la spatola fino a un'altezza di 1cm abbondante. Ho poi ricoperto la crema con il secondo pan di spagna e messo in frigo a riposare.


Mi son quindi dedicata alla preparazione della glassa che è semplicissima: ho fatto fondere a bagnomaria il cioccolato e, dopo averlo fatto leggermente intiepidire, ho aggiunto l'olio di arachide e amalmagato bene fino a ottenere una salsa omogenea. Ho quindi tagliato il pan di spagna a rettangoli con un coltello a lama liscia e li ho inzuppati parzialmente nella glassa. Li ho poi messi sulla teglia ricoperta di carta e forno e lasciati asciugare e indurire in frigo per un po' di tempo.

Le merendine appena ricoperte di glassa opera, in attesa di esser messe in frigo a indurire


A questo punto le merendine son pronte per esser gustate, sono morbide e deliziose, si conservano in frigo avvolte in pellicola trasparente per alcuni giorni.

NOTE:
anzichè fare delle merendine, potete preparare un paio di torte rotonde (con le quantità sopra indicate si ottengono due teglie tonde diametro 20cm), farle freddare, tagliarle a metà in senso orizzontale, farcirle con la crema di panna e miele, infine decorarle semplicemente versando la glassa sulla superficie e distribuendola con il dorso di un cucchiaio.



© Riproduzione riservata.
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Tartellette senza glutine con crema pasticcera e frutta

>> 2 giugno 2013

© Riproduzione riservata.


"Posso resistere a tutto, tranne che alle tentazioni" (O. Wilde)

Prima della partenza per un paio di settimane alla volta dei Paesi Bassi, ho voluto provare ancora una volta il preparato per dolci della ditta Senzaltro, utilizzandolo questa volta per fare la pasta frolla. Ormai di paste frolle ne ho già provati alcuni tipi ma mi piace cambiare e testare nuove ricette. Perchè accontentarsi?

Mi sono basata sulla ricetta della frolla che mi è stata mandata dalla ditta Senzaltro, invece, per la crema pasticcera ho seguito alla lettera la ricetta data dallo Chef Piantanida a un corso di pasticceria al quale avevo partecipato la scorsa settimana. Il risultato è stato assai soddisfacente e le tartellette sono piaciute molto, compresi i non-celiaci.

La frolla può anche esser preparata in anticipo e poi congelata in modo da averla quasi sempre pronta all'uso (basta ricordarsi di scongelarla in frigo per tempo). La resa con questa farina è ottima.

Ingredienti per la frolla:

Ingredienti per la crema pasticcera:
  • 1lt latte fresco intero
  • 200gr zucchero
  • 200gr tuorli d'uovo
  • 100gr amido di riso (*)
  • zest di limone (usare preferibilmente limoni non trattati in superficie)
  • termometro da cucina

Ingredienti per la farcitura:
  • frutta fresca a piacere (albicocche, banane, kiwi, ciliegie, fragole, arance, ananas, mango .... ecc.)
  • gelatina per torte (*)

(*) questi ingredienti sono a rischio per i celiaci; utilizzare solo i prodotti elencati nelle categorie "lievito", "amido di riso", "gelatina" e "farina di riso" del Prontuario A.I.C. attualmente in vigore oppure prodotti che siano chiaramente dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche.

Preparazione:

Per prima cosa ho impastato la frolla mettendo nella ciotola del KitchenAid la farina, il burro freddo di frigo ma tagliato a pezzetti, lo zucchero, l'uovo intero, il lievito e la scorza di limone grattugiata. Ho montato il gancio e azionato alla velocità 2 poi ho aumentato alla 4 e lasciato impastare fino a quando si è praticamente formata una palla. Ho quindi fasciato l'impasto con della pellicola trasparente e messo in frigo a riposare per una mezz'ora.
Nel frattempo ho preparato la crema.

Ho messo a bollire il latte in un pentolino dal fondo spesso. Nella ciotola del KA ho versato i tuorli, lo zucchero, l'amido di riso e lo zest di limone e ho montato con la frusta gli ingredienti. Non appena il latte ha iniziato a bollire ho versato la pastella nel pentolino e con una frusta a mano ho continuato a mescolare fino a stemperare il composto. Ho rimesso il pentolino sul fuoco fintanto che la crema ha raggiunto 80°C. Ho versato la crema in una pirofila in pyrex, coperto con un foglio di carta forno a contatto con la superficie (per evitare che si formi la pellicola) e fatto raffreddare prima a temperatura ambiente e successivamente in frigo.

Ho steso la frolla fra due fogli di carta forno a uno spessore di circa 4mm e con un coppapasta Ø7cm ho ricavato dei dischi. Ho unto con il burro e infarinato con farina di riso finissima (*) l'interno di uno stampo da muffins con diametro alla base di 5cm. Ho inserito in ciascuno scodellino un disco di pasta e l'ho adattato bene poi ho messo alcuni fagioli di ceramica sul fondo di ogni tartelletta e cotto in bianco a circa 180°C per pochi minuti. Ho rimosso i fagioli e lasciato raffreddare bene.

Infine ho rimosso la carta forno dalla crema pasticcera e l'ho di nuovo mescolata un poco con un cucchiaio, ho versato della crema dentro a ciascuna tartelletta e guarnito con frutta a piacere (per non far annerire le banane le ho messe nel succo di limone subito dopo averle tagliate a fettine).

Volendo si può preparare una gelatina da versare sopra alla frutta per lucidarla. Giusto nei giorni scorsi ho trovato da Naturasi un prodotto senza glutine e 100% vegetale che ha attirato la mia attenzione, è la gelatina per torte Biovegan.

NOTE: se preferite un sapore più delicato, potete aromatizzare la crema pasticcera con una bacca di vaniglia Bourbon che è naturalmente senza glutine (la vanillina invece è un prodotto industriale e a rischio per i celiaci!). Basta tagliare la bacca in due in senso longitudinale e prelevare i semini con la punta di un coltello. Consiglio però di aggiungerli al composto di uova e non metterla a riscaldare nel latte. Il baccello che avanza può poi esser messo per un po' di tempo nello zucchero per aromatizzarlo.


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Simil torta di Vigolo Marchese senza glutine

>> 3 maggio 2013

© Riproduzione riservata.



Vigolo Marchese è una piccola frazione di Castell'Arquato nel Piacentino, è famoso per la basilica romanica del 1008 sormontata da una torre militare trasformato poi in campanile e per il bel battistero a pianta circolare che ricorda le costruzioni bizantine ma in tanti ricordano il nome Vigolo Marchese perchè è legato a quello di una prelibata torta al cioccolato che la Famiglia Perazzi produce nel suo laboratorio di pasticceria.
La ricetta è segretamente custodita dalla famiglia, infatti quella che vi propongo l'ho chiamata "simil torta di Vigolo Marchese" perchè è basata soprattutto sul ricordo della torta che avevo assaggiato durante una vacanza da quelle parti nella primavera del 2007, ben prima della diagnosi di celiachia. Ormai lo sapete che mi piace cercare di riprodurre quello che assaggio in giro, non sempre ci riesco ma mi intriga provarci. Da quando son stata diagnosticata celiaca diciamo che esco meno a pranzo o cena fuori casa ma la curiosità è rimasta.

Il borgo, di chiara impronta medievale, di Castell'Arquato (Pc)


Inoltre questa versione di torta è senza glutine, quindi perfetta per chi soffre di celiachia. E' una specie di crostata con un morbido ripieno di cioccolata dalla consistenza budinosa; sulla superficie della torta si crea una sottile crosticina che, quando viene spezzata con il cucchiaino, ben contrasta con la morbidezza del ripieno e la croccantezza più marcata della base di frolla.

Per la pasta frolla mi sono basata sulla classica ricetta che utilizzo da diverso tempo, ossia questa dello Chef F. Dorin, l'unica differenza è che ho messo qualche granello di bacca di vaniglia per aromatizzare l'impasto anzichè la buccia di limone grattugiata. In questa ricetta è importante che sia la farina di riso che quella di mais siano macinate molto finemente altrimenti la consistenza finale risulta fastidiosa sotto ai denti.

Ingredienti:
  • 260gr pasta frolla senza glutine come da ricetta sopra indicata
  • 165gr zucchero a velo (*)
  • 83gr burro morbido
  • 42gr cacao amaro (*)
  • 42gr cacao zuccherato (*)
  • 4 tuorli
  • 3 albumi
  • sale fino
  • 1 teglia apribile diam. 20cm


(*) per i celiaci: utilizzare solo i prodotti elencati nelle categorie "zucchero a velo" e "cacao" del Prontuario A.I.C. attualmente in vigore oppure prodotti che siano chiaramente dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche e integrazioni.



Preparazione:

In questo caso caso la frolla l'avevo già preparata qualche settimana fà secondo le modalità indicate nella sua ricetta e l'avevo poi congelata, mi è quindi bastato scongelarne un pezzo del peso giusto.

Ho steso la frolla fra due fogli di carta forno fino a ottenere un cerchio leggermente più grande della base della tortiera (20cm), ho messo della carta forno sulla base della teglia, adagiato la frolla e aggiustato bene il bordo, ho cosparso la superficie con delle piccole palline in ceramica e infornato e cotto in bianco a 180°C per una ventina di minuti scarsi (tempi e modalità di cottura possono variare da forno a forno). Se non avete queste palline potete usare i classici fagioli secchi oppure ricordarsi di bucherellare molto la superficie della torta con i rebbi della forchetta altrimenti in cottura si solleva.
Nel frattempo ho preparato il ripieno.

Ho montato a neve fermissima gli albumi con un pizzichino di sale e li ho tenuti da parte. Ho sbattuto bene i tuorli con lo zucchero a velo poi ho aggiunto il burro ammorbidito e tagliato a pezzetti, i due tipi di cacao e amalgamato con un cucchiaio di legno, infine ho aggiunto gli albumi montati a neve al composto cercando di non farli smontare.

Non appena la base della crostata mi è sembrata pronta, ho lasciato il forno acceso, rimosso tutte le palline di ceramica (occhio che scottano), versato il composto di cioccolata all'interno della crostata, livellato bene, re-infornato in forno ancora caldo e cotto una decina di minuti a 180°C (tempi e modalità di cottura possono variare da forno a forno) poi ho spento il forno e lasciato la crostata al suo interno per diversi minuti fintanto che si è formata una crosticina sulla superficie. Detto fra noi la crosticina nella mia versione è rimasta appena accennata, mi toccherà riprovare per azzeccare il giusto punto di cottura. Quindi l'ho rimossa dal forno e lasciata raffreddare nella sua teglia. Comunque, anche se non si dovesse formare la crosticina sulla superficie, la torta è sufficientemente golosa ;-)

Quando la torta è fredda è possibile aprire la teglia e porzionarla con cautela.
A questo punto armatevi di cucchiaino e servitevi, l'ideale è avere a portata di mano un bicchiere con del vino bianco dolce fresco da accompagnare il dessert, tipo una Malvasia Dolce Frizzante DOC dei Colli Piacentini.
Anche se non è quella originale di Vigolo Marchese ......... è buona!

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Crostata alla marmellata senza glutine con frolla all'olio

>> 10 settembre 2012

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Al Corso "Delizie senza glutine" presso Eataly Torino, tenuto dallo Chef Federico Dorin lo scorso mese di Maggio, avevamo preparato anche delle crostate con la marmellata, una versione prevedeva la frolla con il burro e l'altra con l'olio di semi.
Qualche tempo fà avevo riprovato la ricetta ma non ero rimasta del tutto soddisfatta perchè la frolla con l'olio era risultata eccessivamente friabile e difficile da stendere, lo scorso weekend, complice il cattivo tempo, ho riprovato a farla, modificando alcune cose. Questo secondo risultato mi è piaciuto decisamente di più.

Ingredienti per la frolla all'olio (teglia da 24cm diametro):
  • 300gr farina senza glutine Schär per dolci Mix C
  • 100gr olio di semi di girasole
  • 90gr zucchero (la ricetta originale ne prevedeva 100gr)
  • 1 uovo intero + 1 tuorlo (la ricetta originale prevedeva solo quello intero)
  • 1 bustina di lievito per dolci [*]
  • 1 tazzina da caffè di latte
  • la punta di un cucchiaino da caffè di xanthano (la ricetta originale non lo prevedeva)
  • 1 pizzico di sale
  • buccia grattugiata di mezzo limone

Ingredienti per la farcitura (teglia da 24cm diametro):
  • 400gr marmellata di frutta a piacere [*]

[*] per i celiaci: utilizzare solo i prodotti presenti alle voci "lievito" e "marmellate-confetture" del Prontuario A.I.C. in vigore oppure quelli che recano chiaramente in etichetta la dicitura "senza glutine" come da Regolamento CE n° 41/2009 e successive modifiche e integrazioni.

N.B.: per gli intolleranti al lattosio occorre utilizzare una farina senza glutine e senza lattosio (es. la farina universale senza glutine DS Mix It!) al posto di quella Schär e acqua al posto del latte. La resa della pasta frolla è comunque diversa dalla ricetta con il lattosio e l'impasto tende a rompersi molto più facilmente.


Nella ricetta originale è previsto il lievito per dolci, in casa avevo ancora una bustina di lievito di tartaro puro granulato della Verival Bio che è senza glutine e ho utilizzato quello.

In una ciotola capiente ho versato dapprima farina e zucchero e poi nell'incavo al centro ho messo via via tutti gli altri ingredienti della frolla a esclusione del latte.


Ho iniziato a amalgamarli con la spatola fintanto che si è formato un composto sbriciolato, il classico "crumble" Inglese.


Ho quindi versato il composto sulla spianatoia e l'ho velocemente impastato, aggiungendo un goccio di latte poco per volta, fino a ottenere una palla omogenea e liscia, abbastanza morbida ma non molle (ved. foto sottostante). Il latte è stato aggiunto quando necessario per amalgamare meglio gli ingredienti; alla fine ne ho usato poco più di mezza tazzina (regolatevi a piacere).


Ho avvolto la palla con della pellicola trasparente e l'ho messa in frigo per una mezz'ora.

Ho unto bene sia il bordo interno che la base di una teglia a cerniera con olio di semi di girasole, rimuovendo quello in eccesso con carta da cucina. Ho prelevato un pezzo di impasto dalla palla e l'ho steso in forma rotonda con il mattarello fra due fogli di carta forno poi, aiutandomi con la carta forno, l'ho rovesciato velocemente sulla base della teglia a cerniera che avevo precedentemente staccato dal bordo. Ho rimontato la teglia e creato il cordolo laterale della crostata arrotolando dell' impasto sotto alle dita e ricavando tanti piccoli cordoni che ho schiacciato contro al bordo della teglia (ovviamente questo impasto non è lavorabile quanto uno con il glutine e occorre industriarsi un po' per stenderlo e fare la bordatura).

Ho cosparso la superficie della crostata con abbondante marmellata e l'ho distribuita bene  aiutandomi con un cucchiaio. Con i rebbi della forchetta ho sagomato il bordo della crostata.


Infine con la rotella dentata ho ricavato dalla rimanente palla di impasto alcune strisce per decorare la crostata; la volta precedente avevo invece ricavato delle semplici decorazioni a forma di luna piena e mezza luna con un coppapasta liscio di piccolo diametro.

Ho infornato in forno preriscaldato e cotto a 180°C per circa 35 minuti (tempi e temperature possono variare da forno a forno). Far raffreddare bene all'interno della teglia prima di tagliarla e poi servire.

Se avanza dell'impasto potete congelarlo per usi futuri oppure stenderlo fra due fogli di carta forno e con il coppapasta o la rotella dentata ricavare dei biscotti per la prima colazione.
Di questa frolla mi è piaciuta molto la consistenza anche dopo che la crostata è stata cotta perchè si è un pochino sbriciolata ma non eccessivamente ma soprattutto il sapore delicato che ben si sposa con diversi tipi di marmellate.




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Celià: senza glutine che spettacolo a Mondovi (Cn)!

>> 6 settembre 2012


Di seguito vi ricopio l'email che mi è stata mandata oggi dall'organizzatore dell'evento:

Due giorni di laboratori, convegni, degustazioni, cook show e tante altre iniziative dedicate al senza glutine

A Mondovì il 13 e14 ottobre va in scena la seconda edizione dell’evento CELIA'. Tra i protagonisti, gli chef e star tv Luca Montersino e Andy Luotto e lo chef stellato Marc Lanteri.

La celiachia torna protagonista di un evento nazionale. A Mondovì (CN) il 13 e 14 ottobre è di scena la seconda edizione di Celiàsenza glutine che spettacolo, l’appuntamento italiano dove discutere, approfondire e conoscere da vicino il mondo dell’intolleranza al glutine. La formula dell’evento, sperimentata nel 2011, si è rivelata vincente, con la presenza di oltre 7000 visitatori provenienti da tutta Italia e dalla Svizzera. Celià è l’occasione ideale per vivere in modo critico e al tempo stesso divertente una delle tematiche più attuali nel campo alimentare. Sono oltre 122 mila, infatti, i celiaci effettivamente diagnosticati e censiti in Italia, secondo i dati della Relazione annuale al Parlamento sulla celiachia (aggiornati al 31 dicembre 2010), ma si stima che gli affetti di celiachia rappresentino all’incirca l’1% della popolazione, vale a dire oltre 600.000 persone. Celià si conferma un’opportunità per pazienti celiaci, medici, operatori sanitari e agroalimentari e grande pubblico per scoprire moltissime realtà del settore accomunate dalla volontà di garantire un’alta qualità gluten free, strada intrapresa con successo da soggetti autorevoli come Eataly, partner della manifestazione monregalese. Tantissime le iniziative in programma nei due giorni dell’evento: dall'approfondimento specialistico-scientifico ai convegni tematici, dai laboratori didattici ai cook show, dalle degustazioni guidate ai momenti culturali, per affrontare il tema del senza glutine a 360 gradi. Tra i partner scientifici che sostengono la manifestazione, AIC – Associazione Italiana Celiachia e SIGE – Società Italiana di Gastroenterologia.

Che aspettate dunque? Segnatevi subito le date sul calendario! Tra l'altro la location (Mondovi) è davvero molto carina.

Cook Shows:
I Cook Celià Show sono laboratori dimostrativi durante i quali professionisti della cucina - capitanati dallo chef e star televisiva Andy Luotto e dallo chef Federico Dorin dell'AIC - si esibiscono nella preparazione e nell’illustrazione di piatti e prodotti rigorosamente gluten free.  Tre appuntamenti quotidiani dedicati alla realizzazione in diretta di ricette genuine e raffinate, accompagnate da degustazioni guidate, presentazioni di materie prime e racconti di storia dell'evoluzione dei prodotti utilizzati nelle cucine italiane. Ad animare i laboratori, coinvolgendo e stimolando il pubblico, Tinto, voce di Decanter - Radio 2 Rai.
Per partecipare ai Cook Show è obbligatorio prenotarsi (la capienza massima per ogni laboratorio è di 60 posti).

Costo: € 20
(€ 15 per i soci AIC), il costo è per ciascun laboratorio.

Sabato 13 ottobre
ore 11,00: come cucinare un pasto completo senza glutine (chef Andy Luotto)
ore 14,00: cucina per le piccole e grandi occasioni (chef Federico Dorin)
- ore 17,00: come cucinare un pasto completo senza glutine (chef Andy Luotto)

Domenica 14 ottobre
- ore 11,00: come cucinare un pasto completo senza glutine (chef Andy Luotto)
- ore 14,00: cucina per le piccole e grandi occasioni (chef Federico Dorin)
- ore 17,00: come cucinare un pasto completo senza glutine (chef Andy Luotto)

E' possibile prenotarsi anticipatamente presso la segreteria organizzativa, Flyeventi di Cervere, inviando, tramite mail o fax, i propri dati (nome e cognome, numero di persone, ora del laboratorio che si vuole seguire, numero di telefono, fax e mail).
IMPORTANTE: chi effettuerà la prenotazione prima dell'inizio dell'evento, dovrà presentarsi almeno 1 ora prima dell'inizio dei laboratori per effettuare il saldo della partecipazione. In caso contrario, la prenotazione sarà annullata.


Mi sono già iscritta ai Cook Shows del Sabato, per maggiori informazioni potete consultare i seguenti siti:
 .


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Cantucci senza glutine alle mandorle

>> 30 maggio 2012

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Ecco un'altra ricetta dal corso "Delizie senza glutine" a Eataly Torino di un paio di settimane fà. Sono veloci da preparare e buoni da assaporare, l'ideale è accompagnarli con un calice di Vin Santo o, in mancanza di questo (come nel mio caso), con un buon Moscato Passito delle mie parti. Avete voglia di un dolcetto senza glutine? Questi cantucci si preparano in fretta e, tutto sommato,  si sporca poco in cucina visto che l'impasto si amalgama bene anche dentro a una ciotola o in una bastardella.

Ingredienti:
  • 80gr zucchero
  • 60gr zucchero di canna
  • 3 uova (2 intere + 1 tuorlo)
  • 90gr mandorle non pelate, spezzettate grossolanamente o divise a metà
  • 180gr farina di riso (*)
  • 20gr farina di mais tipo fioretto (*)
  • 1/3 di bacca di vaniglia
  • 3gr di bicarbonato d'ammonio o, in alternativa, 1/2 bustina di lievito per dolci (*)
(*) per i celiaci: utilizzare solo i prodotti elencati nelle categorie "farina di riso" , "lievito" e "farina di mais - per polenta" del Prontuario A.I.C. e/o inseriti nell'elenco degli alimenti dietoterapici idonei ai celiaci del Ministero della Salute attualmente in vigore oppure prodotti che siano chiaramente dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche. Lo strutto è invece un prodotto "naturalmente privo di glutine" .

Preparazione:
ho grattugiato la bacca di vaniglia, in una ciotola ho versato tutti gli ingredienti (escluse la mandorle) e li ho mescolati con una spatola fino a ottenere un composto simile a una pasta frolla (è un po' appiccicoso), infine ho aggiunto le mandorle e amalgamato il composto. L'ho suddiviso in due o tre filoncini (a seconda se si preferiscono ottenere dei cantucci più o meno grossi) del diametro di circa 2-3cm, ho messo la carta forno sulla teglia e adagiato i filoncini ,


infornato in forno già caldo e cotto per 15 minuti a 180°C-200°C (a fine cottura lasciar acceso il forno!).
Ho sfornato, lasciato raffreddare i filoncini, con un coltello seghettato ho ricavato delle losanghe di circa 1cm di spessore facendo attenzione a non sbriciolare eccessivamente i cantucci,


ho disposto i cantucci sulla teglia appoggiandoli su uno dei due lati del taglio e li ho messi nuovamente in forno per pochi minuti, giusto il tempo di farli colorire. Quando saranno ormai freddi, riponeteli in una scatola di latta per conservarli.


Non sono certamente i cantucci tradizionali Toscani però son buoni ....... gnam gnam.



Domani mattina spero che ci sia una luce più decente nel cucinino per poter scattare ancora una foto



NOTE: la farina di mais, a seconda del tipo di macinatura, si suddivide in fumetto (più fine di tutte), fioretto (una via di mezzo), bramata (a grana più grossa rispetto alle due precedenti). Per fare questa ricetta occorre la farina fioretto che, ovviamente, non avevo in casa. Ho messo della farina di mais Marano "Polenta di una volta" che tengo abitualmente in casa nel minipimer e l'ho azionato per pochi minuti, effettuando una sorta di rimacinatura casalinga visto che questa farina è piuttosto rustica e grossolana anche perchè ricca in fibra. Il risultato è stato perfetto.

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Piadina senza glutine di Olga&Manu e piadina senza glutine Chef Dorin

>> 24 maggio 2012


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Lo scorso weekend ho partecipato al corso di cucina "Delizie senza glutine" a Eataly Torino durante il quale lo chef Federico Dorin (mia vecchia conoscenza perchè avevo già partecipato a un suo rapido corso a Casale Monferrato tre anni fà) ci ha insegnato a fare il pan di spagna, la pasta frolla, i gusci dei bignè, i cantucci, il pane, la pizza e la piadina. La Domenica sono poi state preparate delle creme e glasse e alcuni dei semplici bignè son stati trasformati nella classica bignola ripiena di crema pasticcera e decorata con glassa di zucchero, altri bignè sono stati invece riempiti con panna montata e son diventati una piramide di profiteroles, il pan di spagna del giorno precedente è stato tagliato in strati, farcito con crema pasticcera e decorato con granella di nocciole e creme bicolori fino a trasformarsi in una golosa Saint Honorè ....... insomma alla fine sul bancone della cucina è stato allestito un ricco e goloso buffet dolce e salato , ovviamente tutto senza glutine!
Erano almeno tre anni che non mangiavo un bignè senza glutine (ossia da quando sono stata diagnosticata celiaca) e non vi dico quanti ne ho mangiati Domenica scorsa.
Il corso è stato molto divertente e istruttivo anche perchè questa volta eravamo poco più di 10 persone e abbiamo potuto mettere le mani in pasta e seguire bene tutti i vari passaggi, è stato bello anche incontrare altre persone e condividere opinioni e esperienze culinarie e mangerecce. Man mano che mi cimenterò nelle preparazioni del corso, aggiungerò le varie ricette sul blog.

Tra le ricette proposte c'era anche la piadina che stasera ho voluto cucinare per cena. Questa sera mi sono basata sulla ricetta di Olga e Emanuela del blog "Un cuore di farina senza glutine" , poco più sotto vi posto però anche la ricetta del corso presso Eataly in modo che abbiate entrambe le versioni da provare. Cambiano essenzialmente le tipologie di farine utilizzate ma gli altri ingredienti sono abbastanza simili.
Ancora una volta devo ringraziare le autrici del blog "Un cuore di farina senza glutine" perchè la loro ricetta mi è piaciuta molto, la piadina è saporita , morbida, si è piegata senza spezzarsi e è piaciuta anche a chi celiaco non è. Grazie ragazze!
La ricetta originale di Olga e Emanuela la trovate qui -> http://uncuoredifarinasenzaglutine.blogspot.it/2010/09/piadina-senza-glutine.html .

PIADINA SENZA GLUTINE, RICETTA DI OLGA & EMANUELA DEL BLOG "UN CUORE DI FARINA SENZA GLUTINE"

Ho dimezzato le dosi riportate sul sito e usato:
- 100gr di farina senza glutine Pandea (**)
- 100gr di farina senza glutine Mix B Schär
- 125gr acqua (circa)
- 35gr strutto
- 3,75gr lievito istantaneo per torte salate (*)
- un pizzico di bicarbonato
-  sale q.b.
- farina di riso (*)

(*) per i celiaci: utilizzare solo i prodotti elencati nelle categorie "farina di riso" , "lievito" e "salumi-insaccati" del Prontuario A.I.C. e/o inseriti nell'elenco degli alimenti dietoterapici idonei ai celiaci del Ministero della Salute attualmente in vigore oppure prodotti che siano chiaramente dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche. Lo strutto è invece un prodotto "naturalmente privo di glutine" .


(**) nel loro sito le autrici consigliano metà quantitativo di farina Agluten e metà Pandea ma avevo in casa solo la seconda.

Ho impastato tutti gli ingredienti prima in una ciotola poi ho versato tutto sulla spianatoia e impastato fino a ottenere una palla morbida ma compatta e non appiccicosa. Non avendo molto tempo a disposizione non l'ho fatto riposare come invece suggeriscono Olga e Emanuela ma l'ho tagliato in due parti e l'ho steso in due dischi del diametro di circa 25cm e spessore di circa 2mm , mettendo un po' di farina di riso sulla spianatoia e anche sul mattarello per non far aderire l'impasto. Mentre stendevo una metà, ho fasciato l'altra con pellicola in modo che non asciugasse troppo.


Ho messo a scaldare una padella in ghisa senza bordo  e ho cotto prima una piadina da ambo i lati e poi la seconda (con i tempi sono andata un po' a occhio). Durante la cottura si son formate in superficie delle piccole bolle (alcune più evidenti , altre meno) con l'aiuto di una spatola l'ho rovesciata per cuocere anche l'altro lato.


A questo punto non mi è restato che farcire con crescenza, speck (*) e foglie di rucola selvatica e cenare! Per la farcitura della piadina basta lasciar andare la propria fantasia, l'importante è utilizzare prodotti idonei ai celiaci.

I miei ripieni preferiti sono:
  • Fontina della Valle d'Aosta DOP con prosciutto cotto (*) e carciofini sott'olio;
  • fettine di pancetta (*), fette sottili di pomodoro condito con un velo d'olio e origano e fettine di provola affumicata.




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PIADINA SENZA GLUTINE, RICETTA DEL CORSO "DELIZIE SENZA GLUTINE " A EATALY

- 500gr di farina senza glutine per pane e paste lievitate Biaglut oppure Mix B Schär
- 350gr acqua (circa)
- 50gr strutto
- 1 bustina di lievito istantaneo per torte salate (*)
- sale q.b.
- farina di riso (*)

(*) per i celiaci: utilizzare solo i prodotti elencati nelle categorie "farina di riso" e "lievito" del Prontuario A.I.C. e/o inseriti nell'elenco degli alimenti dietoterapici idonei ai celiaci del Ministero della Salute attualmente in vigore oppure prodotti che siano chiaramente dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche. Lo strutto è invece un prodotto "naturalmente privo di glutine" .


Procedimento: come quello precedente, le uniche differenze sono state che al corso abbiamo usato la farina Mix It della DS anzichè quelle sopra indicate perchè una delle partecipanti era intollerante al mais e con l'anello tagliapasta abbiamo ricavato delle piccole piadine di circa 10-15cm di diametro in modo che fossero più facili da maneggiare e consumare durante il buffet allestito a fine corso.

*** Considerazioni ***
avendo provato e assaggiato entrambe le versioni, devo dire che preferisco la piadina di Olga&Manu perchè rimane più morbida e elastica , il sapore è valido in entrambi i casi. La farina della DS è stata usata al corso per necessità ma non è il massimo per la realizzazione della piadina, anche lo Chef Federico Dorin ha detto di preferire la Biaglut o la Schär.
A voi l'ardua sentenza.

Cercate una ricetta per una piada senza glutine aromatizzata? Date un'occhiata anche a quest'altra ricetta.

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Corso di cucina senza glutine

>> 27 novembre 2011

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Sono da poco rientrata a casa dopo la più che positiva esperienza del primo corso (o meglio lezione) di cucina senza glutine che con alcuni amici e colleghi volontari A.I.C. abbiamo organizzato a Ovada (Al).

Stamattina alle 9 ci siamo ritrovati in oltre cinquanta persone provenienti sia da Ovada ma anche da diversi paesi del circondario, un numero di partecipanti ben oltre ogni aspettativa. Al di là del corso in sè, è stata comunque l'occasione di conoscere altre persone accumunate da un unico filo conduttore "la celiachia", ossia l'intolleranza permanente al glutine che è una frazione proteica contenuta in frumento, orzo, farro, spelta, kamut e triticale. Oltre ai celiaci veri e propri c'erano mamme, papà, nonne, mogli, mariti e amici di celiaci; tutti desiderosi di imparare qualche nuova idea per impastare le farine senza glutine.
Il corso è stato effettuato dalla ditta Molino Rivetti Pietro "Il Pane di Anna" di Maclodio (Bs) e, in particolare, dalla Sig.ra Marisa che ci ha dato preziosi suggerimenti per cercare di ottenere il massimo dalle sue farine e dai preparati senza glutine.
In generale le farine senza glutine hanno una resa completamente diversa dalle farine tradizionali e, a volte, farebbero perdere la pazienza a un santo quando vengono lavorate perchè basta solo un goccio di acqua in più per ritrovarsi con una pappetta molliccia e pressochè inutilizzabile o, al contrario, con un impasto durissimo. Tuttavia grazie a piccoli trucchi e suggerimenti e un po' di pratica, è possibile ottenere grandi risultati.

La lezione si è svolta nell'ampio salone dell'Oratorio posto al di sotto della moderna Chiesa-Santuario di San Paolo della Croce in Corso Italia. Trattandosi della prima volta che l'A.I.C. organizza un evento gluten free in Ovada, si è scelto di optare per un corso di primo livello in cui si preparano impasti semplici come pane, pizza, focaccia .... ecc., la speranza è che si possa organizzare un secondo livello in cui preparare dolci e paste lievitate.
La Sig.ra Marisa aveva organizzato tutto fin nei minimi dettagli: a tutti i partecipanti sono stati distribuiti i grembiuli e tutta l'attrezzatura e gli ingredienti necessari per poter impastare.

Si inizia con la lezione

La location è molto ampia e si presta molto a eventi di questo tipo ma, purtroppo, non ha una buona illuminazione

Il bello della lezione è stato, a mio avviso, il poter mettere le mani in pasta e lavorare direttamente queste farine e preparati per rendersi meglio conto del risultati che si ottengono. Nell'ordine sono stati impastati dei panini, la pizza, la piadina, la sfoglia per fare la pasta fresca, la pasta frolla per la crostata. Alcune delle pietanze sono state poi cotte in forni dedicati e restituite ai partecipanti in modo che potessero portarle a casa.

Ecco alcune immagini prese durante la lezione:













In ultimo ma non per ultimo desidero ringraziare tutte le persone che si sono adoperate per la riuscita dell'evento e che hanno dato una mano nei preparativi o nel post manifestazione come Ada, Angelo, Carlo, Federica, Greta, Manuela, Piero Luigi, Roberto, Silvia e la ditta Molino Rivetti "Il Pane di Anna" che, sfidando la spessa coltre di nebbia, ci ha permesso di trascorrere un'allegra mattinata preparando pietanze senza glutine ma saporite e deliziato con i suoi squisiti prodotti!

Molino Rivetti Pietro srl 
via Roma, 64
25030 Maclodio (Brescia)
tel: (+39) 030.9973615
www.ilpanedianna.it


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Frittelle di nasello senza glutine

>> 23 novembre 2011


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Questa è una delle ricette che ho preparato nel weekend appena trascorso al Corso di cucina senza glutine di Eataly Torino.
Il corso di 2 giorni (sabato e domenica) nel complesso è stato interessante anche perchè abbiamo messo le mani in pasta e non ci siamo limitate a guardare cosa cucinava lo Chef come invece mi era capitato in un paio di precedenti occasioni. Tuttavia , il fatto che sia il sabato che soprattutto la domenica, per esigenze di uno dei ristoratori di Eataly la cucina ci sia stata requisita ben prima (la domenica addirittura un'ora prima) della fine del corso non mi è proprio piaciuta. Tanto più che il corso non era "a gratis", comunque, tra oggi e domani manderò una letteraccia a Eataly in proposito perchè non mi sembra il modo di trattare persone che hanno pagato per frequentare un corso.

La docente del corso è stata Maria Castellano, chef con diverse esperienze sul territorio Italiano, simpatica, disponibile, coinvolgente.
Ha studiato sociologia e naturopatia ma, successivamente, la passione per la cucina ha preso il sopravvento e ha deciso di frequentare un corso professionale per cuochi durante il quale si è appassionata ai temi della pasticceria e panificazione. Nel 2007 ha frequentato prima uno stage presso il ristorante "La Locanda della Tamerice" dello chef Igles Corelli a Ostellato (Fe) e poi è entrata a far parte dello staff come Chef pasticcere. Attualmente svolge  la professione di pasticcera "free lance" e collabora con diversi Chef italiani, inoltre insegna nelle più prestigiose scuole di cucina. Nel 2010 ha pubblicato il libro "Pane & Co.", edito da Bibliotheca Culinaria.

Buon appetito



Ingredienti per 4 persone:
  • 600gr polpa di nasello (già privata della pelle e diliscata). Anzichè il nasello, pesce presente nel Mediterraneo, è possibile utilizzare il più saporito e pregiato merluzzo che si pesca nell'Atlantico oppure filetto di baccalà già ammollato
  • 250gr patate con la buccia
  • 2 uova intere
  • 1 spicchio d'aglio, la ricetta ne prevedeva due ma il sapore era troppo marcato, diciamo che la quantità è "a piacere"
  • 1 ciuffetto di prezzemolo
  • pangrattato senza glutine (*)
  • sale e pepe
  • olio per frittura

(*) per i celiaci: utilizzare solo i prodotti elencati nella categoria "preparati per impanatura" del Prontuario A.I.C. e/o inseriti nell'elenco degli alimenti dietoterapici idonei ai celiaci del Ministero della Salute attualmente in vigore oppure prodotti che siano dichiarati "senza glutine" in etichetta dal produttore, come da Regolamento (CE) n° 41/2009 del 20/01/2009 e successive modifiche.
Gli ingredienti



Se non è stato fatto dal pescivendolo, spellare il nasello, lavarlo bene sotto acqua corrente e diliscarlo con cura, mettendo da parte tutta la polpa.

Il nasello, nome scientifico "Merluccius Merluccius", è un pesce ricco di sali minerali (sodio, potassio, calcio, fosforo, magnesio e selenio), ha un buon quantitativo di proteine e pochi grassi; dal sito I.N.R.A.N. (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione) per 100gr di nasello: 
- 17gr proteine
- 71 calorie (kcal)
- 0,3gr lipidi
- 0,06gr grassi saturi totali
- 0,07 grassi monoinsaturi totali
- 0,12gr polinsaturi totali
- 50mg colesterolo
I grassi presenti in questo pesce sono gli acidi grassi polinsaturi "Omega 3" che riducono il colesterolo cattivo (LDL) ed aumentano quello buono (HDL).

Le patate, anzichè bollirle, la docente ci ha suggerito di cuocerle in questo modo affinchè non si impregnino di acqua, è lo stesso sistema che ha usato nella preparazione degli gnocchi (ricetta che posterò a breve).
Avvolgere ciascuna patata intera, senza pelarla, in un foglio di alluminio da cucina (avere l'avvertenza di posizionare il lato opaco del foglio di alluminio all'esterno), fare un piccolo taglio su un lato della patata e posizionare quel lato su una teglia o leccarda ricoperta completamente con del sale grosso, infornare in forno caldo e cuocere a 180°C per circa 30 minuti. La durata della cottura è in funzione del tipo di patata e delle sue dimensioni, occorre cuocere patate delle stesse misure e dopo una ventina di minuti bucherellarne una con uno stuzzicadenti o la punta di un coltello per verificare lo stato e regolare i tempi di cottura.
Cuocendo in questo modo, le patate resteranno asciutte e, nel caso di preparazioni come per esempio gli gnocchi, assorbiranno meno farina, tutto a vantaggio del sapore finale.
Ho comunque già provato a fare questa ricetta cuocendo le patate (spellate e tagliate a tocchetti) nella vaporiera e è venuta bene ugualmente.

Rimuovere l'alluminio e sbucciare le patate, metterle in uno schiacciapatate e pressarle.
Riunire il contenuto in una ciotola capiente. Tritare aglio e prezzemolo.
Tritare finemente a coltello la polpa di nasello oppure servirsi del robot da cucina (in questo caso fare solo attenzione a non omogeneizzarla), unirla alle patate, al trito di aglio e prezzemolo, regolare di sale e pepe, mescolare bene il tutto.

L'impasto ben amalgamato

Prendere un po' di impasto e formare delle palline di circa 4 centimetri di diametro, lavorandole bene fra le mani in modo che non si fessurino.

Le polpettine di nasello e patate pronte per essere passate nell'uovo e pangrattato


Sbattere le uova con un pizzico di sale, passare ciascuna pallina nell'uovo e poi nel pangrattato e rigirarla bene in modo che si impregni uniformemente di panatura , eventualmente ripassarle nell'uovo e nel pangrattato che avanzano.

La panatura


Scaldare abbondante olio, noi abbiamo usato dell'olio extravergine di oliva, in una padella che possa contenere tutte le polpettine oppure friggerle in due volte. Non appena la temperatura dell'olio è ottimale, friggere le polpette, rigirandole spesso in modo da dorarle uniformemente senza però farle diventare scure, asciugare l'olio in eccesso ponendole su un piatto ricoperto con carta per fritti o da cucina e servirle calde.


Purtroppo non ho foto da mostrarvi perchè, per evitare di rovinarla, non ho portato la reflex al corso però mi sono ripromessa di cucinarle quanto prima a casa e aggiungerò le foto prossimamente. Comunque le polpettine mi sono piaciute molto e penso che possano piacere anche a chi, molti bambini per esempio, non ama il pesce perchè il nasello non ha un gusto marcato e questo modo di cucinarle nasconde il sapore del pesce.

Sfiziose!

Tu non hai fame?


Contorni:
al corso le abbiamo servite con pomodorini confit al forno e zucchine a rondelle e passate in forno a dorare ma le avrei preferite con una insalata mista o verde. A voi la scelta!
Pomodorini confit: 4 pomodori, 3 foglie basilico, 2 rametti timo (preferibilmente fresco), origano, 1 arancia non trattata, 1 cucchiaio zucchero grezzo di canna, olio, sale. Sbollentare i pomodori in acqua calda per pochi minuti, pelarli, tagliarli in 4 parti, privarli dei semi e dell'acqua, metterli su una teglia rivestita con carta da forno, cospargerli con foglioline di timo e origano, zucchero di canna, scorza grattugiata dell'arancia (non usare la parte bianca!), irrorare con abbondante olio extrargine di oliva, infornare a 80°C e cuocere per circa un'ora (vanno cotti a temperatura bassa per lungo tempo, devono appassire ma mai seccare).

Idea per uno stuzzichino o un'antipasto:
fare delle polpettine un poco più piccole e, dopo averle fritte, infilzarne tre/quattro su uno spiedino di legno e servirle appoggiate su un letto di misticanza.

Il nasello:  conosciamolo meglio tramite la scheda del sito mare in Italy.

03/12/2011: le ho preparate per il pranzo e ho scattato qualche foto!


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Corso di cucina senza glutine a Ovada (Al)

>> 31 ottobre 2011



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Dalla prossima settimana saranno aperte le iscrizioni al Corso di cucina senza glutine di Ovada (AL) organizzato dall'AIC Piemonte-VdA in collaborazione con la ditta Molino Rivetti "Il Pane di Anna" che si svolgerà Domenica 27 Novembre 2011:

Se avete voglia di panificare e mettere le mani in pasta, non mancate a questo appuntamento. Iscrizione presso Segreteria AIC Torino 011-3119902.

LE ISCRIZIONI TERMINANO IL 24/11, AFFRETTATEVI!


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Pasta frolla senza glutine dello Chef Federico Dorin

>> 2 maggio 2010


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Ricetta con cotture sia per il forno tradizionale che per il microonde.

Il 6 Marzo si era svolto a Torino il Congresso Regionale A.I.C. e, approfittando di un rientro in Italia, vi avevo preso parte. Al mattino si erano succeduti vari interlocutori e era stata trattata soprattutto la parte "scientifica" e quella relativa alle attività sia a livello regionale che nazionale dell'Associazione Italiana Celiachia, nel pomeriggio, invece si era svolta una "Prova con il cuoco" in cui lo Chef Federico Dorin (lo stesso che avevo già avuto modo di conoscere a Settembre '09 durante una lezione di cucina senza glutine a Casale Monferrato) aveva spiegato alla platea come creare alcune preparazioni di base utilizzando farine senza glutine della ditta Schar.

Fra le ricette di quel giorno vi era quella della pasta frolla che di seguito vi propongo perchè l'ho utilizzata Sabato scorso per preparare una crostata con marmellata che abbiamo mangiato fra amici (io ero l'unica celiaca). La crostata ha avuto successo nonostante fossi stata un po' avara nello spessore dell'impasto sulla teglia, con il risultato di avere uno strato molto basso di pasta frolla sotto alla marmellata.

L'impasto è gustoso, ha un bel colorito giallo conferito dalla presenza della farina di mais e ha una buona lavorabilità, non ha nulla da invidiare a un impasto con glutine. La parte che è avanzata l'ho congelata e la utilizzerò più avanti per fare una torta, è la prima volta che congelo la pasta frolla cruda e non ho la minima idea del risultato post-congelamento ....... sperem!

Ingredienti:
  • 600gr farina Mix "C" per dolci della Schär
  • 200gr farina di mais macinata molto fine, tipo "fioretto" (*)
  • 200gr farina di riso fine (*)
  • 500gr burro
  • 300gr zucchero
  • 4 uova fresche
  • scorza di limone grattugiata (meglio se il limone non è trattato)

(*) per quanto riguarda la farina di mais e quella riso, utilizzare solo i prodotti elencati nelle categorie "farina di mais, per polenta, polenta istantanea, pronta" e "farina di riso" del Prontuario dell'A.I.C. e/o quelli che recano in etichetta la dicitura "senza glutine" come da Regolamento CE N° 41/2009 e successive modifiche e integrazioni.



Ripassare alcuni minuti la farina fioretto mischiata con quella di riso con il robot da cucina (io l'ho fatto con il frullatore del Braun K3000) per renderle ancora più fini. Pur usando la farina di mais macinata fine, ho notato che, se non la si ri-macina un po' con un buon robot si sentono i granellini sotto ai denti quando si mangia la crostata.

Impastare tutti gli ingredienti fino a ottenere una palla liscia e omogenea (effettuare questa operazione piuttosto velocemente per evitare di scaldare troppo il composto, se necessario aiutarsi con delle spatole in plastica); il burro deve essere tagliato a tocchetti ma freddo di frigo. Per evitare che l'impasto si attacchi sulla spianatoia, cospargerla con farina di riso.


Coprire l'impasto con pellicola trasparente e farlo riposare in frigo per una mezz'ora abbondante. Successivamente al periodo di riposo che serve per migliorarne la lavorabilità con la frolla ottenuta si possono preparare delle crostate, dei biscotti oppure dei canestrelli. Per la cottura di questi ultimi due prodotti bastano pochi minuti nel forno (occorre semplicemente farli dorare in superficie).


Per la preparazione della crostata con marmellata:


Rivestire le teglie da forno con una parte dell'impasto, versare la marmellata (**) e livellarla bene, lasciando però scoperto il bordo.

(**) per quanto riguarda la marmellata, utilizzare solo i prodotti elencati nella categoria "marmellate, confetture, creme di marroni" del Prontuario dell'A.I.C. e/o quelli inseriti nel Registro Nazionale Alimenti dietetici senza glutine del Ministero della Salute attualmente in vigore.


Decorare la superficie con strisce di pasta frolla oppure ricavare alcune decorazioni con delle formine, infornare e cuocere secondo le modalità del proprio forno.




Purtroppo durante la cottura alcuni dei miei fiorellini decorativi sono stati ricoperti con la marmellata e la decorazione finale è andata a farsi benedire.


COTTURE:
  • forno tradizionale: 170°C per 30-40min circa.
  • forno a microonde con teglia "crisp" da 29cm di diametro: 13-14min (solo crisp).




ALTERNATIVE: per la preparazione della frolla, come suggerito dallo Chef Dorin, è possibile anche usare solo farina Schär, in questo caso occorre utilizzare 1kg di farina Mix "C" Schär e omettere sia la farina di mais che quella di riso.
Anzichè la buccia grattugiata di limone è possibile usare un baccello di vaniglia per aromatizzare l'impasto (occorre tagliare in due il baccello nel senso della lunghezza e, con la lama di un coltello, far cadere un po' di semini nell'impasto).

VINI: vino bianco (es. Moscato) o rosso (es. Brachetto), dolce, aromatico o fruttato, naturalmente Italiano!


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