Torta umida senza glutine "Taniavale"
>> 22 ottobre 2012
L'altra sera stavo appunto surfando in rete e poi mi sono ritrovata sul sito di un produttore americano di farine biologiche di varia natura http://www.bobsredmill.com/recipes.php?recipe=1298, la foto della torta mi è piaciuta e ho incominciato a leggere i vari ingredienti giusto per capire se occorreva qualche tipo di farina particolare o di qualche marca che qui non si trova. Visto che tutti gli ingredienti erano di facile reperibilità, mi son presa nota di quello che mancava in dispensa e ho salvato la ricetta con l'intenzione di provarla nel weekend. Detto, fatto!
Sabato scorso ho fatto la spesa e ieri pomeriggio ho cucinato questa "torta magicamente umida senza glutine con mandorle".
Ovviamente prima ho dato un'occhiata agli ingredienti e poi, guardando le quantità mi son resa conto che erano espresse in "cups", vista la mia poca esperienza nelle trasformazioni da cups a grammi, ho chiesto lumi a delle amiche foodbloggers e Tania e Vale mi han risposto per prime dandomi qualche utile informazione in merito, così adesso capite anche il perchè del nome particolare della torta.
Premesso che la ricetta originale la trovate nel link sovrastante, di seguito vi metto le dosi che ho utilizzato nel convertirla pari pari:
Ingredienti:
- 150gr di burro
- 200gr di zucchero
- 210gr di farina di mandorle [*]
- 40gr di farina di cocco [*]
- 2 cucchiaini di lievito per dolci [*]
- 1/4 cucchiaino di sale fino
- 4 uova intere (cat. A , grandi)
- 120ml di latte
- 1 stecca di vaniglia Bourbon
- non ho trovato una farina di mandorle che fosse senza glutine e ho usato delle mandorle pelate che avevo in casa e le ho triturate finemente nella ciotola sminuzzatrice più piccola del Minipimer Patisserie (per non far rilasciare l'olio e trasformare tutto in una pasta di mandorle, occorre mettere per almeno un paio di ore le mandorle in freezer e poi tritarle).
- per cucchiaino si intende quello da tè.
- la ricetta originale dice di usare una teglia da 9x13 pollici che corrispondono a circa 23x33cm, la teglia che ho usato misura invece 20x30cm.
- dopo aver consultato i siti suggeriti ho fatto ancora una prova utilizzando una cup da 250ml e l'ho riempita con i vari ingredienti per riverificare i pesi di ciascuno di essi. Prima che mi si fumasse il cervello mi sono decisa a fare la torta.
[*] per i celiaci: usare i prodotti presenti nelle categorie "farina di mandorle", "farina di cocco" e "lievito" del Prontuario AIC in vigore oppure marchi che rechino chiaramente in etichetta la dicitura "senza glutine" come da Regolamento (CE) n° 41/2009 e successive modifiche e integrazioni.
Preparazione:
ho fatto ammorbidire il burro e l'ho battuto in una ciotola insieme con lo zucchero fino a ottenere un composto ben amalgamato e liscio, successivamente ho aggiunto ad una ad una le uova (prima di aggiungere quello successivo sbattevo il composto in modo che l'assorbisse bene). Ho aperto in due il baccello di vaniglia e con la punta di un coltello ho recuperato i profumati semini. Infine ho aggiunto il latte e la vaniglia al composto di burro, uova e zucchero e ho mescolato bene.
In un'altra ciotola ho mischiato le farine di mandorle e cocco con il lievito e il sale. Ho preriscaldato il forno a 180°C.
Ho versato gli ingredienti secchi nella ciotola di quelli liquidi e ho mescolato il tutto fino a ottenere una crema liquida ma uniforme.
Ho unto la teglia da 20x30cm e ho versato l'impasto, ho infornato e cotto per una trentina di minuti. Il composto durante la cottura è gonfiato e arrivato fino al bordo della teglia (avete presente un pan di spagna?), purtroppo il mio fornetto tende a cuocere un po' troppo la parte superiore e la torta si è abbastanza abbronzata ma è cotta uniformemente.
Ho fatto raffreddare la torta poi con un coltello a lama liscia ho ricavato 18 quadrati come indica il sito, la ricetta del sito Bob's Red Mill suggerisce di servire con frutta fresca e panna montata, io più semplicemente ho fatto un mix con cocco disidratato e mandorle triturate finemente.
La torta ha ovviamente una consistenza molto umida anche dopo che si è raffreddata, è buona ma non incontra particolarmente il mio favore perchè preferisco sapori più decisi (questa è molto delicata). Tuttavia l'ho fatta assaggiare anche a un paio di cavie non celiache e è piaciuta. Non vi resta che provarla!
Della serie "non si butta via niente": il baccello di vaniglia, dopo aver recuperato i semini da usare nella ricetta, potete metterlo in un barattolo di vetro con dello zucchero e otterrete dell'ottimo zucchero aromatizzato alla vaniglia.
© Riproduzione riservata.
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3 commenti:
Stasera ho fatto come te, surfando nella rete sono andata in giro lontano lontano e tornata ai miei blog preferiti vicini vicini...Bella e buona questa torta Raffaella. Mi piace!
Ellen
Ciao Ellen, il bello di Internet è che si riesce a fare il giro del mondo standosene comunque comodi nella propria casetta. Concordo con te sul fatto che si gira, si gira ma poi alla fine nella maggior parte dei casi si pescano idee da blog amici e vicini. Per lo meno a mesuccede così, buona giornata
capita anche a me di perdermi nel web all'inseguimento di una ricetta che mi faccia venire la voglia di preparare qualcosa di diverso
questa tortina è deliziosa
grazie per la dedica speciale
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